VIVIMILANO.IT
12.3.2010

protesta nazionale di 4 ore

Venerdì di disagi per lo sciopero,
due cortei in centro. Ecopass sospeso

Manifestazioni della Cgil e degli studenti: linee deviate. Disagi sui mezzi Atm dalle 18 alle 22

MILANO - Venerdì di scioperi e cortei a Milano. La Cgil ha promulgato una protesta nazionale di 4 ore «per lavoro, fisco e cittadinanza». I settori più coinvolti saranno le scuole, gli uffici pubblici e i trasporti. Dalle 9 alle 13 due manifestazioni attraverseranno la città. La prima, composta dagli aderenti al corteo Cgil, partirà da Oberdan per proseguire poi in corso Venezia, piazza San Babila, corso Europa, largo Bersaglieri, piazza Fontana, via Arcivescovado con arrivo in piazza Duomo, dove parlerà Agostino Megale, uno dei segretari nazionali del sindacato. Il secondo corteo, composto dai collettivi studenteschi, partirà da largo Cairoli, continuerà in via Cusani, via Broletto, piazza Cordusio, via Orefici, via Mazzini, piazza Missori, corso di Porta Romana, corso di Porta Vigentina e terminerà in via Ripamonti.

TRAM, BUS E METRO - Disagi in vista per chi viaggia: il personale delle ferrovie sciopererà dalle 14 alle 18, i conducenti Atm aderenti al sindacato dalle 18 alle 22, i piloti e personale di cabina e di terra dalle 10 alle 14. Atm comunica che «i cortei comporteranno deviazioni, limitazioni di percorso e rallentamenti per 24 linee di bus e tram che transitano nelle zone interessate dal passaggio dei manifestanti». Ecco i dettagli: tram: 1, 2, 3, 4, 9, 12, 14, 15, 16, 19, 23, 24, 27, 29/30 bus: 54, 57, 60, 61, 73, X73, 77, 94, Z301 filobus: 90/91 Per informare i cittadini, sarà attivo il sistema Infomobilità: edizioni straordinarie di Atm Tg, annunci sonori, messaggi sui display alle fermate di superficie e sui video a bordo dei bus. Tutti i dettagli sul sito atm-mi.it o telefonando al numero verde 800.80.81.81.

SOSPESO L'ECOPASS - A seguito dello sciopero nazionale del trasporto pubblico, l'Amministrazione comunale milanese ha deciso di sospendere per l'intera giornata di venerdì l'applicazione del pagamento dell'Ecopass, in modo da favorire i cittadini che si recheranno in centro a Milano.

LA PROTESTA DELLE SCUOLE - Nell'ambito dello sciopero generale indetto dalla confederazione sui temi del lavoro, del fisco e dell'immigrazione si inquadra anche la protesta del mondo della scuola, promossa da Flc-Cgil oon Cub-scuola, Cobas, Unicobas, Usi-Ait. All'iniziativa hanno aderito anche associazioni professionali, precari del settore e studenti. «Nella scuola- spiega la Flc che ha indetto l'astensione dal lavoro in tutti i comparti dell'istruzione, dalle elementari agli enti di ricerca - protestiamo contro il taglio di 8 miliardi nei finanziamenti e la riduzione di oltre 25 mila docenti e 15 mila Ata, per non parlare dei riordini che dalle elementari alle superiori hanno peggiorato la scuola e il lavoro di chi la porta avanti; nell'università protestiamo contro i tagli, l'aumento della precarietà, l'attacco all'autonomia e contro un progetto di riforma che distrugge l'università pubblica, chiudendola ai giovani e alla ricerca; nella ricerca protestiamo contro i tagli finanziari, l'aumento della precarietà, la confusione normativa».

ACCORPAMENTI E PRECARI - «In nome del Dio rispamio - ha spiegato il leader dei Cobas, Piero Bernocchi - si cancellano scuole (o le si accorpa in modo folle), indirizzi didattici e materie importanti di studio, ore di insegnamento cruciali (in media 4 ore settimanali), laboratori e esperienze pratiche professionalizzanti, e si cacciano decine di migliaia di precari, colpendo ulteriormente una istruzione già immiserita dai governi dell'ultimo ventennio». E se per l'Unicobas la riforma dell'istruzione varata dal Governo ha «un impianto minimalista completamente privo di riferimenti a qualsivoglia tradizione politico-culturale», i Comitati degli insegnanti precari (Cip), che aderiscono alla giornata di lotta, stigmatizzano il fatto che i tagli alla scuola «saranno pagati soprattutto dalla loro categoria che «sta subendo un processo di espulsione dal mondo del lavoro con esiti drammatici».

Redazione online