24 OTTOBRE 2003

SCIOPERO GENERALE

PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA,

PER GARANTIRE LE PENSIONI PUBBLICHE,

PER FERMARE LA PRECARIETA’
NEL LAVORO E NELLA VITA

 

 

Perdete ogni illusione. Il Governo Berlusconi non avrà pietà.

Ha già deciso di distruggere la scuola: la Riforma Moratti trasformerà l’istruzione da diritto a merce, da valore costituzionale della Repubblica a opportunità per chi ha più soldi.

Ha già deciso di cancellare le pensioni pubbliche: dal 2008 tutti saranno costretti al sistema contributivo con dimezzamento della pensione; tutti a lavorare fino allo sfinimento dei 40 anni di anzianità o dei 60/65 di vecchiaia, più lo scippo legalizzato del nostro tfr per giocarselo in Borsa.

Ha già fatto diventare legge la precarietà e l’incertezza nel lavoro e nella vita: la legge 30 ed il Patto per l’Italia portano dritto alla fine del lavoro a tempo indeterminato.

La Finanziaria 2003 si preoccupa di regalare condoni, di aumentare le spese militari per le truppe italiane in Iraq e Afghanistan, di ri-tagliare la spesa pubblica e finanziare le scuole private.

 

Solo una mobilitazione unitaria dei lavoratori può tentare di fermare questo  impoverimento dei diritti e dei salari, delle pensioni e dell’assistenza.

 

E’ per questa ragione che scioperiamo oggi insieme ai sindacati confederali, perché oggi ci sta più a cuore l’unità dei lavoratori che non le pur grandi differenze tra noi e Cgil-Cisl-Uil.

Non abbiamo infatti dimenticato che questi sindacati hanno appoggiato la legge di finanziamento alla scuola privata dell’Ulivo nel 2000; non abbiamo dimenticato che questi sindacati hanno voluto la riforma Dini sulle pensioni nel 1995 e la Cgil era già disposta al passaggio al contributivo per tutti già nel 1999; non abbiamo dimenticato che hanno fatto proprio il pacchetto Treu (Ulivo) che introduceva il lavoro precario; non abbiamo dimenticato che Cisl e Uil hanno firmato il Patto per l’Italia.

Non abbiamo dimenticato che questi sindacati hanno fatto patti con questo e altri governi per avocare a sé la rappresentanza sindacale e  i diritti sindacali, negandoli ai sindacati di base.

Ma, oggi, nonostante questi ed altri grandi “errori” ai danni dei lavoratori, è importante esprimere la più ampia mobilitazione perché cresca un movimento sociale diffuso e cosciente contro la politica anti-lavoratori di questo governo e –a scanso di equivoci- anche di eventuali prossimi governi ulivisti. Per questo il sindacalismo di base è SEMPRE con i lavoratori.

 

 

C.I.B. UNICOBAS PESARO URBINO

A.L.L.P. (Associazione Lavoratori Lavoratrici Pesaresi)

 

Via Scialoia 66 Pesaro Tel. 0721-411282 e-mail: unicobas_pu@infinito.it

 

 

Fip Via Scialoia 66 PS

15.10.2003