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COMUNICATO STAMPA 26.2.2005

SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA: LA COMMISSIONE DI GARANZIA

IMPEDISCE UNA GIORNATA SPECIFICA SULLA SCUOLA

Come avevamo annunciato con comunicato stampa il 24 u.s., i Confederali hanno deciso uno sciopero della scuola aderendo ieri ufficialmente presso il Ministero all'iniziativa del 18 da loro stessi promossa per il pubblico impiego. Siamo contenti che abbiano rotto gli indugi. Precedentemente avevano pensato solo ai ministeri ed agli enti locali, il cui contratto è scaduto come il nostro da più di un anno. Evidentemente l'indizione dello sciopero del 14 Marzo da parte dell'Unicobas ha avuto effetto!

Ma per la scuola vi sono molti accidenti in più rispetto a ministeri ed enti locali: in primis il pesantissimo taglio di almeno 140.000 cattedre lucidamente previsto dalla controriforma Moratti, volta a svilire anche i contenuti dell'istruzione pubblica tramite una pesantissima riduzione delle ore di lezione, il ritorno all'insegnante prevalente ed all'avviamento professionale, l'abbattimento della collegialità, la consegna di masse di studenti agli appetiti dell'inpresa tramite la cosiddetta "alternanza scuola lavoro". Motivi che avrebbero dovuto spingere per un'azione di lotta specifica con una grande manifestazione di tutta la società civile, perché la scuola è un patrimonio comune.

Per questa ragione ci era parsa di basso profilo la scelta (a noi già nota) operata dai Confederali di fermare la scuola nella stessa giornata del 18 Marzo, già conosciuta come data di sciopero per il contratto "general generico" del pubblico impiego, con il possibile soffocamento della battaglia di civiltà per salvare l'istruzione pubblica nel mare magno delle legittime ma differenti, specifiche e solo sindacali rivendicazioni delle altre categorie.

L'Unicobas invitava quindi, due giorni fa, i Confederali a ripensarci e proclamare lo sciopero per il 14 Marzo, unificando gli sforzi e concentrando sulla questione l'attenzione del Paese in una data comune e speciale per la scuola.

La nostra organizzazione paventava, fra l'altro, che una data diversa dal 14 (astensione dal lavoro già proclamata dall'Unicobas) e ravvicinata avrebbe potuto sollevare eccezioni da parte della Commissione di Garanzia per effetto delle regole - peraltro vergognose e restrittive - che riducono il diritto di sciopero, regole alle quali i Confederali hanno applaudito negli anni scorsi. Ma in questo sbagliavamo. I Confederali, come al solito, possono fare quello che gli pare e la Commissione di Garanzia non solo consente loro uno sciopero indetto con meno dei 7 giorni previsti di intervallo rispetto ad un altro (e non saremmo certo stati noi a sollevare il caso), bensì capovolge il significato delle norme ed imputa a noi, che abbiamo indetto lo sciopero prima dei Confederali, la violazione dell'intervallo !!! Così, o si sciopera con i Confederali il 18 Marzo, o lo sciopero (del 14) sarebbe illegale !!! E' veramente un bel Paese !

In tal modo alla scuola viene tolto il diritto di esprimersi in una giornata diversa dal pubblico impiego. Viva la democrazia ed il diritto di sciopero.

Ribadiamo ugualmente che l'Unicobas è, nell'interesse della scuola, comunque disposto al dialogo, a patto che si faccia tutti uno sforzo per caratterizzare in un NO deciso alla "riforma" la giornata di lotta, con manifestazioni concentrate sotto i simboli del potere morattiano, a cominciare dal Ministero a Roma e che si chiamino in piazza anche gli studenti e le associazioni dei genitori, alleati naturali in una battaglia che non è più solo "sindacale".

Repetita iuvant, anche per una stampa per la maggior parte sorda ai nostri comunicati e pronta a riportare pedissequamente solo le note delle organizzazioni sindacali tradizionali e/o di partito.

Stefano d'Errico (segretario nazionale)