CONTINUITA’, ALTRO CHE CONTRORIFORMA

LETTERA APERTA AD ENRICO PANINI

Non nascondo un certo disappunto nella lettura dell’articolo apparso sul quotidiano ItaliaOggi del 10 luglio, a firma del segretario nazionale della cgil scuola Enrico Panini. Ci vuole infatti una grinta speciale e una buona dose di ipocrisia per riuscire con disinvoltura ad accusare altri di cose che lo stesso accusatore ha fatto per primo. Ma procediamo con ordine nel commentare le considerazioni contenute nell’articolo suddetto.
 

1) “Dai primi atti del governo sulla scuola emerge un evidente accanimento controriformatore”.

Non mi pare che ciò corrisponda alla realtà, perché le linee guida del nuovo governo non vanno affatto contro la scuola disegnata, e in parte realizzata, dal duo Berlinguer-Panini. Il centrodestra di sicuro non vuole smantellare i piccoli feudi, con a capo i presidi-manager, inventati dal centrosinistra col pieno appoggio della cgil; semmai vuole rafforzarli. Fra i propositi della destra e della sinistra c’è continuità, altro che controriforma !
 

2) “L’autonomia scolastica (per il centrodestra) è affidamento di incombenze burocratiche e non riconoscimento di maggiori e più forti responsabilità sulla didattica”.

Insegno dal 1970 e in trentuno anni non ho mai visto una politica scolastica così burocratica come quella praticata da lei e dal Ministro Berlinguer. Siete arrivati a regolamentare, con leggi, decreti e contratti, anche la didattica !
 

3) “La sistematica demolizione dei processi in atto (da parte del centrodestra) avviene di nascosto, senza che si renda nota un’ipotesi, senza informarne né il parlamento, né i sindacati, né l’opinione pubblica”.

Ma, signor Preside, le riforme che vanno dal ’97 al 2001 voi le avete sottoposte al vaglio dell’opinione pubblica ? Ed avete chiesto il parere degli insegnanti ? Ricordo un suo articolo sull’Unità del 29/3/2000 in cui, di fronte alla massiccia protesta contro il concorsone, lei s’impegnava ad effettuare “una consultazione formale di tutti gli insegnanti”. Può gentilmente dire in quale data è stata fatta questa consultazione ? Non dica che non ce n’è stato il tempo. Per molti anni lei è stato a capo della scuola italiana, perché a capo dell’unico sindacato con cui il governo di centrosinistra ha interloquito; uil e cisl, le sono venute a rimorchio; lo snals fino a febbraio 2000 è stato anch’esso sulle posizioni dei confederali; Gilda, Cobas ed Unicobas sono state ghettizzate, anche se avevano portato in piazza una categoria che è difficile anche far solo scioperare.

Adesso che c’è il governo di centrodestra lei invita all’unità dei lavoratori, ma, quando la cgil era l’unico sindacato che decideva sulla sorte della scuola, lei la categoria degli insegnanti l’ha spaccata, frantumata, come nessun altro era mai riuscito a fare.

4) “Il progetto che avanza veramente è la privatizzazione, la riduzione dell’istruzione a una merce”.

Sbalorditivo. L’accusa di mercificazione dell’istruzione le è stata rimproverata per cinque anni dagli intellettuali di sinistra ed ora lei ha il coraggio di accusare della stessa cosa il centrodestra. Ma lei leggeva, all’epoca della diarchia Berlinguer-Panini (mi riferisco ovviamente al settore scolastico), ciò che si andava dicendo sui giornali e sui siti internet ? Chi ha parlato per primo di “offerta formativa” e traslato abbondantemente il linguaggio dell’economia aziendale nel campo dell’istruzione ?

5) “I docenti…ora potrebbero essere le vittime di un attacco senza precedenti”.

Docenti vittime ! Lei di ciò dovrebbe sapere qualcosa. Chi ha tolto ai docenti il diritto di eleggere i collaboratori del Preside ? Chi ha aumentato il loro carico di lavoro con compiti diversi da quelli didattici ? Chi ha “inventato” la fugura del preside manager che decide o al massimo “contratta” modi di lavoro e compensi accessori ? Chi ha quasi azzerato gli organi collegiali istituiti nel ’74 ? Chi ha introdotto il caporalato delle funzioni-obiettivo?

Visto che ha siglato il contratto che prevede queste figure, mi sa dire se possono esistere funzioni senza obiettivi o obiettivi raggiungibili senza funzioni ? Quando si conia un neologismo, bisogna ragionarci almeno un poco.

6) “In discussione c’è la libertà di insegnamento dei docenti come patrimonio democratico del nostro sistema”.

Esiste ancora il pudore ? Sembra di no, se proprio l’artefice della “collegializzazione” delle scelte culturali e metodologiche nella scuola si mette a difendere la libertà di insegnamento dei docenti. Per me la libertà di insegnamento prevista dalla Costituzione è una libertà individuale e non collegiale.

7) In quanto al problema dei cicli scolastici, messo al centro dell’azione sindacale dalla cgil per far dimenticare quello dell’autonomia e sul quale lei vorrebbe ricompattare sindacati e associazioni professionali, certo si tratta di una battaglia già persa, perché la cgil ormai da molti mesi si trova in stato di totale isolamento, fatta eccezione per l’Associazione Nazionale Presidi, con la quale il Preside Panini ha avuto una ambigua ma continua ed appassionata convergenza di vedute.

8) Il Preside Panini parla di “furore iconoclasta” della destra.

Signor Preside, questa le è proprio sfuggita. Chi raffigurerebbe l’icona che la destra vuole rompere ? Per caso si tratta di lei ? Se è così, confesso di continuare a preferire, alla sua icona, quella di San Francesco d’Assisi.

Se le idee del Preside Panini, qui velocemente e superficialmente chiosate fossero state espresse qualche mese prima delle elezioni, il cambiamento di rotta poteva godere di un minimo di credibilità. Adesso è tardi. Negli ultimi cinque anni la cgil ha devastato l’ordinamento scolastico e, attraverso una falsa meritocrazia, ha incentivato lo spirito mercenario di alcuni insegnanti e frustrato lo spirito di abnegazione di altri. Così facendo, essa ha spianato la strada a quella signora Moratti contro la quale finge invece di battersi.

Per la Cgil questo è il momento di tacere e di riflettere sui propri errori.

Cataldo Marino