Comitato promotore dei Referendum Contro la precarietà e per la democrazia

Appello per l’attuazione dei referendum contro la precarietà e per la democrazia sindacale

Firma l'appello

I firmatari del presente appello, considerando la precarietà uno dei peggiori mali della nostra società che impedisce a giovani e meno giovani di costruirsi un futuro, che riduce certezze e diritti, che ostacola qualsiasi possibilità di cambiamento in positivo della società civile, che affossa la solidarietà e la giustizia sociale, ritengono opportuno accompagnare alle mobilitazioni ed alle lotte che si sono messe in atto sino ad oggi e che sicuramente continueranno nel prossimo futuro, uno strumento democratico e di massa come il Referendum abrogativo.

Una ipotesi aperta che, partendo dalle Legge 30 e dalla Legge 276 relative ai lavori atipici e passando alla Legge 368 che regola specificatamente i contratti a tempo determinato, vada ad intercettare anche la richiesta diffusa di maggiore democrazia sindacale attraverso l'abrogazione parziale dell'Art. 19 dello Statuto dei Lavoratori, nella parte che discrimina le organizzazioni sindacali non firmatarie di contratto, eliminando un assurdo giuridico e politico che ha messo nelle mani dei datori di lavoro il riconoscimento della controparte sindacale.

Il 16 Ottobre alcuni giuslavoristi e alcuni precari e rappresentanti sindacali di base hanno depositato in cassazione tre quesiti referendari sul lavoro precario e sulla democrazia sindacale nei posti di lavoro.  I quesiti sono finalizzati ad eliminare le maggiori storture del mercato del lavoro presenti nell'attuale legislazione ed a ripristinare la democrazia sindacale.

- abrogazione totale della Legge 30 e del decreto legislativo di attuazione 276 del 2003;
- abrogazione parziale del Decreto Legislativo 368 del 2001 sui contratti a tempo determinato.
- abolizione delle parole: “nell'ambito delle organizzazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell'unità produttiva” dell'art. 19 della Legge 300/70.

I firmatari del presente appello sostengono il Comitato Promotore che non si ritiene il detentore unico dei quesiti referendari depositati, considerandoli una proposta aperta a modifiche, ampliamenti ed integrazioni.

I firmatari, insieme al Comitato Promotore, proporranno un incontro per verificare la concreta fattibilità del percorso referendario finalizzato alla lotta alla precarietà ed allo sviluppo della democrazia sindacale.

Oltre al Comitato Promotore: Vincenzo Siniscalchi (Segreteria Naz. SdL Intercategoriale), Pier Luigi Panici (avvocato), Carlo Guglielmi (avvocato), Riccardo Faranda (avvocato), Severo Lutrario (Consiglio Nazionale ATTAC), Roberto Sturabotti (precario Alitalia),  Elena Casagrande (Coordinatrice Prov. Roma SdL Intercategoriale), Antonio De Simone (RSU Ansa), Antonio Barbato (RSU Comune di Milano), Marco Succi (SdL Intercategoriale), Roberto Bellotti (RSA), Andrea Tuzi (RSA), Fabio Galieti (RSA),     al momento hanno dato la loro adesione all'appello:

Fabrizio Tomaselli    (Coordinatore Nazionale SdL Intercategoriale), Giorgio Cremaschi (Rete 28 Aprile), Stefano Zuccherini (Sen. Prc - Vice Presid. XI Comm. Lavoro Senato), Dino Tibaldi    (Sen. e Responsabile Lavoro Pdci), Giulietto Chiesa (Parlamentare europeo), Augusto Rocchi (Dep. Prc – Capogruppo XI Comm. Lavoro  Camera), Claudio Grassi (Sen. Prc), Salvatore Cannavò    (Dep. Prc ed esponente di Sinistra Critica), Paolo Sabatini (Vice Coordinatore Nazionale SdL Intercategoriale), Stefano D'Errico (Coordinatore Nazionale Cib Unicobas), Ugo Boghetta (Resp. Dip. Trasporti Prc), Marco Ferri (Pubblicitario), Antonio Conte (Vice Presid. Megachip), Franco Turigliatto (Sen. ed esponente di Sinistra Critica), Alberto Burgio (Dep. Prc), Luigi Malabarba (Sinistra Critica), Antonio Ruggieri (giornalista - Direttore megachip.info), Vittorio Mantelli (Resp. Dip. Inchiesta Prc), Alessandro Favilli (Resp. Coord. Grandi Gruppi Industr. Prc).
 

Tutti coloro che vorranno aderire potranno farlo attraverso il sito www.bastaprecarieta.org.
Per contattare il comitato: info@bastaprecarieta.org.