Unicobas scuola
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COMUNICATO STAMPA 27.9.2000
L’UNICOBAS CONFERMA LE DUE GIORNATE DI SCIOPERO:
IN PIAZZA IL 9 ED IL 16 OTTOBRE

Il Governo, secondo i Confederali, avrebbe dimostrato “disponibilità”: in realtà Amato ha offerto 50 miliardi in meno dei 700 dei quali il Governo aveva già parlato prima della proposta indecente di De Mauro, già giudicati insufficenti dai Confederali stessi.

L’Unicobas registra l’ennesima dimostrazione di indisponibilità del Governo ad affrontare seriamente la questione del differenziale salariale con la media retributiva degli insegnanti europei. La distanza è di almeno un milione e mezzo netto pro-capite e ci vengono offerti ancora pochi spiccioli: 650 miliardi per un milione di lavoratori (fra docenti e non) non bastano neanche a restituire il potere d’acquisto eroso dall’inflazione, nell’ambito di un contratto già scaduto dal Dicembre ‘99 e per il quale non è stata ancora corrisposta l’indennità di vacanza contrattuale. Si tratta di circa 45.000 lire di eufemistico “aumento”.

L’Unicobas registra anche che Confederali e SNALS hanno perso un’altra occasione per chiarire cosa vorrebbero si facesse con i 1.260 miliardi ancora accantonati nonostante la sepoltura del “concorsaccio” per il quale erano stati stanziati. L’Unicobas ritiene si debba cominciare da questa somma già disponibile, istituendo finalmente la base per l’indennità di funzione docente. Confederali e SNALS paiono invece in stato confusionale (dopo lo schoc dovuto alla bocciatura di massa del loro contratto): in realtà sono ancora tentati di soggiacere a proposte indecenti relative alla presupposta valutazione del “merito” tramite prove offensive ed estemporanee. Mentre si continua ad insistere sul rilievo del presunto “merito”, nessuno dice che si dovrebbe rivedere invece la formazione di base dei docenti italiani, istituendo lauree quinquennali (non ridotte a 3 anni) direttamente abilitanti, con un biennio obbligatorio di metodologia, didattica e psicologia dell’età evolutiva ed almeno un anno di tirocinio pratico: che poi si assumano direttamente dall’Università i più meritevoli. E’ ora di finirla con la bizzarra idea di assumere gli insegnanti con le truffe concorsuali per poi “valutarli” dopo 10 o 18 anni! Peraltro tutti sono finalmente costretti ad ammettere che gli insegnanti italiani, ancorché pagati con salari da fame (cfr. De Mauro), sono qualitativamente di buon livello.

L’Unicobas conferma quindi le due date di sciopero proclamate.

L’Unicobas sarà in piazza il 9 Ottobre, con Confederali e SNALS per realizzare l’unità della categoria e per impedire che la protesta scatenata dal nostro sindacato dal Febbraio scorso sia cavalcata proprio dai firmatari di un contratto indecente. L’Unicobas invita Gilda e Cobas ad essere presenti per non ghettizzarsi.

L’Unicobas ha proclamato anche lo sciopero dell’intera giornata per il 16 Ottobre, insieme a Gilda e Cobas, per mantenere alto il livello della protesta e tenere unito il fronte anti- concorsone.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)