Unicobas scuola

federazione sindacale dei comitati di base

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COMUNICATO STAMPA 15.9.2000
 
 

UN GRANDE SCIOPERO UNITARIO PER UNO STIPENDIO EUROPEO

L’UNICOBAS PREANNUNCIA LA DATA DEL 6 OTTOBRE

PER LO SCIOPERO GENERALE

E INVITA ALL’UNITA’ tutti i sindacati scuola: CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA E COBAS

L’Unicobas prende atto positivamente della levata di scudi dei Confederali e dello SNALS che, seppur tardiva, aggiunge l’ultimo tassello alla protesta della scuola italiana, già espressasi clamorosamente senza confederali ed autonomi con la grande manifestazione ed il grande sciopero del 17 Febbraio di quest’anno contro il “concorsone” che proprio CGIL, CISL, UIL e SNALS avevano escogitato e sottoscritto con Berlinguer nel contratto nazionale di lavoro (paradossalmente tuttora vigente).

L’Unicobas registra con soddisfazione che l’obiettivo di un salario europeo per gli insegnanti italiani (retribuiti persino peggio dei coreani) non è più eludibile, tanto che viene finalmente messo in agenda anche da organizzazioni sindacali sinora conniventi con una politica di forte dequalificazione (se non di disprezzo) della funzione docente. E’ paradossale che il Governo non dimostri ancora atti concreti, dopo che persino il Ministro De Mauro ha qualificato le retribuzioni della scuola italiana come “stipendi da fame”. Altrettanto paradossale è che si offrano solo 400 miliardi per circa un milione di lavoratori che attendono il rinnovo della parte economica del contratto da Dicembre ed ai quali non è stata riconosciuta ancora neanche la pur prevista indennità di vacanza contrattuale: come potevano proporci 20.000 lire al mese? Nessuno le avrebbe potute accettare... almeno che non si tratti di un gioco delle parti. Auspichiamo che non sia in atto una manovra che veda pronti CGIL, CISL, UIL e SNALS a recedere dallo sciopero (il primo dopo moltissimi anni) per un misero raddoppio della mancia offensiva messa sul piatto da De Mauro (altri 400/600 miliardi una tantum, per altre 20/30.000 lire). Speriamo di non essere di fronte ad un’azione meramente elettoralistica in vista delle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, finalmente fissate per il 13 Dicembre (dopo lo scippo di due anni fa) o ad una mossa per la quale sia già previsto un “rientro” in funzione di copertura sul Governo e sui partiti di riferimento delle organizzazioni che ieri hanno rotto le trattative (noti per i Confederali - per lo SNALS si tratta dell’UDEUR di Clemente Mastella), previa accettazione di pochi spiccioli in più.

E’ ugualmente evidente che sul piatto deve essere messa l’eliminazione della logica del “dare qualcosa a qualcuno per non dare il giusto a tutti”: i 1.260 miliardi del defunto concorsone vanno scongelati ed utilizzati insieme ai fondi adeguati per istituire quell’indennità di funzione docente che stiamo chiedendo da anni, senza la quale non può esservi riqualificazione stipendiale. Parimenti è necessario rivedere il “Disordino dei Cicli” ed evitare il taglio di 80.000 cattedre ivi previsto.

L’Unicobas, sindacato politicamente indipendente, auspica che la levata d’orgoglio sia genuina e che s’intenda finalmente imporre una svolta significativa alla questione scuola, scioperando sul serio sino ad impegni e stanziamenti adatti ad uno stipendio europeo. Questa è la strada che l’Unicobas continuerà a seguire sino in fondo, e per il conseguimento di quest’obiettivo siamo disposti ad un impegno unitario: perciò siamo pronti a differire lo sciopero entro i termini fisiologici relativi alla formazione della Legge Finanziaria, anche sino al 9 Ottobre, al fine di mettere in piazza l’intera scuola italiana. Per questo motivo da ieri sera sono stati avviati contatti con i responsabili degli altri sindacati.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)