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La finanziaria per l'anno 2003 già ha previsto un taglio relativo alle assunzioni a tempo indeterminato dei collaboratori scolastici. L'entità è fissata al 2% per quest'anno; sarà aggiunta un'altra quota pari al 2% per il 2004 e un'eguale percentuale per l'anno successivo. Queste le cifre. Il 6% dell'organico attuale dei collaboratori scolastici sarebbe ricoperto, entro il 2005 , con i criteri dell'esternalizzazione, che prevedono l'appalto della pulizia dei locali scolastici alle cooperative. Prassi oramai consolidata dai governi di questi ultimi anni che si traduce nella famosa formula del "lavoro in affitto ".

Siamo di forte a uno dei tanti episodi della precarizzazione e della svalutazione ( in termini salariali ) del lavoro grazie alla politica di concertazione tra i governi della Repubblica e i sindacati confederali.

Tutto questo, comunque, non basta. Recentemente una proposta della C.G.I.L. fa propria l'esigenza di ridurre ulteriormente le possibilità di assunzione ( a tempo indeterminato e determinato ) dei collaboratori scolastici, riservando il 25% dei posti disponibili ai lavoratori socialmente utili, inseriti ( non si sa ancora a quale titolo ) nelle graduatorie permanenti per il conferimento degli incarichi di lavoro ai collaboratori scolastici. Le suddette graduatorie sono state definite secondo criteri dettati dalla normativa vigente. Sembra, quindi, del tutto inappropriata una proposta come questa. Si rischia di stravolgere la "ratio" della legge alla quale fa riferimento l'istituzione dei canali di immissione in ruolo del personale ausiliario. Valgono in proposito queste osservazioni.

Il mansionario dei collaboratori scolastici contempla non solo l'obbligo della pulizia dei locali, ma anche sorveglianza dei medesimi e la custodia delle suppellettili. Altre competenze riguardano la vigilanza degli alunni negli spazi comuni ( palestra, biblioteca, bagni, corridoi, e laboratori ) ed anche in aula in caso di assenza dei docenti, l'assistenza dei portatori di handicap ed anche prestazioni di pronto soccorso.

Competenze, queste, che il personale ausiliario ha acquisito con corsi di aggiornamento. Questi i titoli che caratterizzano la funzione di collaboratore scolastico. E' strano che un sindacato come la C.G.I.L., da tempo impegnato per la valorizzazione professionale del personale A.T.A. , dimentichi del tutto quanto osservato.

Riteniamo giusta la lotta alla politica finalizzata alla precarizzazione del lavoro; pensiamo, però, che il problema non possa essere risolto con la solita logica compromissoria e pattizia che, a nostro avviso, ispira la proposta della C.G.I.L .

Il lavoro del personale ausiliario - stando alla nostra opinione - non può essere umiliato in questo modo. Considerato cioè un puro servizio materiale: l'igienizzazione dei locali scolastici è poco pertinente al valore educativo della cosiddetta " professionalità ATA ", difesa e promessa dai sindacati confederali in tante altre occasioni.

Se le competenze e i ruoli sono diversi, diversi ugualmente devono essere i criteri e i canali di assunzione delle due tipologie di lavoratori.

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