Precari: integrazione graduatorie permanenti, un pasticcio infinito. Vergogna!

Continua senza sosta, il trattamento scandaloso da parte del Miur nei confronti dei docenti precari.

Il ministero con la circolare n.29 del 3 giugno 2004 ha riaperto i termini per le graduatorie permanenti (scadenza 14 giugno, poi modificata al 21 giugno), per consentire ai candidati di aggiornare le proprie posizioni rispetto ai nuovi punteggi previsti dalla conversione in legge del decreto 7.4.2004 n.97. Pochi giorni per integrare la domanda, costringendo migliaia di insegnanti ad una corsa contro il tempo.

Dopodiché iniziavano i tanti dubbi: circolare poco chiara, specialmente sulla valutazione al 50% dei servizi prestati (fino al 21.5.2004) in classi di concorso o posti diversi da quello cui si riferiva la graduatoria. La nota precisava che il punteggio complessivo per ciascun anno scolastico tra servizio specifico e non specifico,fatte salve le supervalutazioni(scuole di montagna, isole minori e istituti penitenziari),non poteva superare il limite massimo di 12 punti; inoltre, i periodi di servizio complessivamente valutabili, sia di tipo specifico che non specifico, non potevano superare i 6 mesi per anno scolastico.

Docenti e sindacati iniziavano ad "impazzire" letteralmente, non riuscendo ad interpretare la nota del Miur, dato che specificava il massimo di 12 punti per anno scolastico per singola graduatoria e non complessivamente per tutte le graduatorie. Invece la nota della circolare n.691 del 10 maggio 2004, si riferiva alla"singola graduatoria" e non quindi "per ciascun anno scolastico" (circolare n.29 3 giugno 2004).

Una contraddizione da parte del Miur che complicava in modo assurdo, le integrazioni delle già tanto martoriate graduatorie permanenti. Dopo pochi giorni (precisamente il 7 giugno), botto finale: viene emanata una nuova circolare con "un'integrazione all'integrazione", insomma un pasticcio.

Ad integrazione dei modelli di domanda, viene trasmessa la sezione C dell'allegato B. Ancora non contento, il ministro decide di emanare un'altra nota con le domande più frequenti a cui l'amministrazione ha risposto, le cosiddette Faq (Frequentlly asked questions).

Un incubo continuo, che ha messo e metterà a dura prova il sistema nervoso degli insegnanti precari, stufi di essere trattati come "carne da macello".