Unicobas scuola

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COMUNICATO STAMPA 16.04.2002

NELLA GRANDE GIORNATA PER LA LOTTA CONDIVISA CONTRO LE MODIFICHE ALL'ART. 18 E LE TRUFFE PENSIONISTICHE PROSSIME VENTURE, LA SCUOLA HA AVUTO GRANDE VISIBILITA' GRAZIE ALLA MANIFESTAZIONE DELL'UNICOBAS SCUOLA SOTTO IL MINiSTERO DELL'ISTRUZIONE DOVE E' STATO RIBADITO IL FORTISSIMO NO ALLA CONTRORIFORMA MORATTI.

Da Milano a Trieste, da Ancona a Bari, da Ragusa a Livorno, in tutte le città d'Italia in cui i lavoratori sono scesi in piazza, là hanno sventolato oggi le bandiere rossonere dell'Unicobas, operai, impiegati, insegnanti e studenti uniti nel chiedere rispetto e dignità, certezza di diritti per le presenti e prossime generazioni.

Ma la Confederazione Italiana di Base Unicobas è il solo sindacato che in questa giornata ha dato appuntamento per una manifestazione nazionale, a Roma sotto le finestre del ministro Moratti, al ministero dell'Istruzione ormai neppure più pubblica. Qui migliaia e migliaia di insegnanti e di lavoratori e di studenti non solo dell'Unicobas Scuola ma di tanti altri sindacati, si sono ritrovati per destare dal sonno arrogante di una controriforma truffaldina un ministro che pare sordo alle voci di chi ogni giorno con entusiasmo varca il portone delle scuole per promuovere cultura e saperi critici, fare ricerca insieme ai giovani. La Moratti sembra al contrario prona ai voleri confindustriali di una scuola mercificata in cui non si favorisce la scolarizzazione come investimento sul futuro, nella nazione - la nostra - con meno laureati dell'Unione Europea, ma si torna a prima dell'avviamento, con l'addestramento professionale nell'alternanza scuola- lavoro. Dai manifestanti di viale Trastevere è salito forte e chiaro un "no" a progetti privatistici e privatizzatori che intendono realizzare un sistema formativo bipolare, con alla base un canale differenziale di massa, incentrato su una dequalificazione complessiva del sistema scolastico italiano e altrettanto chiara la richiesta di un nuovo investimento sulla scuola che aumenti e non riduca i finanziamenti, valorizzi la pluralità culturale senza immiserire i curricoli come nella controriforma che trasforma in opzionali musica, educazione artistica, educazione motoria. La scuola e il suo futuro sono centrali per le sorti dell'intera società e i lavoratori convenuti con l'Unicobas scuola ne sono sempre più consapevoli e si danno appuntamento per prossime ravvicinate mobilitazioni, indispensabili prima che sotto le fresche frasche estive, riscaldati dal tepore obnubilante della canicola estiva, i soliti sindacati disponibili firmino un contratto peggiore dei precedenti che sancirà i vergognosi venti euro d'aumento e più ore per tutti senza riconoscimenti europei, economici e giuridici, come l'ingresso nei musei e un assegno per i libri.

Stefano d'Errico (Segretario Nazionale dell'Unicobas scuola)