RETE STUDENTESCA LIBERTARIA-ANARCHICA

Primo incontro: Modena, 14, 15, 16 luglio 2006

Oggetto: Relazione conclusiva del primo incontro nazionale della rete

I collettivi, i gruppi e le individualità studentesche e libertarie provenienti da più parti di Italia, si incontrano il 14, 15 e 16 Luglio 2006 presso lo spazio “Libera” di Modena, per dar vita al primo meeting nazionale della Rete Studentesca Libertaria-Anarchica.

Sono presenti gli Studenti libertari Autonomi di Bari, il Gruppo Informale studenti indipendenti di Avezzano, i Comitati studenteschi libertari ed il Collettivo Studentesco Indipendente di L’Aquila, il collettivo studentesco ricreAzione di Modena, il collettivo Magma di Bologna, il collettivo Makhno di Udine e individualità collegate all’Ateneo Libertario di Venezia. Si uniscono al progetto il Collettivo Studenti Anarchici e Libertari di Livorno e docenti precari di Imola.

La Rete nasce dalla volontà di alcuni gruppi studenteschi autorganizzati di mantenersi in contatto  e dare continuità alla propria azione con un reciproco scambio di informazioni.

La struttura viene dunque a configurarsi:
come connessione trasversale delle diverse esperienze di autogestione libertaria presenti sul territorio nazionale nelle scuole e nelle università;
come strumento di solidarietà e mutuo appoggio alle azioni locali dei rispettivi gruppi;
come di fatto primo movimento nazionale studentesco libertario che elabori iniziative ed eventi comuni.
 
Attraverso il concetto di rete si vuole affermare la società nuova, libera da un controllo centrale, ove l’azione scaturisca dal rispetto delle autonomie locali, e da un’ispirazione libertaria come filo conduttore delle iniziative e delle attività locali e nazionali.

Legata al concetto di connessione trasversale delle esperienze, vi è l’ elaborazione di un nuovo sapere, che sia frutto di una condivisione antiautoritaria delle diverse conoscenze, in aperta critica alla progressiva sottrazione e specializzazione della cultura.

Nel monopolio dell’informazione globale, ove i saperi di fatto sono soggetti alle leggi del consumo e del mercato, la rete costruisce, così, uno spazio libero di cultura e di informazione, che dalla rete stessa si riversi in società nella costruzione di eventi e manifestazioni.

Un’azione libera che sia espressione di un movimento studentesco nuovo che riporti il valore dell’autogestione libertaria della cultura e della vita sociale, verso il recupero attivo delle libertà personali e collettive.

La progressiva sottrazione e mercificazione dei saperi, e l’attuale precarizzazione della vita, sono attualmente il disegno comune che il centro destra ed il centro sinistra portano avanti con complicità criminale, verso un progressivo smantellamento delle conoscenze ad uso e consumo del mercato, e la riduzione delle infinite possibilità di esistenza umana al giogo del produci-consuma crepa del capitale.

In merito si crede necessaria un’azione critica, indipendente e responsabile, che sia capace di uno studio complessivo delle diverse dinamiche legali e non, che si abbattono sulla dignità delle persone precarizzandone le possibilità di esistenza.

È importante ribadire che vengano definitivamente abrogati i disegni di legge che da quindici anni a questa parte hanno drasticamente ridotto le possibilità di apprendimento nelle scuole e nelle Università, in favore di una sempre più forte specializzazione delle competenze, ad uso e consumo delle aziende sul territorio.

L’ attuale smantellamento della cultura e la sua specializzazione anche attraverso stage formativi gratuiti e obbligatori, sono l’amaro anticipo del tipo di rapporto lavorativo che oggi attanaglia il futuro di ogni studente, che un domani voglia avere la possibilità di una vita degna di essere chiamata tale.

Al problema degli stage, e alla conseguente riduzione del piano d’offerta formativo,  vi è di fatto strettamente legato, il problema della precarietà. Il pacchetto Treu e la  Legge Biagi (vedi le formule contrattuali precarie in uso).

La nostra idea di rete si pone l’obiettivo del resto, di agire sul contingente senza restare limitati ad un’azione esclusivamente sindacale.

I valori dell’autorganizzazione libertaria della vita sociale attraversano le azioni della rete indicandone l’orizzonte verso cui ogni sua esperienza vuole essere orientata.

