Unicobas scuola
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- COMUNICATO STAMPA 16.10.2000 -

IL SUCCESSO DELLO SCIOPERO E DELLE MANIFESTAZIONI DI OGGI SCOMBUSSOLA DEFINITIVAMENTE I PIANI DEL GOVERNO E DI CGIL,CISL, UIL E SNALS!

Oggi 50.000 in piazza a Roma ed almeno altri 50.000 nelle altre città: più del 50% di adesioni

allo sciopero. Fra il 9 ed il 16 Ottobre ha scioperato lintera scuola italiana ed almeno un 20%

di quelli che hanno scioperato il 9 Ottobre ha aderito allo sciopero dell9 Unicobas che aveva

dato la doppia indicazione di lotta.

Governo, Confederali e SNALS avrebbero voluto ancora imporre un 'utilizzazione discrezionale

dei 1.260 miliardi accantonati per il defunto " concorsone “, perché quei soldi fossero dati solo ad

un 20% di clienti

L'incontro del 18 fra Governo e Confederali, prelude ad un accordo al ribasso: che lo

stipulino, a questo punto, se ne hanno il coraggio!

Il gioco sulle cifre della legge Finanziaria è ridicolo. Che siano 700 o 1.000 i miliardi "contesi",

questi non sono altro che ciò che avrebbero già dovuto aver corrisposto da Aprile al personale

della scuola come indennità di vacanza contrattuale, vista la scadenza del CCNL, chiuso con il

Dicembre 1999. Un'indennità neanche sufficiente a coprire l'erosione inflattiva del potere

d'acquisto del "salario da fame" (cfr. De Mauro) dei docenti italiani.

Nulla a che vedere con le retribuzioni UE: se 400 corrispondevano a 30.000 di "aumento",

1.000 miliardi equivarrebbero a 75.000 lire pro-capite. Quando il Governo parla di 150.000

nette, mente: vengono infatti inseriti nel computo anche i 1.260 miliardi stanziati per effetto

della Finanziaria dello scorso anno per una ridicola operazione "premiale a quiz", che De

Mauro ed i sindacati firmatari del contratto del "concorsone" intendono ancora portare

avanti, destinandola, coerentemente con il contestatissimo art. 29 del CCNL, solo al 20% del

corpo docente. Non si tratta quindi di "aumenti" per tutti, come invece vorrebbe l'Unicobas,

tramite l'istituzione di un'indennità base per la funzione docente.

Dove sarebbe quindi la "svolta" del salario europeo, visto che il differenziale con gli altri Paesi

è di almeno un milione e mezzo netto? Dove sono finite le richieste precedenti allo sciopero del

9 Ottobre? Altro che gran rifiuto: CGIL, CISL, UIL e SNALS, dopo aver rigettato la "pizza",

stanno svendendo la vertenza per un piatto di lenticchie! Dopo tanti contratti al ribasso,

occorre, dal primo Gennaio, almeno un terzo del differenziale relativo alla media retributiva

della UE: 500.000 lire nette.

Le lotte non si fermeranno, se non con il soddisfacimento di questa richiesta, unitamente ad un

solido piano triennale di investimenti complessivi, per raggiungere e stabilizzare uno stipendio

degno dei professionisti dell' educazione, nonché per rivedere e rifinanziare il " Disordino ^ dei

Cicli, altrimenti destinato a tagliare 80.000 cattedre.

Stefano d'Errico (Segretario nazionale dell’Unicobas scuola)