Berlusconi, Tremonti e Brunetta “commissariano” il ministro Gelmini.

Il ministro Gelmini appare sempre di più come un mero esecutore degli ordini di Berlusconi.

Infatti nel decreto legge fiscale (Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008 art. 64 comma 7) Berlusconi  prevede la costituzione di una task force di esperti che dovrà vagliare e approvare tutte le operazioni contabili del ministro Gelmini.

Praticamente il ministro Gelmini viene posto sotto tutela da Berlusconi,  Tremonti  e Brunetta al fine di effettuare i tagli previsti: 70 mila cattedre per i docenti e 40 mila posti ATA nei prossimi tre anni.

I tagli saranno operati tramite:
1) incremento di un punto percentuale del rapporto docente/alunni a partire dal 2009;
2) riduzione del 17% dell’organico ATA tra 2009 e 2011
3) accorpamento delle classi di concorso;
4) riduzione delle ore di lezione nei diversi ordini di scuola (revisione di piani di studio e  quadri orari);
5) revisione dei criteri per la formazione delle classi;
6) riorganizzazione didattica della scuola primaria (maestro unico);
7) revisione dei criteri per la determinazione del numero di docenti e ATA;
8) riduzione del sostegno agli alunni portatori di handicap.

I Dirigenti Ministeriali e Scolastici che non saranno ligi nel fare i tagli potranno essere sanzionati, potranno essere richiamati, potranno vedersi sospendere l’indennità di risultato, potranno essere trasferiti e potranno anche essere licenziati! (art. 64 comma 5)

Lo stesso decreto legge fiscale (art. 71) contiene un generale inasprimento delle normative che riguardano la malattia e i controlli medici (solo per i dipendenti pubblici).

In particolare in caso di malattia nei primi dieci giorni viene riconosciuto solo il trattamento fondamentale e non quello accessorio fisso e ricorrente.

Si allunga, solo per il pubblico dipendente, il periodo di reperibilità in caso di malattia  (8 -13   e  14-20).

Le norme, finora oggetto  di contrattazione, non sono più derogabili dai contratti.

Voler applicare queste norme vessatorie nel comparto scuola rappresenta una vera e propria punizione sadica per chi si ammala; si tenga presente che la media dei giorni di assenza per malattia nel comparto scuola è molto bassa:  circa 8 giorni all’anno medi per dipendente; si deve tenere presente che a far impennare notevolmente tale media contribuiscono le ormai numerose assenze per gravissime malattie che durano tutto l’anno (tumori ecc.; bisogna ricordare che gli insegnanti sono statisticamente i lavoratori più soggetti ad ammalarsi di tumore).

Se si depurasse il valore medio di 8 giorni all’anno da tali assenze annuali  dovute a lunghe malattie, ci si accorgerebbe che le assenze per malattia dei docenti in servizio sono quasi nulle.

Questi provvedimenti non possono essere motivati con la lotta all’assenteismo (che nel comparto scuola è praticamente inesistente), ma solo con l’intenzione di disprezzare, offendere e mortificare anche in questa maniera i lavoratori del comparto scuola al fine di raggiungere il vero obiettivo di Berlusconi, Tremonti, Brunetta e Gelmini: la demolizione della scuola pubblica italiana.