Commento allo schema di regolamento ministeriale sulla "Revisione...della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione" del 18 dicembre 2008 (in corsivo virgolettato gli estratti dal documento)

Art 1 "...per un periodo non superiore a tre anni scolastici decorrenti dall'anno scolastico 2009/2010, si applicano le Indicazioni Nazionali ..."

Uno dei colpi più duri inferti alla scuola è stato dato dalla riforma Moratti, in particolare relativamente ai contenuti della scuola elementare e media: le "nuove" Indicazioni Nazionali abbassano il livello culturale dei programmi in modo pesantissimo, bloccando, per esempio, lo studio della Storia in quinta all'epoca della Decadenza dell'Impero Romano o affrontando lo studio dei continenti solo in terza media.

Fioroni ha vergognosamente confermato sostanzialmente la messa in soffitta dei Programmi del 1985 "sperimentando" per tre anni le nuove indicazioni della Moratti (che, finita la sperimentazione, diventeranno definitive e sostituiranno i programmi dell'85) e naturalmente anche la Gelmini riconferma la limitatezza dei nuovi programmi: tutto il rigore della sua scuola dov'è finito? Degli anni '50 poteva almeno riprendere il sano "nozionismo"!

SUGGERIMENTO: Comunque i programmi 1985 non sono stati aboliti ed i testi ad essi ispirati sono ancora immagazzinati presso le case editrici e pronti per l'uso: basta adottarli utilizzando le prerogative decisionali in merito riconosciute ai Collegi dei Docenti (come venne fatto anche ai tempi della Moratti)!

Art. 2 " La scuola dell'infanzia accoglie bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni compiuti entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento."

" Su richiesta delle famiglie sono iscritti alla scuola dell'infanzia, le bambine e i bambini che compiono tre anni d'età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento...l'inserimento dei bambini ammessi alla frequenza anticipata è disposto alle seguenti condizioni..."..." l'attivazione delle sezioni primavera avviene ai sensi della legge 27 dicembre 2006, n 296..."

E' evidente quanto faticoso e complicato possa diventare per una maestra della scuola dell'infanzia avere a che fare con bimbi di due anni e mezzo privi di autonomia. La Finanziaria 2007 aveva invece soppresso le sezioni "primavera" introdotte dalla Moratti.

" L'orario tipo di funzionamento della scuola dell'infanzia è confermato in 40 ore settimanali, con possibilità di estensione fino a 50 ore...confermata la possibilità per le famiglie di chiedere un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino, per complessive 25 ore settimanali. Tali orari sono comprensivi della quota riservata alla religione cattolica..."

Art 4 " Sono iscritti alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni d'età entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento".

" Possono essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle famiglie, le bambine e i bambini che compiono sei anni d'età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento."

Altro regalo della riforma Moratti: l'inserimento di bimbi di cinque anni e mezzo – che prima era consentito (giustamente) solo previo superamento di esame e di parere positivo degli insegnanti – crea problemi di didattica e di gestione della classe prima elementare. In aula l'insegnante deve fronteggiare l'avvio alla lettura e scrittura di piccoli alunni che arrivano ad avere tra loro una differenza di età di più di un anno!

" Il tempo scuola della primaria è svolto ...secondo il modello dell'insegnante unico che supera il precedente assetto dl modulo e delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell'orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse dell'organico assegnato; è previsto il modello delle 40 ore, corrispondente al tempo pieno.Tali articolazioni riguardano a regime l'intero percorso della scuola primaria e, per l'anno scolastico 2009/2010, solo le classi prime, tenendo conto delle specifiche richieste delle famiglie. Qualora il docente non sia in possesso degli specifici titoli previsti per l'insegnamento della lingua inglese e dei requisiti per l'insegnamento della religione cattolica, tali insegnamenti sono svolti da altri docenti che ne abbiano i titoli o requisiti."

Infatti è sempre stato ridicolo parlare di "maestro unico", la figura della maestra con i titoli per insegnare Inglese e anche Religione è rarissima!

" Le classi successive alla prima continuano a funzionare, dall'anno scolastico 2009/2010 ...secondo i modelli in atto: 27 ore...con esclusione delle attività opzionali facoltative, senza compresenze; 30 ore comprensive delle attività opzionali facoltative...senza compresenze e nei limiti dell'organico assegnato per l'anno scolastico 2008/09; 40 ore corrispondenti al modello del tempo pieno, nei limiti dell'organico assegnato per l'anno scolastico 2008/09 senza compresenze."

