Unicobas scuola

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COMUNICATO STAMPA 5.7.2000

HANDICAP E “CIVILE EUROPA”


 
 

Il sindacato Unicobas Scuola, da sempre impegnato sul fronte dell'integrazione, esprime la più ferma condanna nei confronti dei gravi episodi di discriminazione operati nei verso i disabili che hanno assistito alla finale dei campionati europei di calcio.

La mancanza di ogni rispetto per la persona umana e lo spregio delle fondamentali necessità fisiche, sono stati evidenti negli atteggiamenti brutali dello staff degli addetti e della polizia olandese così come nella violenza strutturale di uno stadio non pensato per le esigenze di tutti. La forza pubblica olandese ha poi caricato senza alcun morivo i rappresentanti della stampa italiana, dimostrando un fastidio per l’informazione degno di una delle dittature militari che hanno insanguinato il Sud America nello scorso ventennio. L’arretratezza di un supposto “paese-modello” su una questione così importante come quella dell’handicap disturbava un’immagine fittizia.

Questo spettacolo vergognoso induce infatti anche alcuni doverosi interrogativi

Ha veramente senso per un paese come l'Italia che, pure tra mille difficoltà, ha attivato una forte sensibilità verso il problema dei disabili, porsi la prospettiva di un adeguamento al modello europeo?

L'Italia è praticamente l’unico paese europeo che da anni ha attivato l'integrazione dei disabili nella scuola pubblica e se è vero, come talora si dice, che il livello di civiltà di una società ha un parametro fondamentale nella qualità del sistema educativo, sicuramente l'integrazione scolastica ha promosso nel nostro paese cultura e civiltà.

Le deprecabili scelte di politica scolastica portate avanti negli ultimi anni in Italia, indirizzate al taglio selvaggio, hanno coinvolto anche l'integrazione dei disabili, togliendo risorse e qualità, aprendo la strada ad una pericolosa involuzione.

Il contenimento della spesa pubblica e l'adeguamento allo standard europeo sono gli indirizzi prevalenti. Non va dimenticato però che lo standard europeo, per quanto riguarda la soluzione del problema educativo dei disabili, significa scuole differenziali, separazione dal corpo sociale, rifiuto della valorizzazione delle differenze. Questo standard europeo è ciò che conduce alla assoluta insensibilità sociale nei confronti dei disabili e alla bestialità testimoniata dalle scene di Rotterdam.

Per questo motivo l'Unicobas, nel ribadire la condanna verso simili manifestazione, continuerà al contempo a sostenere qualsiasi iniziativa di valorizzazione dell'esperienza dell'integrazione dei portatori di handicap, e rimane in prima fila nella battaglia per conservare e promuovere la legge sull’integrazione, oggi messa in forse dalla riduzione delle cattedre operata con la Legge Finanziaria ‘98 e dall’utilizzazione indiscriminata di personale riciclato sulle cattedre di sostegno, pratica invalsa per ridurre drasticamente l’utilizzazione dei precari specializzati, i quali avrebbero invece diritto a veder costituire una classe di concorso ed assunzioni specifiche. Purtroppo l’Unicobas - tacciato di corporativismo anche se impegnato in campagne volte al bene sociale - è osteggiato anche in questa materia dai sindacati concertativi, impegnati invece a difendere i provvedimenti che sviliscono la qualità del nostro sistema formativo.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)