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COMUNICATO STAMPA 6.2.2004

LA FARSA DI CONFEDERALI, SNALS E GILDA HA SUPERATO OGNI LIMITE DI DECENZA. NEL FRATTEMPO CRESCE SU TUTTO IL TERRITORIO LA MOBILITAZIONE PER LO SCIOPERO GENERALE SCUOLA DEL 1° MARZO

L'esito dell'incontro protrattosi ieri sino in tarda serata fra la Moratti ed i segretari scuola di CGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda è veramente dequalificante per dei sindacati. Stando ai fatti ed alle dichiarazioni, risulta che CISL, UIL, SNALS e Gilda stiano dicendo sì a contentini dannosi più che inutili, al limite del ridicolo. Si accontenterebbero di veder tagliare le 50.000 cattedre previste alle elementari, dal 2005 / 2006 invece che dall'anno scolastico 2004 / 2005, mentre per le medie inferiori l'esubero di 30.000 posti rimarrebbe congelato per 3 anni, a fronte di un taglio presumibilmente immediato di almeno 20.000 cattedre al superiore. Nel frattempo viene accettata l'introduzione del "tutor" (che elimina la collegialità e riduce gli altri docenti a mere e dequalificate figure di contorno), solo perché il Ministro promette di rimettere alla contrattazione l'inaccettabile differenziazione stipendiale che ne conseguirebbe. Inoltre accettano senza colpo ferire la trasformazione della scuola dell'infanzia in asilo-nido, la riduzione dei professionali a dependance regionalizzate del mondo dell'impresa e la relativa consegna degli studenti agli appetiti di Confindustria, che non attende altro che farli lavorare per 3 mesi l'anno gratis "et amore dei" "formandoli" oltretutto a proprio uso e consumo.

Di fronte a queste prospettive, la CGIL non sa far altro che confermare la manifestazione del 28 insieme ai sindacati filo-governativi che nel frattempo partecipano ai tavoli di "confronto" ai quali la CGIL non aderisce. Ci chiediamo tre cose: 1) cosa rimangono a fare fra gli organizzatori della manifestazione del 28 Febbraio CILS, UIL, SNALS e Gilda, se hanno già deciso di assecondare il Ministro? 2) A quale carro si lega la CGIL, con sindacati che la scaricano, facendo contemporaneamente finta di protestare in piazza solo per ottenere una copertura rispetto al malcontento palese della categoria, degli studenti, delle famiglie e della società civile? 3) A che gioco gioca la CGIL? Quanto ci vuole a capire che di fronte a vergogne simili non resta altro che lo sciopero, peraltro richiesto con sempre maggiore insistenza anche dalla sua base? Ed a questo punto pare ovvio che la prassi "dell'inciucio" abbia di nuovo coinvolto anche il sindacato di Epifani, che aveva peraltro già "fatto finta di non vedere" a fronte dell'accordo raggiunto dalla Moratti con l'ANCI (comuni italiani), che accettava la trasformazione del tempo pieno in un dequalificante dopo-scuola a termine (solo un anno di vita in più) e unicamente custodialistico, incentrato sulle ore di mensa e sulla marginalizzazione delle educazioni.

Ma nel Paese e fra gli insegnanti cresce la voglia di dare una risposta forte. Oggi i COBAS, evidentemente delusi dalla CGIL, hanno proclamato lo sciopero per il 1° Marzo, stessa data già indicata dall'Unicobas martedì, ed è in corso un lavoro per unire le forze in piazza. Lo sciopero diviene quindi sempre più l'elemento forte dell'opposizione alla controriforma: questa volta la Moratti rischia grosso come altri già prima di lei.

p. l'Unicobas l'AltrascuolA
Stefano d'Errico
(Segretario nazionale)