Nel significato proprio di rete indipendente da sindacati e/o partiti, si vuole porre davanti a tutti l’evidenza che sia possibile, nelle scuole, nelle università, un nuovo modo di essere impegnati a livello sociale, un modo sganciato dalla strumentalizzazione dei partiti e/o dei sindacati, che affermi attraverso libera cultura in liberi spazi, la volontà di una Università ed una scuola Altra, secondo i principi fondamentali della pedagogia libertaria.

Una scuola ed un’Università che possano divenire luogo di elaborazione creativa ed artistica comune, ove ciascuno possa liberare la propria esistenza in rapporto egualitario con lo sviluppo della libertà dell’altro, in un’orizzonte di emancipazione individuale e sociale ove la libertà degli altri sarà liberazione assoluta anche dell’individuo, nel rifiuto della guerra e del militarismo per la pace, la libertà e la solidarietà tra le persone e le diverse società.

L’idea di una nuova cultura, espressione di una nuova scuola e di una nuova università, si fa realtà nelle esperienze autogestionarie libertarie dei collettivi e dei gruppi della rete, ed esprime di fatto anche la società e la vita che la rete già al suo interno vede in continua costruzione.

Con il processo autogestionario della cultura, la condivisione dei saperi e la connessione trasversale ed antiautoritaria delle diverse esperienze su territori locali, si cerca di riformulare così un nuovo rapporto tra individui e “struttura”, laddove la struttura si dissolva su un piano orizzontale e in continuo divenire grazie al protagonismo delle realtà locali.

La rete nasce contro ogni tipo di autoritarismo: statalismo, razzismo, fascismo, sessismo, clericalismo e specismo, ed afferma l’uguaglianza nella libertà d’essere diversi come individui nel processo comune di emancipazione sociale.

E proprio con il concetto di rete, si afferma, secondo i principi fondanti dell’ecologia sociale, un nuovo rapporto tra vivente ed ambiente, che si oppone al dominio incontrastato dell’uomo e del pensiero unico occidentale del capitale e del progresso economico, sulla natura ed il suo infinitamente diverso.

Viene a configurarsi così un nuovo movimento studentesco libero che riesca a mantenere una continua dialettica con le diverse realtà politiche presenti nelle lotte, portando in esse i significati ed i contenuti della teoria e della prassi libertaria negli attuali conflitti sociali.

La rete nazionale studentesca libertaria-anarchica, si muove così, contro la progressiva sottrazione dei saperi , contro la riforma scolastica Berlinguer-Moratti, contro la precarizzazione della vita sociale, contro il Pacchetto Treu e la legge Biagi, contro la privatizzazione dei beni e dei servizi pubblici, contro la direttiva Bolkestein, contro la devastazione ambientale e le grandi infrastrutture, contro il militarismo, la repressione e tutti i razzismi, contro tutte le guerre, per un movimento nuovo che sappia portare avanti i valori antiautoritari verso una società nuova in costruzione attraverso libera cultura in liberi spazi.

I gruppi della rete propongono, dal prossimo anno accademico e scolastico, una serie di iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale nelle scuole e nelle università.

Lo scopo è di canalizzare le energie dei nascenti collettivi studenteschi medi ed universitari indipendenti ed autorganizzati, che, date le affinità, possono trovare nella rete quella continuità necessaria alle proprie azioni contro le riforme scolastiche e la precarietà della vita sociale, per l’autogestione libera della cultura. I collettivi aderenti alla rete ribadiscono l’importanza dell’unione nella lotta tra studenti e tutto il corpo docenti ed i lavoratori nel mondo della scuola.

Nel breve, si propone:

la pubblicazione di un sito internet al fianco di una nuova mailinglist collegata al collettivo di autistici-inventati;
la pubblicazione del giornale «Avanzi!», espressione delle analisi generali elaborate nelle riunioni nazionali dalla rete, e dei contributi dei singoli collettivi;
l’attivazione di gruppi di ricerca, composti anche da più persone di diverse città aderenti alla rete, sulle diverse tematiche affrontate nel documento e non solo;
una serie di iniziative coordinate sul territorio all’interno delle università e delle scuole delle rispettive città;
la presenza come spezzone nazionale studentesco libertario alla prossima manifestazione nazionale contro la guerra in Afghanistan, secondo i principi antimilitaristi enunciati dalla rete;
la realizzazione di eventi artistici nelle diverse città collegate e di banchetti informativi sulla rete stessa;
la realizzazione di un prossimo incontro alla fine di Settembre;
il collegamento alla rete, tra docenti e personale impiegato nel mondo della scuola, qualora decidano di parteciparvi.
 
Rete studentesca libertaria-anarchica