Unicobas l'AltrascuolA
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COMUNICATO STAMPA 4.6.2004
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NON SONO ASSOLUTAMENTE CONCEPIBILI O SCUSABILI INSULTI E FRASI INDECENTI ALL'INDIRIZZO DEI MILITARI ITALIANI MORTI A NASSIRIYA
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L'Unicobas non era presente alle manifestazioni di questa mattina, e quindi non possiamo dire se le voci circolate circa slogan vergognosi quali: "10, 100, 1000 Nassiriya" corrispondano a verità. Nel malaugurato caso tutto ciò venisse provato, non potremmo esimerci dal condannare con forza iniziative del genere che, oltre a denotare un ingiustificabile macabro gusto che suona a vergogna per chi concepisce cose di tal tipo, nonché insulto alla memoria per le vittime e le loro famiglie, nuocciono a tutto lo schieramento pacifista.

Che in uno spezzone del corteo dove è presente una parte del sindacalismo della scuola (i COBAS) si possano udire - anche fossero state profferite da altri (gente che andrebbe tenuta molto alla lontana) - frasi del genere, rischia di suonare, pur se a torto, a vergogna anche per quanti, insegnanti e non, sono impegnati nel difficile compito di tenere il mondo dell'educazione e della cultura lontano dalla riedizione del minculpop muscolare dei signori della guerra e del terrorismo stragista, lontano dal fanatismo dello scontro fra civiltà alimentato dall'integralismo islamico non meno che dal neo-imperialismo dell'amministrazione Bush col suo corollario di torture e sopraffazioni contro gli inermi.

L'Unicobas ha dato indicazioni alla sua militanza di partecipare autonomamente sciolti e senza velleità offensive, in chiave assolutamente non violenta, alla manifestazione di oggi pomeriggio per testimoniare il rifiuto della logica della guerra preventiva, dell'intolleranza e della sopraffazione violenta in ogni sua forma e prende nettamente le distanze da ogni atto che possa contraddire tale indicazione.

Stefano d'Errico
(Segretario nazionale)