SONO TUTTI CONTRO LA FINANZIARIA, MA NESSUNO SI MUOVE!
L'UNICOBAS CONFERMA SCIOPERO GENERALE E MANIFESTAZIONE NAZIONALE (h. 9.30 Ministero dell'Istruzione) PER VENERDI' 19 OTTOBRE ED ACCUSA GLI ALTRI SINDACATI SCUOLA DI IMMOBILISMO AUTOLESIONISTA.
Il mondo della scuola è in grande fermento. Dovunque si ha notizia di comitati spontanei che preparano lo sciopero del 19 Ottobre e la presenza a Roma alla manifestazione per fornire una risposta immediata alla Finanziaria Moratti-Berlusconi, dovunque si mobilitano anche gli iscritti ai Confederali, allo SNALS ed alla Gilda, ma le direzioni nazionali di questi sindacati non sanno andare oltre le contumelie! Assistiamo solo a proclami inconcludenti: mentre l'Esecutivo ha deciso di fare da solo imponendo la sua visione unilaterale, invadendo il campo riservato alla contrattazione predeterminando per legge lo stravolgimento dell'assetto normativo e retributivo del mondo della scuola, c'è ancora chi pietisce incontri col Ministro.... e chi riunisce fantomatici organi deliberativi! Confederali, SNALS e Gilda (quest'ultima scopertasi improvvisamente sindacato di governo) balbettano o non sanno andare oltre le minacce. I Cobas, invece, lanciano un fantomatico sciopero autistico, proclamato per sabato 27, fuori tempo per cogliere la protesta e cambiare la Finanziaria e soprattutto inattuabile: 1) il sabato l'85% dei docenti è fuori servizio; 2) la legge sui servizi minimi non consentirà loro di scioperare prima che siano trascorsi almeno 10 giorni dal nostro sciopero (peraltro convocato ben prima del loro). E nei Cobas c'è (così come in CGIL) chi pensa di posticipare ancora, annegando la lotta per la scuola fra le proteste dei metalmeccanici del 9 Novembre (Bertinotti docet!).
Nel frattempo la Moratti dispone di fatto, senza colpo-ferire, l'aumento delle ore settimanali di lezione da 18 a 24, impone 6 ore di "straordinari" obbligatori retribuiti per docenti trasformati in tappabuchi su standard da baby sitter e prepara il licenziamento di fatto del 90% dei supplenti. Organizza la task force dei dirigenti sotto il cui comando riorganizzare la scuola-azienda, che imporranno d'autorità, giornalmente, ore aggiuntive a comando. Si appresta a distruggere la qualità della scuola italiana, con la logica della sostituzione operata dall'insegnante qualunque; ecco l'invenzione: quello di matematica va a coprire la cattedra del docente di lettere che ha l'influenza, l'insegnante di educazione fisica va a fare supplenze sul collega di religione e viceversa! Eliminando gli "spezzoni" di cattedra, elimina 50.000 titolarità costruendo un analogo numero di nuovi soprannumerari destinati a girare senza sosta le province italiane. Si appresta a varare un codice deontologico burocratico-ministeriale redatto dalle teste d'uovo del centro-destra per imporlo, dall'esterno e per decreto all'unica categoria di professionisti che, nell'insipienza delle passate gestioni sindacali, è stata privata dell'ordine professionale...in un Paese dove esiste persino l'ordine delle ostetriche! Infine si permette, col suo Governo, di stanziare risorse per 50.000 lire scarse d'aumento a fronte di un milione netto di dislivello retributivo con i docenti del resto d'Europa!
Ma il 19 Ottobre avranno tutti una brutta sorpresa! La categoria che ha saputo battere il "concorsone" saprà battere anche un Ministro che crede di poter gestire la scuola come la propria azienda di famiglia. I docenti hanno ben capito che la condizione attuale è il portato di decenni di strumentalizzazioni e di impiegatizzazione forzata: oltre ad una retribuzione europea, oggi vogliono l'uscita della scuola dal pubblico impiego e la creazione di un ordine professionale!
Stefano d'Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)