Unicobas

Confederazione Italiana di Base

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COMUNICATO STAMPA DEL 20.07.2001

GRAVISSIMO QUANTO SUCCESSO A GENOVA

Le notizie appena giunte relative a morti e feriti durante la giornata di protesta contro il G8 preoccupano ed allarmano, suscitando costernazione e repulsione. E' vergognoso in un Paese che si reputa democratico che la polizia faccia uso di armi da fuoco nel corso di manifestazioni di piazza. Al tempo stesso vanno condannati atteggiamenti di ribellismo sterile, utili solo a restringere l'area del movimento di protesta in un ghetto minoritario autoreferenziale.

L'Unicobas sarà presente nella manifestazione di domani adottando una prassi assolutamente non violenta, auspicando il ritorno alla ragione.

Le ragioni del popolo antiglobalizzazione sono a tutti evidenti. Persino Michael Camdessus, sino a qualche tempo fa presidente del FMI, prima di lasciare l'incarico si è abbandonato ad amare considerazioni, spiegando che l'attuale organizzazione dell'economia mondiale, di cui anche il WTO (l'organizzazione mondiale del commercio) fa parte, può garantire all'occidente al massimo solo un altro ventennio di stabilità sui livelli di consumi odierni, ovviamente a danno del resto del pianeta. Di più, la volontà e il bisogno espansivo e di profitti delle grandi famiglie si scontrerà con la saturazione dei mercati possibili e l'implosione di un ecosistema prossimo al collasso. Questa realtà non è quindi ignorata, ma ciò che interessa al G8 è neppure garantire tutti i cittadini dell'occidente, ma la maggioranza elettorale di essi. La pressione delle multinazionali, consapevoli, spinge in questa direzione e poco si interessa del dopodomani. Bush conduce, pur con l'aggravante di una mediocre mentalità da guerra fredda rispetto al suo predecessore, questa battaglia che ha il suo cuore nell'imposizione a tutte le nazioni del M.A.I., l'Accordo Multilaterale sugli Investimenti.

La globalizzazione ha effetti sul restringimento delle libertà civili e sociali anche nei paesi del primo mondo: a questa volontà di uniformare totalmente la vita degli esseri umani alla logica della merce e del profitto vanno ricondotte ad esempio le restrizioni dei diritti dei lavoratori, il tentativo di imporre la libertà di licenziamento e la negazione persino dei più elementari diritti sindacali, come il diritto di assemblea retribuita, eliminato dalla legge sulla rappresentanza sindacale approvata nel 1997, concertata fra le forze politiche, la Confindustria e i sindacati della concertazione. Da queste vergogne nasce e trova radici la tensione che si sta scaricando nelle strade di Genova.

Stefano d'Errico (Segretario Nazionale dell'Unicobas)