Una nota di fonte  CGIL in data 27 giugno 2001 "interpreta " e "chiarisce" la questione delle valutazioni delle abilitazioni/idoneità ottenute attraverso concorsi ordinari secondo il criterio del "punteggio più favorevole".  La nota afferma che tale interpretazione è confermata dall'ufficio concorsi del Ministero della PI.

Secondo questa, i precari possono considerare il punteggio della loro abilitazione scegliendo una delle due soluzioni:

1)- riportare sul modello della domanda per le supplenze il punteggio complessivo, comprensivo dei titoli culturali, indicato nella graduatoria di merito, che è espresso in centesimi;

2)- riportare sul suddetto modello di domanda il punteggio indicato nell'elenco degli abilitati, riferito al solo profitto concorsuale ( voto prova scritta + voto prova orale ), che è espresso in ottantesimi, ma indicandolo, sul modello di domanda, in centesimi.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

E' scandalosa innanzitutto la completa disinformazione in merito da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, che ha gettato nel caos più completo migliaia di precari e le segreterie delle scuole. Quest'ultime non hanno uno straccio di circolare interpretativa ed ognuna vaga nella più completa solitudine, dando ai precari indicazioni del tutto originali ed eterogenee. C'è da aggiungere che, in questo clima di totale confusione, i diritti di molti precari verrano calpestati. Facciamo un esempio:

consideriamo due precari; uno indica come punteggio della propria abilitazione il voto complessivo riportato nella graduatoria di merito, così costituito: 40 (scritto), 40 (orale), 20 (titoli), totale 100/100

l'altro, che nella graduatoria di merito ha il seguente punteggio: 40 (scritto), 40 (orale), 10 (titoli), sceglie di indicare il voto in ottantesimi, considerando le sole prove concorsuali (voto dello scritto + voto orale). Quindi otterrà 80/80, che trasformati in centesimi, diventeranno 100/100, cioè lo stesso voto del primo precario che ha 10 punti di titoli in più.

Di esempi più drammatici di questo se ne potrebbero fare a iosa.

L'Unicobas scuola deve denunciare con energia la situazione confusionaria che il Ministero della P.I. ha generato (le responsabilità sono annidate sia nella precedente sia  nella attuale legislatura). Ad oggi, moltissimi precari non sanno come districarsi in questo guazzabuglio, a pochissimi giorni dalla scadenza della presentazione della domanda.

Inoltre bisognerà vedere se non ricorrano gli estremi per far annullare una graduatoria che vedrà bellamente lesi i diritti di moltissimi precari che, non conoscendo la macchinosa interpretazione, non hanno optato per la valutazione del cosiddetto "punteggio più favorevole".