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COMUNICATO STAMPA 20.9.2004

CARABINIERI NELLE SCUOLE: UNA VERGOGNA! AUMENTANO LE MOTIVAZIONI PER SCIOPERO DELLA SCUOLA DEL 1 OTTOBRE CON MANIFESTAZIONE A ROMA CONTRO LA RIFORMA MORATTI

Nella giornata di oggi si è appreso che il Ministero ha mandato Carabinieri nelle scuole a controllare lo stato di applicazione della riforma. Già avevamo assistito all'invio di una vergognosa circolare MIUR minacciante sanzioni disciplinari contro le scuole se non avessero adottato la riforma. Già quello è stato un comportamento deprecabile e indegno di uno stato di diritto, perché in materia di insegnamento i Collegi dei Docenti (che in maggioranza hanno bocciato la controriforma Moratti) hanno titolo, in base alla libertà di insegnamento e di sperimentazione, di adottare moduli diversi da quelli ministeriali. L'invio delle forze di polizia nelle scuole è un ulteriore passo verso il regime. Le dichiarazioni del preside di una scuola media di Roma che ha ricevuto la visita dei Carabinieri sono ancor più allarmanti della denuncia avviata in merito dai Cobas. Infatti, i Carabinieri sarebbero interessati a sapere se vi sono stati scioperanti e lo sciopero è un diritto costituzionalmente garantito che non prevede una rendicontazione alle forze di polizia. A quando le liste di proscrizione contro gli scioperanti? Siamo di fronte ad una vera e propria caccia alle streghe.

Con la riapertura della scuola si assiste ad un ulteriore peggioramento della vita scolastica italiana: a fronte delle numerosissime delibere dei Collegi dei Docenti contrarie alla riforma Moratti, alle lotte contro l'adozione dei libri di testo "riformati", alla strenua difesa dei principi di libertà di insegnamento e sperimentazione didattica sanciti dalla Costituzione e dalla legge sull'autonomia scolastica, c'è un ministero che vuole imporre la riforma attraverso circolari intimidatorie ed un'opera di convincimento pressante che passa attraverso la grancassa di alcuni massmedia e l'appoggio di parte dei dirigenti scolastici. Contemporaneamente procede la politica di affossamento della scuola pubblica attraverso il taglio alle spese, l'utilizzo sempre più massiccio del precariato, l'abbassamento dell'obbligo scolastico e le proposte di valutazione impropria dei docenti, queste ultime con l'ausilio anche di CGIL, CISL, UIL, SNALS.

In questa situazione l'azione dei Confederali e dello SNALS è sempre più ambigua. A parole si oppongono, ma nei fatti vanno a contrattare per pochi spiccioli la nuova ed iniqua figura del tutor e preparano la strada per una segmentazione ingiusta della funzione docente.

No alla riforma Moratti: si prospetta il taglio di 50.000 cattedre alle elementari, di altri 30.000 posti alle medie fra 3 anni, oltre che di almeno 40.000 cattedre al superiore. E' indegna l'introduzione del "tutor" che elimina la collegialità e riduce gli altri docenti a mere e dequalificate figure di contorno, inaccettabile la trasformazione della scuola dell'infanzia in asilo-nido, come la riduzione dei professionali a dependance regionalizzate del mondo dell'impresa con la relativa consegna degli studenti agli appetiti dell'industria.

Riprendendo il testimone delle lotte organizzate nello scorso anno scolastico, i coordinamenti genitori-insegnanti hanno indetto una giornata nazionale di mobilitazione per il 1 Ottobre e l'AltrascuolA Unicobas proclama lo sciopero dell'intera giornata per rendere più massiccia la partecipazione e più incisiva l'opposizione alla controriforma, con manifestazione sotto il Ministero dell'Istruzione dalle ore 10.00.

p. l'AltrascuolA Unicobas

Stefano d'Errico (Segretario nazionale)