RECUPERO DEBITI: L’UNICOBAS CHIEDE IL RITIRO DELL’O.M. 92

Il ministro Fioroni, di fronte alle critiche relative alla inapplicabilità della O.M. 92/07 (vedi il numero 9 di unicobas notizie) piovute un po’ da tutte le parti, invece di fare mea culpa e dietro-front, si è prepotentemente inalberato minacciando addirittura di licenziamento i dirigenti scolastici che non si dimostreranno abili nel perseguire l’obbiettivo: “la tempestività, la flessibilità e l’adeguatezza degli interventi di sostegno e di recupero costituiscono elemento primario di valutazione ai fini della retribuzione dell’indennità di risultato e del conferimento e revoca degli incarichi dei dirigenti scolastici” (così recita la nota MPI del 28/11/07). In questo modo il medico-ministro si è inimicato anche l’ANP, il più grande sindacato dei dirigenti scolastici, che si è associato a Unicobas,  Gilda e Cobas nel chiedere il ritiro dell’ordinanza incriminata. CGIL, CISL, UIL e SNALS come al solito criticano ma non mordono. In questi giorni sta definitivamente emergendo quanto da noi asserito sin dall’inizio: i soldi stanziati per i corsi sono poco di più di quelli degli anni precedenti (210 milioni di euro al posto dei 166 milioni precedenti) , ma le ore di corso saranno di meno visto che il costo orario sale da 28,41 euro a 50 euro. Saremo costretti a far recupero in classe penalizzando gli allievi che di recupero non hanno bisogno, mortificando la nostra professionalità, contribuendo ad un ulteriore abbassamento del livello culturale dei nostri allievi. Poiché, in base all’art.9 del D.M. 80, entro il 31 dicembre i collegi di docenti dovranno riunirsi per modificare il p.o.f. includendovi la programmazione degli interventi di recupero abbiamo predisposto un modello di mozione da far approvare al collegio e da divulgare agli organi d’informazione. Qualora il primo collegio sull’argomento si fosse già svolto (ne seguiranno comunque sicuramente altri) per anticipare i tempi si può comunque usare un secondo documento da far firmare ai colleghi e poi inviare alla stampa. Di seguito il testo della mozione e del documento.

MOZIONE DA SOTTOPORRE ALL’APPROVAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI

 Il Collegio Docenti del………………….....…… riunito nella seduta del ………....
con all’o.d.g. la definizione e l’integrazione del piano dell’offerta formativa per il corrente anno scolastico in base ai dettami della O.M. n. 92, esaminato il contenuto della stessa , osserva quanto segue: il ministro Fioroni con il decreto 80 e l’ordinanza 92 è intervenuto, ad anno scolastico avviato, modificando strutturalmente il percorso didattico nella scuola superiore, motivando il tutto col fine di superare le carenze degli studenti e il progressivo impoverimento del nostro sistema scolastico. Pur condividendo la necessità di offrire agli studenti in situazione di svantaggio culturale l’opportunità di raggiungere il successo formativo il collegio valuta  l’O.M.92 inadeguata a risolvere  la suddetta problematica e destinata a creare scompiglio e disorientamento nelle scuole.
Per questo motivo vogliamo segnalare le incongruenze e la non efficace applicabilità della stessa ordinanza per i seguenti motivi:

1.      la scarsezza dei finanziamenti per l’attivazione dei corsi di sostegno e di recupero, con la conseguente esigenza di inserire il recupero nell’attività curriculare, costringendo così i docenti a trascurare lo svolgimento tradizionale dei programmi disciplinari; questo produrrà un ulteriore abbassamento del livello culturale medio;

2.      l’introduzione forzata di sostanziali modifiche al Pof ad anno scolastico già avviato senza che i docenti e le famiglie siano stati minimamente consultati e coinvolti e senza fornire i tempi ed i mezzi necessari ad elaborare opportune strategie didattiche;

3.      l’inefficacia del lavoro di recupero per gruppi disomogenei (per tipo di carenze o per provenienza da classi che hanno seguito percorsi didattici diversi);

4.      la contraddizione tra il risalto dato all’azione di recupero e il progressivo aumento del numero di studenti per classe che rende più difficoltosa l’azione educativa; inoltre i tagli agli organici ed alle risorse che da anni vengono operati hanno privato le scuole di molti strumenti necessari a svolgere la propria funzione. Perciò, senza uno straordinario impegno economico, formativo e culturale è scorretto e fallimentare tentare di scaricare sulle scuole ed i docenti responsabilità che, in questo momento, non possono affrontare;

5.      la difficoltà e onerosità del lavoro di raccordo, nel caso di affidamento dei corsi ad insegnanti esterni al consiglio di classe;

6.      l’aumento deciso in modo unilaterale, senza trattative con i sindacati, dei carichi di lavoro, anche burocratico e quindi non retribuito, per gli insegnanti;