Quel "senza compresenze" avrà delle ricadute importanti che cerchiamo di prevedere brevemente (cosa che il Miur non ha fatto ancora): Chi sostituirà i colleghi assenti fino a 5 giorni? Quando si attiverà il recupero per alunni in difficoltà? Come si svolgeranno quelle attività didattiche o di laboratorio per le quali è indispensabile la presenza di due insegnanti? Come si realizzeranno le uscite didattiche che necessitano del rapporto: 15 alunni un adulto? Non parliamo poi del razzismo delle "classi-ponte", introdotte proprio a fronte dell'eliminazione della possibilità di lavorare su approfondimento e recupero data dalle contemporaneità.

" Le classi a tempo pieno...sono attivate a richiesta delle famiglie sulla base...delle disponibilità di organico assegnate...è confermata l'assegnazione di due docenti per classe, eventualmente coadiuvati da insegnanti di inglese e religione... A livello nazionale rimane confermato il numero dei posti attivati complessivamente, a tal fine, per l'anno scolastico 2008/09. Le maggiori disponibilità d'orario derivanti dalla presenza di due docenti per classe rispetto alle 40 ore del modello di tempo pieno sono utilizzate per la costituzione dell'organico d'istituto".

Questa ultima frase, nella prima versione del testo, era diversa. Si affermava: "sono utilizzate per la costituzione del tempo pieno".

Visto che le 24 ore di un maestro più le 24 di un altro fanno 48 e che il tempo scuola è di 40, la "maggiore disponibilità di orario" può arrivare a 8 ore (dipende se i maestri hanno titoli per inglese o religione) che gli insegnanti dovranno prestare in altra classe. Anzi, si può arrivare alla costituzione di classi con un insegnante a 24 ore ed uno a 12 (+ IRC e lingua straniera): questo è senz'altro il sistema peggiore, quello che i Collegi Docenti devono evitare dando invece lo stesso numero di ore ai due insegnanti, altrimenti si arriva al maestro prevalente anche sul tempo pieno ed alla marginalizzazione assoluta del secondo insegnante, con una impropria (squilibrata) divisione delle aree. Altra possibilità (piuttosto scomoda) è quella di 3 insegnanti su due classi a tempo pieno (72 h. + 4 di religione e 4 di lingua straniera): è una sorta di nuova "modularizzazione" del tempo pieno (già vista in passato grazie ai vari ministri succedutisi ed all'acquiescenza di Confederali, SNALS e Gilda).

Qualora non sia possibile procedere alla aggregazione delle ore disponibili nei plessi della medesima istituzione scolastica, sono costituiti posti di insegnamento con orario inferiore a quello d'obbligo."

La cosa apre la strada a folli possibilità con la "migrazione" degli insegnanti su varie classi. Soprattutto, assisteremo all'introduzione degli spezzoni d'orario nella scuola primaria.

Mettiamo un maestro di ruolo (24 ore), affiancato da un insegnante di Inglese, da uno di religione e da un precario che completa l'orario con un contratto di sole dodici ore.

Mettiamo due maestri di ruolo (18+18), affiancati da un insegnante di inglese e da uno di religione. Le ore per arrivare alle loro 24 frontali le faranno in altre classi.

Art. 5 " L'orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di I grado è di complessive 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, più 33 annuali da destinare ad attività di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie. Nel tempo prolungato il monte ore è determinato mediamente in 36 ore settimanali, elevabili fino a 40, comprensive delle ore destinate agli insegnamenti e alle attività e al tempo dedicato alla mensa. Gli orari ...sono comprensivi della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome e all'insegnamento della religione cattolica..."

" Si procede alla definizione delle classi di concorso e di abilitazione secondo criteri di flessibilità nell'utilizzo del personale..."

Non meravigliamoci poi se la didattica va a rotoli, l'elasticità nelle classi di concorso prende corpo nel professore che insegna Matematica anche se è laureato in Biologia o insegna Inglese perché aveva sostenuto un esame di lingua ad Economia e Commercio.

" Le classi a tempo prolungato sono autorizzate nei limiti della dotazione organica ...per un orario settimanale di insegnamenti e attività di 36 ore. In via eccezionale può essere autorizzato un orario settimanale di 40 ore..."

" A decorrere dall'anno scolastico 2009/2010, a richiesta delle famiglie e compatibilmente con la disponibilità di organico e l'assenza di esubero dei docenti della seconda lingua comunitaria, è introdotto l'insegnamento dell'inglese potenziato anche utilizzando le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria ...Le predette ore sono utilizzate anche per potenziare l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze nella medesima lingua italiana, nel rispetto dell'autonomia delle scuole."

In pratica lo studio della seconda lingua comunitaria è scoraggiato e considerato in forma residuale: alla faccia dello spirito europeo del "governo delle 3 i"! Il motivo risiede nel fatto che non hanno abbastanza abilitati per le altre lingue e che continuare col bilinguismo comporterebbe nuove assunzioni.

Simonetta Frau (Unicobas Scuola)