Il 5 luglio il governo ha dichiarato di voler ridurre il personale amministativo, tecnico e ausiliario di ben 18 mila unità.
La cifra indicata non solo è pazzesca, ma risulta un vero attacco alla scuola pubblica, per certi aspetti senza precedenti.
E' evidente che i lavoratori socialmente utili (LSU) vanno incontro al non rinnovo del contratto, ma non si vogliono rispettare neanche le note aggiuntive del D.M. 201 che garantivano all'interno dell'organico di fatto quattromila lavoratori indispensabili per il funzionamento delle segreterie e per il decoro degli edifici scolastici.
Il nuovo governo non sembra avere alcuna consapevolezza nè dell'aumentato lavoro di segreteria nella stagione della autonomia, nè che il personale ausiliario con l'odierna applicazione della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (626) è conivolto nella sorveglianza dei piani, dei bagni e delle uscite.
Chiediamo che venga immediatamente aperto un confronto con le parti sindacali.
Queste le nostre proposte:
il blocco di qualunque taglio e una valutazione realistica dei bisogni delle scuole
la programmazione di nuove assunzioni per coprire i più che evidenti problemi di organico presenti in ogni regione d'Italia
la garanzia per l'a.s. 2001/02, in ogni caso, del mantenimento del personale in servizio in questo anno scolastico
Sul tema poi delle domande di supplenza da parte dei docenti riteniamo che:
sia gravissimo abbandonare il personale amministrativo senza indicazioni precise per l'espletamernte delle stesse
sia inaccettabile la proposta ventilata in ambienti confederali di individuare scuole polo che si dovrebbero fare carico delle domande di più scuole
sia da rifiutare qualunque ipotesi che voglia impedire al personale amministrativo il godimento delle ferie promettendo retribuzioni aggiuntive e ancor peggio l'impiego di volontari per il disbrigo delle pratiche
La scuola funziona grazie al concorso di tutti, docenti e ATA, non capirlo è non solo grave, ma pericoloso.