Unicobas scuola
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COMUNICATO STAMPA 20.11.2000

CONFERMATO LO SCIOPERO DEL 7 DICEMBRE

CICLI, BICICLI E TRICICLI CONTRO LA RIFORMA:

LA PIAZZA DI MONTECITORIO SARA’ IL TRAGUARDO OVE AFFLUIRANNO INSEGNANTI IN BICICLETTA IN RAPPRESENTANZA DELLE SCUOLE ITALIANE IN SCIOPERO CONTRO IL “DISORDINO” DEI CICLI!

(MANIFESTAZIONE DALLE H. 9.30)

L’Unicobas conferma lo sciopero del 7 Dicembre e rende note le modalità della manifestazione. La piazza di Montecitorio, sede del Parlamento, sarà il punto d’arrivo ed il teatro di chiusura di una grande assemblea itinerante su due o tre ruote, simbolicamente richiamanti lo slogan: “Non rompeteci i cicli !”. I docenti della scuola italiana in lotta contro la legge di “riforma”, esprimeranno così la protesta della categoria contro l’insipienza di un mondo politico e sindacale capace, in materia di istruzione, solo di vane promesse, guasti e risparmi coatti. Invece di inserire nella Legge Finanziaria fondi adatti a retribuire gli insegnanti in linea con la media salariale europea, il Governo pare intenzionato a massacrare una scuola elementare di grande qualità e a deportare i docenti della media su fasce d’età che non competono loro, con la creazione di un nuovo “settennio primario” che fatalmente non potrà contenere tutte le cattedre dei due ordini di scuola, oggi insistenti su 8 anni, per un taglio complessivo di 80.000 posti! La sinergia di tale manovra con lo svilimento del ciclo “secondario”, tramite saperi minimalistici e la progressiva omologazione delle discipline, ridurrà l’istruzione pubblica del Paese ad un deserto cognitivo.

ESIGIAMO IL RISPETTO (e non lo svilimento) delle professionalità degli insegnanti, tramite il mantenimento dei posti di tutti i docenti elementari, la libertà di scelta dei docenti delle medie (un terzo dei quali deve poter passare al ciclo secondario), nuovi programmi per i licei e gli istituti tecnici e professionali, l'istituzione di un anno di baccellierato (di orientamento pre-universitario), l’istituzione dell’anno sabatico di aggiornamento, la salvaguardia dei posti dei non docenti.

Occorre l'ingresso nell'obbligo dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia e l'innalzamento dell'obbligo stesso a 18 anni.

VOGLIAMO impedire che si realizzi l'utopia negativa del Ministero, che vorrebbe imporre un minimo di 1.000 ore annue di servizio ai docenti di scuola elementare e media, pari a 25 ore settimanali su 5 gg. (documento presentato al Consiglio dei Ministri).

Non vogliamo nuovo esubero finalizzato al tappabuchismo per gli insegnanti di ruolo e all'eliminazione dei precari, né nuovi incrementi del numero di alunni per classe in funzione di mero risparmio.

VOGLIAMO invece un corretto rapporto alunni/classe, fissato per legge (e particolari deroghe per gruppi con alunni portatori di handicap e scuole a rischio).

VOGLIAMO che ogni eventuale esubero residuo venga ricompreso all'Università in funzione di tutoraggio, nell'ambito di una nuova (e più qualificata) formazione di base dei docenti: lauree abilitanti ad indirizzo metodologico-didattico, con un anno di tirocinio pratico. Assunzione tramite graduatorie universitarie ed abolizione delle vergogne di concorsopoli: altro che esamoni e "concorsoni" dopo 10 anni dall'assunzione!

Come si adoperano contro il “Disordino” dei Cicli i "critici" di CISL e SNALS ?

Che fine hanno fatto fare, Confederali e SNALS, al salario europeo ? E' "accantonato" con i 1.260 miliardi del “concorsaccio” che, con De Mauro, ancora vorrebbero dare solo ad un 20% di clienti? Questa volta non vi sono alibi, né confusione sugli scioperi: vedremo chi rappresenta la categoria!

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)