Ministero della Pubblica Istruzione

Direzione Generale dell’Istruzione Secondaria di 1° Grado


ALLEGATO A (C.M. n. 18 del 18.1.2000)




Modello di autoanalisi dei processi promossi dal capo di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche





Cognome __________________________________________________

Nome __________________________________________________

data di nascita ____/____/____

Codice Fiscale __________________________________________________

Scuola di servizio __________________________________________________

Ordine e grado della scuola ______________________________________

Denominazione della scuola ______________________________________

Comune e indirizzo della scuola ______________________________________

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Tel________________________ Fax _________________________ ___________________________________________________________________

E-Mail ____________________________________________________________


Premessa


L’art. 41 del CCNI ha previsto la valutazione delle attività dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche. Tale norma contrattuale intende introdurre procedure di valutazione e sviluppo finalizzati al miglioramento delle prestazioni del singolo e del servizio erogato dalle istituzioni scolastiche.


La prima fase della procedura di valutazione consiste nell’autoanalisi dei processi promossi dal capo di istituto. Di seguito sono indicati i processi predefiniti a livello nazionale (in numero di dodici), suddivisi in cinque aree, su cui condurre l’autoanalisi. In allegato è riportata una breve presentazione delle finalità e dei contenuti più significativi dei processi. Tale allegato è da considerarsi un riferimento unitario e uno strumento a supporto dell’attività di autoanalisi dei capi di istituto e dell’attività di valutazione dei nuclei, rispetto all’attuazione dell’art. 41 del CCNI.


Area: 1. Direzione e organizzazione dell’istituzione scolastica

Processi: 1.1.Pianificazione e definizione del piano dell’offerta formativa o della programmazione educativa e del piano delle attività didattiche e organizzative deliberate dalla scuola

1.2. Interventi specifici per promuovere il diritto all’apprendimento e il successo scolastico degli studenti dell’istituzione scolastica

1.3. Autovalutazione di istituto


Area: 2. Relazioni interne ed esterne

Processi: 2.1. Comunicazione pubblica

2.2. Relazioni istituzionali ed esterne (enti locali, realtà istituzionali, sociali ed economiche del territorio, enti nazionali e internazionali, etc.)

2.3. Iniziative relative al rapporto scuola-famiglia (sviluppo comunità educante, servizi di welfare, interazione scuola-famiglia, iniziative di formazione della popolazione adulta, etc.)


Area: 3. Innovazione e sviluppo

Processi: 3.1. Sviluppo e diffusione progetti di ricerca e innovazione formativa

3.2. Attivazione di accordi di reti, convenzioni e consorzi


Area: 4. Valorizzazione delle risorse umane

Processi: 4.1. Formazione e sviluppo personale docente e ATA

4.2. Modalità di affidamento di incarichi a docenti e funzioni al personale ATA


Area: 5. Gestione delle risorse finanziarie e strumentali a disposizione

Processi: 5.1. Gestione dei fondi di istituto

5.2. Utilizzo innovativo delle tecnologie e delle infrastrutture a disposizione


L’autoanalisi dei processi


L’autoanalisi - con la descrizione di quegli elementi che si ritiene utile evidenziare ai fini della valutazione dei nuclei - va effettuata utilizzando il modello seguente; esso va duplicato per ogni processo o per ogni iniziativa. Nel modello vanno riportati, per ogni processo:



  1. Le iniziative più significative attivate dal capo di istituto rispetto alle finalità dei processi indicati. Vanno evidenziate e brevemente descritte (in termini di oggetto, finalità, modalità di realizzazione, durata e continuità nel tempo, etc.), fino ad un massimo di due, le attività strutturate, i programmi, le azioni promossi dal capo di istituto che più di altri ne qualificano il ruolo nella prospettiva dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Ovviamente possono riguardare iniziative decise e sviluppate in collaborazione con altre componenti dell’istituto. Possono essere iniziative intraprese (progettate o avviate) nel corso dell’a.s. 1999/2000 o iniziative già avviate negli anni precedenti e che trovano applicazione anche nel corso dell’a.s. 1999/2000. Se ritenuto opportuno le iniziative descritte possono essere corredate da sintetica e selezionata documentazione. Se non sono state attivate iniziative specifiche l’apposito modulo va lasciato in bianco.

  1. Le azioni di monitoraggio attivate, o progettate e non ancora operative, atte a valutare gli andamenti o i risultati delle iniziative descritte. Vanno segnalati:



c. I collegamenti delle iniziative attivate con il piano dell’offerta formativa e con le caratteristiche del contesto socio-economico della scuola.








Modello di autoanalisi dei processi promossi dal capo di istituto (da duplicare per ogni processo o per ogni iniziativa)

Area (specificare)


Processo (specificare)


Individuazione e breve descrizione della/e iniziativa/e

Modalità di monitoraggio, strumenti e periodicità di rilevazione, eventuali indicatori o indici già rilevati

Eventuali collegamenti con il piano dell’offerta formativa e con le caratteristiche del contesto socio- economico della scuola
































































ALLEGATO


Presentazione, in riferimento all’attuazione dell’art.41 CCNI, dei processi oggetto di autoanalisi da parte dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche



1. Direzione e organizzazione dell’istituzione scolastica



1.1. Pianificazione e definizione del piano dell’offerta formativa o della programmazione educativa e del piano delle attività didattiche e organizzative deliberate dalla scuola


Il processo è finalizzato a definire l’identità e la strategia complessiva dell’Istituto e a individuare le attività formative idonee al soddisfacimento delle esigenze dei fruitori del servizio.

