La questione dell’assegnazione delle cattedre vacanti si va complicando e a farne le spese sono, come al solito, i docenti precari!

Il sindacato UNIcobas- Scuola e il Puma (Movimento Autogestito Precari Unicobas) denuncia la situazione critica che si sta creando in molte “scuole-polo” di Roma dove, in alcune, le procedure sono state bloccate per palesi incongruenze e difficoltà burocratiche, mentre in altre, i Dirigenti Scolastici mandano avanti le operazioni mediante assegnazioni d’ufficio, in barba alle più semplici e corrette norme d’attribuzione.

Era facilmente prevedibile che i diritti dei colleghi venissero calpestati in nome di un “decisionismo” rampante, tipico del neo ministro dell’Istruzione Letizia Moratti, tutto di facciata che si traduce poi nella realtà quotidiana in esempi di incompetenze e abusi di potere.

Un decisionismo, attraverso il quale il ministro (così come i suoi degni predecessori) si mette in mostra rispetto all’opinione pubblica, ma non risolve assolutamente i problemi della scuola (ricordiamo che oltre il 10 % delle nomine in ruolo disponibili non sono state assegnate perché non si è tenuto conto delle prevedibili rinunce) e soprattutto sposta il peso della bilancia sempre più a favore di una visione privatistica del rapporto di lavoro, per cui la decisione ultima è lasciata ai dirigenti e di contro, la posizione dei lavoratori è sempre più debole e critica.

Il sindacato UNIcobas- Scuola e il Puma si incaricano di sorvegliare il corretto svolgimento delle procedure di assegnazione, diffidano i Dirigenti Scolastici dal commettere atti al di fuori della norma e si impegnano a denunciare qualsiasi abuso e ingiustizia.