Stavolta è addirittura la Corte di Cassazione, che pure in passato aveva accolto le tesi del Ministero, ad accogliere la tesi dei lavoratori.
La Suprema Corte (Sezione Lavoro Ordinanza n. 22260 del 4 settembre 2008, Pres. ed Est. Senese) ha dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1 comma 218 della legge n. 266/2005 per contrasto con l'art. 117 Cost. in relazione all'art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo ed ha disposto la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale. La parità delle parti dinanzi al giudice - ha osservato la Cassazione - implica la necessità che il potere legislativo non si intrometta nell'amministrazione della giustizia allo scopo di influire sulla risoluzione di una controversia o di una determinata categoria di controversie.
Avvocato Francesco Orecchioni