CIB UNICOBAS
Confederazione Italiana di Base Unicobas

FIRMATO IL CONTRATTO: OBTORTO COLLO BIDONE PROTOCOLLO
 
E’ stato firmato l’accordo per il biennio economico 2002-2003 per i dipendenti pubblici e per la scuola. Governo e cgil-cisl-uil-snals-gilda sono soddisfatti dei 6 punti sottoscritti. Il governo perché ha imposto il limite del 4,6% di aumento previsto a cui deve aggiungere uno 0,5% che fa il 5,01% lordo a regime nel 2006; i sindacati suddetti perché hanno imposto un aumento superiore al 5%. Ma noi lavoratori possiamo ritenerci soddisfatti, dopo tanti scioperi?

Vediamo:

-         i sindacati suddetti, dopo aver lasciato trascorrere a vuoto più di un anno e non aver contrastato la legge finanziaria con i ridicoli stanziamenti per il contratto (votata a dicembre 2004), chiedevano l’8% di aumento, che era già una richiesta molto al di sotto del 50% di perdita del potere d’acquisto degli stipendi negli ultimi 2 anni e mezzo (anche a causa delle speculazioni sull'euro). L'Unicobas ha invece iniziato gli scioperi nel 2004.

    Ora, grazie a CGIL. CISL, UIL, CONFSAL-SNALS, Gilda etc., abbiamo il 5,01% lordo…..

-         nella scuola l’aumento medio è di 104 euro lordi mensili, cioè di 50 euro netti medi;

-         quello 0,5% in  più andrà a incentivare la produttività dei dipendenti (punto 4) e quindi il salario individuale accessorio non pensionabile ed arriverà solo dal prossimo anno, come buona parte degli arretrati (in funzione elettoralistica);

-         il punto 5 del protocollo prevede poi che vengano riconosciuti nella contrattazione integrativa la "qualità della prestazione ed il merito" (standard? quiz? valutazioni dei dirigenti?);

-         il punto 6 del protocollo prevede che siano possibili processi di mobilità e di razionalizzazione finalizzati al miglioramento del servizio pubblico (cioè circa 110.000 posti in meno tra tagli e mobilità su tre milioni di dipendenti pagati dallo stato), naturalmente concordati contrattualmente; ancora una mazzata per l’occupazione ed un incremento per il precariato nel pubblico impiego;

Continua la politica di moderazione o meglio di rinuncia salariale che quei sindacati conducono ormai da oltre un trentennio; lo stipendio sta diventando nient’altro che un assegno di sopravvivenza…

Ma quale "sostegno alla domanda ed ai consumi" ?!

La liquidazione te la mettono poi nei fondi pensione e la ricchezza del paese prodotta dai lavoratori tutti del settore pubblico e del privato se ne va in Borsa o in debiti.

Così, una classe lavoratrice indebitata è socialmente ricattabile.

La scuola sprofonda sempre più nel pubblico impiego e si allontana sempre più dalla media retributiva europea.

Un pubblico impiego (enti locali, sanità, uffici, scuola,..) precarizzato non può più garantire servizi pubblici adeguati ai bisogni dei lavoratori tutti: è questa  la strada  della privatizzazione e della sussidiarietà (cioè il servizio pubblico si fa solo se non c’è nessun servizio privato).

E allora, sull’accordo del 27 maggio e su tutto quello che comporta per le relazioni sindacali e per le sorti dei lavoratori e delle lavoratrici, occorre chiedere una CONSULTAZIONE ufficio per ufficio, scuola per scuola, ospedale per ospedale, per restituire a noi, diretti interessati, il controllo sulla contrattazione.

E' poi necessaria una forte battaglia salariale unitaria con le altre categorie, anche del settore privato, così come erano pronti a fare i metalmeccanici con i dipendenti pubblici…

Infatti….il tempo di proporlo….ed il 27 maggio hanno firmato.

Coincidenze? Chissà!

Ma la carta dell’unità è ancora tutta da giocare: contratti del settore privato e biennio 2004-2005 per la scuola e per il pubblico impiego sono già alle porte….

Unità nella diversità fra tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Per una degna retribuzione, dignità nel lavoro, diritti,

libertà di sciopero e democrazia sindacale

in ogni luogo di lavoro
 
C.I.B. – UNICOBAS