Unicobas scuola

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- COMUNICATO STAMPA 14.6.2000 -

1) L’UNICOBAS RICEVUTO DAL DIRETTORE GENERALE DEL PERSONALE MPI, DOTT. PARADISI, OTTIENE UN PRONUNCIAMENTO CONTRO IL PIANO DI “DIMENSIONAMENTO” APPROVATO DALLA REGIONE LAZIO.

2) SCIOPERO SCRUTINI, AUTOGOL DEL MINISTERO: FORNENDO ALLA STAMPA DATI ULTRA PARZIALI, AMMETTE DI NON FAR RISPETTARE LA LEGGE 146/90.

1) Nell’incontro concesso all’Unicobas questa mattina dopo la manifestazione di ieri, il Ministero ha riconosciuto l’esistenza di profonde disparità di trattamento nel piano di “dimensionamento” approvato dalla Regione Lazio (Giunta Badaloni), ivi comprendendo il mancato rispetto delle norme (soppressione di scuole che avevano il numero di alunni previsto, creazione di mostri con 1.300 alunni contro i 900 di massima previsti, uso discrezionale e clientelare delle deroghe, fusione di scuole distanti fra loro anche Km. 20, etc.). Il Ministero si è quindi impegnato a redigere e consegnanrci in copia una nota rivolta agli Enti Locali interessati. Inoltre è stato riconosciuto che detto piano dovrà venire totalmente riscritto, perchè i criteri usati confliggono con l’attuazione del Riordino dei Cicli. Per questi motivi, l’Unicobas chiede alla nuova Giunta Regionale la sospensione del piano. A tal fine è convocata una manifestazione sotto la Regione Lazio (V. Cristoforo Colombo) per Venerdì 23 Giugno, h. 10.00.

2) Autogol del Ministero della Pubblica Istruzione: con la sua pochezza di dati la nota ufficiale dimostra candidamente che non viene rispettata la L. 146/90 (integrata dalla L. 83/2000), ove si dispone in modo prescrittivo che le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire in giornata i dati complessivi sugli scioperi. Allo stato vengono diffusi dati parzialissimi relativi alla giornata del 12 Giugno: risultano in regola nella rilevazione solo 23 Provveditorati (minori) su 110. Gli altri hanno fornito percentuali di rilevazione ridicole (vd ad sempio il caso di Roma dove il dato si riferisce a 28 scuole su 723, pari al 3.8%). La legge sugli scioperi (la stessa invocata dalla cosiddetta Commissione “di garanzia” contro il blocco degli scrutini) parla chiaro. Le amministrazioni che non rendono pubblici in tempo reale i dati sugli scioperi sono soggette a pesanti sanzioni. Aspettiamo di sapere quali provvedimenti il Ministero, tanto ligio nel far rispettare la legge dagli altri, adotterà verso gli inadempienti e verso sè stesso.

La tattica del Ministero è quanto mai furbesca: 1) i dati mischiano docenti e non docenti per uno sciopero indetto solo per i primi; 2) non si riferiscono al numero di Consigli di Classe, ma al totale del personale, per uno sciopero che invece, proprio su indicazione del sindacato, è stato attuato a rotazione. Per evitare la trattenuta dell’intera giornata imposta illegittimamente in luogo della trattenuta oraria, infatti i docenti hanno scioperato a turno, ed espressamente uno per volta, visto che, in virtù delle norme sul collegio perfetto, basta un solo insegnante in sciopero per bloccare e fare riaggiornare uno scrutinio.

Si tratta quindi di dati costruiti per arrivare alla irrisoria percentuale dello 0.36%, contro il dato reale del 70% dei Consigli di Classe bloccati, percentuale che l’Unicobas ha già fornito alla stampa e che riconferma. La parzialità del MPI è palese, visto che, tra l’altro, non fornisce i dati sullo sciopero del sindacato-amico SNALS, che il 12 ha pur effettuato uno “sciopero dell’intera giornata”. Questo sì uno sciopero virtuale, visto che l’unica materia su cui si poteva scioperare in quella data, a scuole chiuse, era lo scrutinio sulle classi intermedie (anche perchè le altre attività di valutazione propedeutiche agli esami delle classi terminali sono escluse per legge da ogni forma di agitazione). La verità è che anche tanti colleghi dello SNALS hanno aderito al blocco proclamato da Unicobas, Gilda e Cobas.

L’Unicobas infine segnala il caso limite a cui ha portato la profonda illegittimità della nota della Commissione di garanzia sul diritto di sciopero che impone la trattenuta dell’intera giornata: centinaia di docenti, che su nostra indicazione hanno effettuato anche il 12 ed il 13 lo scrutinio delle classi terminali (non colpite dallo sciopero), si sono visti trattenere l’intera giornata per aver poi bloccato lo scrutinio di classi intermedie, nonostante siano stati in servizio per parte delle giornate di ieri e di oggi. L’Unicobas sta raccogliendo migliaia di adesioni al ricorso di massa che verrà immediatamente proposto contro la trattenuta ultrattiva, che ha prodotto anche il totale controsenso giuridico appena segnalato.

Stefano d’Errico (Segretario Nazionale dell’Unicobas scuola)