L'INDENNITA' DI VACANZA CONTRATTUALE DEVE ESSERE CORRISPOSTA IN AGGIUNTA AL PAGAMENTO DEGLI ARRETRATI
LO STABILISCE ANCHE UNA RECENTE SENTENZA (22/11/2005) CHE CONFERMA LA CONDANNA DEL SINDACO DI NAPOLI ROSA RUSSO IERVOLINO A CORRISPONDERE AI RICORRENTI L'INDENNITA' DI VACANZA CONTRATTUALE PREVISTA DAL CCNL ENTI LOCALI 1994-1997, IN PARTICOLARE LA SENTENZA DEL GIUDICE GENNARO JACONE COSI' SI CHIUDE: " Vi è infine da sottolineare che il riconoscimento e la corresponsione di aumenti retributivi tabellari per tutto l'anno 1998" (cioè degli arretrati) "non esclude il diritto alla percezione della indennità di vacanza contrattuale, la cui funzione è quella, da una parte, di sostenere il reddito anche dei pubblici dipendenti durante il periodo necessario per concludere il nuovo contratto collettivo di settore, e dall'altra parte, di compulsare le parti collettive a concludere nel più breve tempo possibile il nuovo accordo. Il riconoscimento retroattivo di aumenti retributivi non fa venir meno le funzioni che medio tempore tale indennità ha esplicato." La sentenza, insieme ad altre due favorevoli emesse nello stesso periodo ed a quella del tribunale di Livorno, è consultabile sul sito www.unicobaslivorno.it.
In questi ultimi mesi sono quindi già quattro le sentenze che nel pubblico impiego condannano le varie amministrazioni al pagamento di tale indennità.
QUESTA E' LA MIGLIORE RISPOSTA ALLA CGIL CHE INSIEME ALL'AMMINISTRAZIONE SOSTIENE CHE IL PAGAMENTO DEGLI ARRETRATI RENDE SUPERFLUO IL PAGAMENTO DELL'INDENNITA' DI VACANZA CONTRATTUALE e la dimostrazione che quanto asserito dalla CGIL provinciale e regionale con dovizia di particolari nel famigerato volantino non corrisponde al vero, puro parto della fantasia.
A QUESTO PUNTO UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA
Come mai la CGIL si espone così scopertamente per difendere una tesi ostile ai lavoratori? Forse la risposta la troviamo se analizziamo il nome del sindaco di Napoli condannato: Rosa Russo Iervolino, esponente di spicco del centrosinistra.
Ci viene in mente la paura del futuro governo di centrosinistra di
dover rinnovare i contratti del pubblico impiego per tempo ad aprile, pena
il pagamento dell'indennità di vacanza contrattuale a 3.200.000
lavoratori del settore e vediamo riemergere il solito collateralismo.
I suoi dirigenti avevano giurato che la CGIL non avrebbe ripetuto
l'errore di appoggiare spudoratamente il governo, come fece al tempo di
Berlinguer col concorsone, ed ora addirittura inizia ad appoggiare un
governo che ancora non esiste: è proprio vero, il lupo
perde il pelo… ma non il vizio.