7.      l’aggravio di lavoro non retribuito anche per il personale Ata;

8.      la sottrazione per tutto il personale della scuola, ope legis, di una o più settimane di agosto per il godimento delle ferie;

9.      i prevedibili effetti indesiderati quali il possibile aumento delle bocciature con conseguente crescita della dispersione scolastica, o soluzioni pasticciate di trascinamento dei debiti, così come ora li conosciamo, o peggio ancora sanatorie generalizzate vista l’impossibilità di applicare l’ordinanza;

10.  un notevole ritardo sulla formazione delle classi e degli organici di fatto con ripercussioni su un ordinato avvio del prossimo anno scolastico;

11.  la noncuranza nei confronti della necessità di riposo psicofisico sia per gli studenti che per gli insegnanti;

12.   la confusione che si creerà nelle medesime Scuole per la gestione di debiti pregressi, sanabili, secondo le vecchie norme e di quelli attuali, sanabili secondo le nuove norme, vaghe, ambigue e incerte;

Per questi motivi il Collegio docenti richiede la revoca dell’ O.M. n.92

DOCUMENTO DA FAR FIRMARE AI DOCENTI
 

Al Ministro della Pubblica Istruzione

Alla Direzione scolastica regionale

All’Ufficio scolastico provinciale

Al Dirigente scolastico della scuola/istituto ………………………………………………………….

Agli organi di informazione

 I sottoscritti docenti della scuola/istituto………………….....…………..……………………………
esaminato il contenuto della O.M. n. 92/2007 relativa al recupero dei debiti formativi , osservano quanto segue: il ministro Fioroni con il decreto 80 e l’ordinanza 92 è intervenuto, ad anno scolastico avviato, modificando strutturalmente il percorso didattico nella scuola superiore, motivando il tutto col fine di superare le carenze degli studenti e il progressivo impoverimento del nostro sistema scolastico. Pur condividendo la necessità di offrire agli studenti in situazione di svantaggio culturale l’opportunità di raggiungere il successo formativo i sottoscritti  valutano  l’O.M.92 inadeguata a risolvere  la suddetta problematica e destinata a creare scompiglio e disorientamento nelle scuole, per cui segnalano le incongruenze e la non efficace applicabilità dell’ ordinanza per i seguenti motivi:

1.      la scarsezza dei finanziamenti per l’attivazione dei corsi di sostegno e di recupero, con la conseguente esigenza di inserire il recupero nell’attività curriculare, costringendo così i docenti a trascurare lo svolgimento tradizionale dei programmi disciplinari; questo produrrà un ulteriore abbassamento del livello culturale medio;

2.      l’introduzione forzata di sostanziali modifiche al Pof ad anno scolastico già avviato senza che i docenti e le famiglie siano stati minimamente consultati e coinvolti e senza fornire i tempi ed i mezzi necessari ad elaborare opportune strategie didattiche;

3.      l’inefficacia del lavoro di recupero per gruppi disomogenei (per tipo di carenze o per provenienza da classi che hanno seguito percorsi didattici diversi);

4.      la contraddizione tra il risalto dato all’azione di recupero e il progressivo aumento del numero di studenti per classe che rende più difficoltosa l’azione educativa; inoltre i tagli agli organici ed alle risorse che da anni vengono operati hanno privato le scuole di molti strumenti necessari a svolgere la propria funzione. Perciò, senza uno straordinario impegno economico, formativo e culturale è scorretto e fallimentare tentare di scaricare sulle scuole ed i docenti responsabilità che, in questo momento, non possono affrontare;

5.      la difficoltà e onerosità del lavoro di raccordo, nel caso di affidamento dei corsi ad insegnanti esterni al consiglio di classe;

6.      l’aumento deciso in modo unilaterale, senza trattative con i sindacati, dei carichi di lavoro, anche burocratico e quindi non retribuito, per gli insegnanti;

7.      l’aggravio di lavoro non retribuito anche per il personale Ata;

8.      la sottrazione per tutto il personale della scuola, ope legis, di una o più settimane di agosto per il godimento delle ferie;

9.      i prevedibili effetti indesiderati quali il possibile aumento delle bocciature con conseguente crescita della dispersione scolastica, o soluzioni pasticciate di trascinamento dei debiti, così come ora li conosciamo, o peggio ancora sanatorie generalizzate vista l’impossibilità di applicare l’ordinanza;

10.  un notevole ritardo sulla formazione delle classi e degli organici di fatto con ripercussioni su un ordinato avvio del prossimo anno scolastico;

11.  la noncuranza nei confronti della necessità di riposo psicofisico sia per gli studenti che per gli insegnanti;

12.   la confusione che si creerà nelle medesime Scuole per la gestione di debiti pregressi, sanabili, secondo le vecchie norme e di quelli attuali, sanabili secondo le nuove norme, vaghe, ambigue e incerte;

Per questi motivi i sottoscritti docenti chiedono la revoca dell’ O.M. n.92.