Unicobas scuola
federazione sindacale dei comitati di base
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COMUNICATO STAMPA 15.9.2000

LO SCIOPERO VA INDETTO DA TUTTI AL PIU’ PRESTO.

L’Unicobas ribadisce la propria disponibilità a concordare una data di sciopero comune con tutti i sindacati della scuola che, nell’ambito dei tempi previsti per la formazione delle Legge Finanziaria, constringa il Governo a stanziare le risorse adeguate per un salario europeo.

L’Unicobas manterrà la propria proclamazione di sciopero del 6 Ottobre p.v. sino a che non si troverà un accordo unitario, ma ritiene che sia il preciso dovere di ogni organizzazione sindacale della scuola operare il massimo sforzo perché ad incrociare le braccia siamo tutti i docenti e tutti gli Ata della scuola italiana.

Si identifica quindi, come possibile, anche la data del 9 Ottobre p.v. e si auspica al più presto un momento di incontro formale con CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA e COBAS. In proposito, tra ieri ed oggi, si è iniziato con queste organizzazioni un momento di confronto per arrivare ad incontro immediatamente dopo che lunedì 18/9/2000 si sarà tenuto l’incontro previsto fra CGIL, CISL, UIL e SNALS. L’Unicobas prende atto positivamente della nota con la quale, in data odierna, lo SNALS auspica una convergenza allargata a UNICOBAS, GILDA e COBAS.

L’Unicobas ritenendo necessaria una manifestazione nazionale unitaria che, imponga la soluzione definitiva dell’emergenza scuola, auspica che l’impegno di tutti i sindacati sia genuino. Nulla sarebbe più dannoso per la scuola di manovre e giochi delle parti.

Sarebbe paradossale che CGIL, CISL, UIL e SNALS fossero pronti a recedere dallo sciopero (il primo dal 1987) per un misero raddoppio della mancia offensiva messa sul piatto da De Mauro (altri 400/600 miliardi per ulteriori 20/30 mila lire di aumento reale).

Auspichiamo di essere di fronte ad un’azione meramente elettoralistica in vista delle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, finalmente fissate per il 13 Dicembre 2000, dopo lo scippo di due anni fa, che definiranno finalmente la reale rappresentanza sindacale del mondo della scuola.

L’Unicobas ritiene che debba essere messa sul piatto l’eliminazione della logica del “dare qualcosa a qualcuno per non dare il giusto a tutti”: i 1.260 miliardi del defunto “concorsone” vanno scongelati ed utlizzati insieme ai fondi adeguati per istituire quell’indennità di funzione docente che stiamo chiedendo da anni, senza la quale non può esservi riqualificazione stipendiale. Parimenti è necessario rivedere il “Disordino dei Cicli” ed evitare il taglio di 80.000 cattedre ivi previsto.

L’Unicobas, sindacato politicamente indipendente, auspica che la levata d’orgoglio sia genuina e che s’intenda finalmente imporre una svolta significativa alla questione scuola, scioperando sul serio sino ad impegni e stanziamenti adatti ad uno stipendio europeo. Questa è la strada che l’Unicobas continuerà a seguire sino in fondo, e per il conseguimento di quest’obiettivo siamo disposti ad un impegno unitario: perciò siamo pronti a differire lo sciopero entro i termini fisiologici relativi alla formazione della Legge Finanziaria, anche sino al 9 Ottobre al fine di mettere in piazza l’intera scuola italiana.

L’Unicobas prende atto positivamente della levata di scudi dei Confederali e dello SNALS che, seppur tardiva, aggiunge l’ultimo tassello alla protesta della scuola italiana, già espressasi clamorosamente senza confederali ed autonomi con la grande manifestazione ed il grande sciopero del 17 Febbraio di quest’anno contro il “concorsone” che proprio CGIL, CISL, UIL e SNALS avevano escogitato e sottoscritto con Berlinguer nel contratto nazionale di lavoro (paradossalmente tuttora vigente).

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)