COMUNICATO-STAMPA Resoconto 2° Assemblea Associazione Nazionale contro il MOBBING-BOSSING Scolastico - SIENA-29-2-2008

COMUNICATO-STAMPA Siena, 1° marzo 2008

Alla 2 °  Assemblea del COMITATO NAZIONALE CONTRO MOBBING-BOSSING SCOLASTICO, tenuta ieri pomeriggio a Siena,  hanno partecipato insegnanti provenienti da Isernia, Roma, Milano, Torino e Bari oltre che da 4 province della Toscana.

Alla fine si è ufficialmente costituita l'Associazione, con  sede a Siena, e si sono approvate, con alcune integrazioni e modifiche marginali, le linee guida d'azione, finalità e modalità, così come presentate dal promotore dell'iniziativa, il Maestro Adriano Fontani (vedi sotto, art. 3 Statuto) nominato Presidente, che provvederà in questo mese alla registrazione legale dell'Associazione, del Nome e dello Statuto.

Durante il dibattito, appassionato e sentito che si è protratto dalle 15 alle 19.00, sono stati toccati molti aspetti.

Il Professor Claudio Galatolo di Livorno, segretario regionale Unicobas Scuola, ha posto l'accento sulla profonda trasformaazione subita dalla Scuola dell'autonomia, privatizzata di fatto e di diritto, con conseguente morte di ogni residua forma di democrazia e dibattito interno, ormai del tutto aziendalizzata e feudalizzata, che diseduca al pensiero critico ed indipendente.

Il Professor Aniello Ciaramella da Firenze ha posto l'enfasi sull'inesistente ruolo di "controparte" dei grandi sindacati, ormai compiacenti e subalterni alle alte gerarchie scolastiche, visto che tutti i grandi Sindacati "rappresentativi e firmatari" hanno sia precisi interessi derivanti dalla gestione dei TFR-TFS che un conflitto di interessi che li paralizza per dover allo stesso tempo difendere insegnanti-dipendenti e Dirigenti-datori di lavoro.

La Professoressa Maria Finocchiaro di Monterotondo (Roma), ha mostrato come di fatto, con l'autonomia, si forma un gruppo di comando di poche persone, immutabile nel tempo, cooptati dal Dirigente, che si spartisce potere, reciproca impunità e la quasi totalità del Fondo incentivante d'Istituto: di fatto un gruppo di potere pronto ad emarginare e  mobbizzare chi non si adegua, si oppone e pensa in modo indipendente. Scuole di fatto trasformate in piccole satrapìe.

La maestra Antonietta Paolucci di Isernia, nominata Vicepresidente,  ci ha raccontato la sua odissea di dura persecuzione scolastica, dalla quale è uscita con tante difficoltà, cure psicologiche e grazie a diversi ricorsi vinti in Tribunale, con tanta tenacia, costanza, sofferenza e combattendo contro quel clima di omertà ed intimidazione che caratterizza in modo particolare il mondo al femminile delle Elementari.

L'Ingegnere Professor Duccio Mallamaci di Torino - da anni vittima di persecuzioni scolastiche come "non allineato", culminate con un'assurda e vessatoria sospensione dal servizio e dallo stipendio che vige da un anno, ormai riconosciuta sbagliata e decaduta - ha posto l'enfasi sulla "extraterritorialità costituzionale" di fatto della scuola, dove nella pratica quotidiana  sono troppo spesso sono sospesi di fatto diritti umani, garanzie costituzionali e regole del giusto processo.

Il Maestro Adriano Fontani di Siena, da parte sua, ha esposto la dura persecuzione che sta subendo da 3 anni  mezzo, ma intensificatasi da 6 mesi, dopo la 1° riunione del Comitato del giugno scorso (3 pretestuosi e ridicoli procedimenti disciplinari in un solo mese e la 4° Ispezione scolastica in 3 anni, predisposta per il suo licenziamento) perchè  il Ministero gli fa pagare cara la buona visibilità ottenuta  a livello nazionale per il neonato Comitato (con lo Speciale Rai1-RadioAnch'io del 31 agosto, con l'intervista al TG1 del 1° settembre e l'intervista a "La Nuova Sardegna" del 5 settembre a commento di clamorosi casi o sentenze sul Mobbing). "Non avrei mai creduto che uno sparuto gruppo di insegnanti, per quanto  liberi, coraggiosi e determinati, avrebbe potuto preoccupare tanto il più grande Ente-Azienda Nazionale", ha detto Fontani applaudito da tutti presenti.

Il professor Alberto Giannino di Milano, la persona che più si è esposta insieme a Fontani in questa battaglia (e che infatti è già stato preso di mira con procedimenti disciplinari che prima mai aveva subito), ha ribadito e confermato che le massime autorità scolastiche regionali e nazionali sono impegnatissime nello stroncare sul nascere questa iniziativa che loro giudicano pericolosissima in quanto non controllabile, con colpi bassi e disonesti a carico dei promotori.
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Natura, finalità, scopi e modalità dell' "Associazione contro il Mobbing-Bossing scolastico" (estratto dall'art. 3 dello Statuto)

A)    Fare opera di sensibilizzazione, denuncia ed informazione - attraverso Mass Media e Stampa specializzata –  verso Dipendenti, Sindacati, Dirigenze, Autorità Politiche ed Istituzionali intorno a questa grave piaga endemica e diffusa che colpisce e danneggia in modo particolarmente forte il mondo dell'Istruzione Pubblica Italiana e sulle particolari modalità con le quali Mobbing e Bossing si concretizzano nella Scuola e nell'Università.

B)     Raccogliere una vasta casistica e documentazione, in ogni parte d'Italia ed in ogni ordine  e tipologia di Scuola e Facoltà, per supportare la propria battaglia a  difesa della dignità del singolo dipendente spesso vessato ed umiliato da vari tipi di abusi, anche al fine di ottenere adeguate protezioni a livello legislativo e normativo che servano sia a prevenire che a sanzionare il fenomeno.

C)    Costituire per la vittima del Mobbing scolastico-universitario un iniziale punto di riferimento onde offrirgli un primo aiuto psicologico e pratico (autoaiuto esperto da parte di chi ha passato la stessa esperienza),  indicazioni concrete su come comportarsi e specifiche informazioni  per sapere a chi rivolgersi onde ottenere aiuto e supporto  specializzato sia di carattere medico-clinico che giuridico-legale.

D)   RENDERE IL MONDO DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA ITALIANA PIU' GIUSTO, APERTO AL DIALOGO ED AL CONFRONTO COL MONDO ESTERNO, TRASPARENTE E DEMOCRATICO,  MENO OMERTOSO, RETICENTE, VERTICISTICO ED INTIMIDATORIO ONDE RIDURRE FAVORITISMI, NEPOTISMI E CLIENTELISMI ED EVITARE CHE SI VERIFICHINO FORME DI NEO-FEUDALESIMO ED IMPEDIRE CHE SI CREINO PICCOLE SATRAPIE E MONARCHIE, PER UNA SCUOLA ED UNA UNIVERSITA' DAVVERO "PUBBLICHE" E NON "PRIVATIZZATE" DI FATTO ONDE EVITARE CHE LA SCUOLA SIA UN CORPO AVULSO DAL RESTO DELLA SOCIETA' CIVILE DOVE NON VIGANO LE NORMALI GARANZIE E TUTELE DI DIRITTI UMANI E COSTITUZIONALI  VALIDI PER IL RESTO DELLA NAZIONE.