Alla elaborazione del POF, definito sulla base delle caratteristiche istituzionali dell’istituto e del contesto socio - economico di riferimento, contribuiscono il capo di istituto, i docenti, eventuali esperti esterni e, nella fase di deliberazione, il consiglio di istituto.

Il capo di istituto, in particolare, garantisce, oltre all’attuazione di quanto previsto nel POF, l’impulso, l’indirizzo e il coordinamento degli attori coinvolti; l’acquisizione e l’elaborazione di input provenienti dal contesto territoriale, socio - economico e culturale di riferimento; etc.



1.2. Interventi specifici per promuovere il diritto all’apprendimento e il successo scolastico degli studenti


Il processo di promozione del diritto all’apprendimento degli studenti può essere in realtà concepito come una pluralità di processi volti a facilitare e supportare il percorso formativo degli studenti.

Esempi di processi rilevanti rivolti a questo scopo possono essere:


1.3. Iniziative di autovalutazione di istituto


Ogni istituto scolastico può attivare iniziative di valutazione che verifichino l’effettiva realizzazione e i risultati delle attività previste nei documenti programmatici.

Nell'autovalutazione sono gli istituti stessi che, sulla base delle proprie peculiari esigenze, definiscono un processo interno di verifica dell’efficacia ed efficienza delle prestazioni. Questo processo può consentire di monitorare e ottenere feedback su:



2. Relazioni interne ed esterne



2.1. Comunicazione pubblica


Per comunicazione pubblica si intende quell’insieme di attività rivolte a rendere visibili le azioni e le iniziative sviluppate dall’istituto ed anche ad acquisire le percezioni sulla qualità dei servizi erogati. La comunicazione è quindi un processo bidirezionale, che può utilizzare differenti mezzi di comunicazione:



2.2. Relazioni istituzionali ed esterne (enti locali, realtà istituzionali, sociali ed economiche del territorio, enti nazionali ed internazionali, ecc.)


Si tratta di un processo di integrazione dell’istituto nel contesto istituzionale e territoriale in cui opera. In particolare, il processo può comportare:



2.3. Iniziative relative al rapporto scuola-famiglia (sviluppo comunità educante, servizi di welfare, interazione scuola-famiglia, formazione per adulti, etc.)


Anche in questo caso il processo, finalizzato allo sviluppo e al miglioramento del rapporto tra l’istituto scolastico e le famiglie degli studenti o, in senso più ampio, con la comunità in cui gli studenti vivono, si può concretizzare in una serie di processi specifici quali:










3. Innovazione e sviluppo



3.1. Sviluppo e diffusione progetti di ricerca e innovazione formativa


Il processo riguarda la progettazione, la sperimentazione e la diffusione di attività didattiche e progetti, realizzati anche con enti esterni, che introducono elementi formativi innovativi a supporto dell’apprendimento degli studenti.

Le iniziative attivate possono riguardare:



3.2. Attivazione di accordi di rete, convenzioni e consorzi


Oltre che in via autonoma, l’istituto può formulare, in collaborazione con soggetti terzi, proposte di innovazione metodologica, tecnologica e didattica coerenti con gli orientamenti dell’istituto e con le esigenze emergenti dal contesto nel quale opera.

Il processo in esame consiste nella creazione e attivazione di reti, consorzi o convenzioni tra la scuola e altre “agenzie educative”, al fine di creare un piano di lavoro comune e di sviluppare modalità di collaborazione, sia a livello di linee progettuali sia a livello di utilizzo delle risorse.



4. Valorizzazione delle risorse umane



4.1. Valorizzazione e sviluppo personale docente e ATA


Riguarda tutte quelle iniziative e progetti attivati all’interno dell’istituto o in rete finalizzati allo sviluppo professionale del personale scolastico. Le aree di intervento prevalenti possono riguardare:



4.2. Modalità di affidamento di incarichi a docenti e funzioni al personale ATA


Si fa riferimento al processo attivato all’interno dell’istituto per l’affidamento di incarichi di sistema a docenti o a team di docenti (funzioni - obiettivo, coordinamento disciplinare, progetti di innovazione didattica, altri incarichi di progetto, etc.) nonché al personale ATA.



5. Gestione delle risorse finanziarie e strumentali a disposizione



5.1. Gestione di fondi di istituto


Il processo serve ad assicurare la pianificazione, il reperimento e la gestione, nei tempi e nei modi opportuni, delle risorse finanziarie necessarie al funzionamento dell’istituto e alla attuazione dell'insieme di attività che realizzano il piano di offerta formativa, gli standard di qualità e quantità previsti.

Il processo può riguardare anche l’acquisizione di finanziamenti straordinari per le iniziative dell’istituto.



5.2. Utilizzo innovativo delle tecnologie e delle infrastrutture a disposizione


Questo processo riguarda l’utilizzo innovativo e pertinente rispetto agli obiettivi dell’istituto delle risorse tecnologiche (ad es. attraverso la formulazione di un piano specifico per l’acquisizione e sviluppo delle tecnologie, l’applicazione di strumenti di tipo informatico e telematico nelle attività formative, etc.) e delle risorse infrastrutturali (quali, ad es. l’utilizzo dei locali scolastici per attività non didattiche, l’apertura di determinati servizi scolastici a utenti esterni autorizzati, etc.).


Modello di autoanalisi dei processi promossi dal capo di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche 9.