RISPOSTA UNICOBAS A LETTERA APERTA FORUM INSEGNANTI

Spett. Forum Insegnanti

In riferimento alla lettera aperta ai Segretari delle organizzazioni sindacali della scuola da Voi inviata e pubblicata sul Vostro sito in data 28 gennaio, siamo lieti di rispondere con la presente, accompagnando la stessa  con alcune brevi considerazioni.

In primo luogo siamo compiaciuti del fatto che tra le sigle destinatarie della lettera ci sia anche la nostra, visto l’incomprensibile ostracismo al quale siamo stati sottoposti sino al recente passato anche da parte di un’area del movimento anti-Gelmini (infantile ostracismo perdurante peraltro anche in quella zona dell’editoria che pur considerandosi progressista e/o “rivoluzionaria”, ritiene ancora, nel Terzo Millennio, di dover combattere quanti non “controlli” o siano alla sua sinistra, piuttosto di cercare insieme la sconfitta dei veri avversari).

Riteniamo molto importante e degna di nota la raccolta di firme proposta dal vostro sito (molti dei nostri iscritti hanno aderito all’iniziativa, diffondendola anche nei propri posti di lavoro), considerando fondamentale e di pari valore qualsiasi genere d’iniziativa volta ad osteggiare la “controriforma Tremonti-Gelmini-Brunetta” ed a riproporre il protagonismo senza deleghe e la centralità delle lotte degli insegnanti e degli ATA della scuola.

Concordiamo con voi sull’estrema pericolosità del DDL Aprea a tal punto che, nelle piattaforme d’indizione dei nostri scioperi, è sempre stato presente un NO deciso e chiaro contro ogni forma di privatizzazione della scuola pubblica e del reclutamento, la nascita delle fondazioni, l’eliminazione delle RSU, la modifica peggiorativa dello stato giuridico e la subordinazione della “carriera” dei docenti a valutazioni di managers d’azienda, dirigenti scolastici e soggetti “targati” IRRE (ex IRRSAE) o INVALSI.

Crediamo che sia necessario ricercare e condividere (lavoriamo da sempre per questo) obiettivi di lotta con le Organizzazioni Sindacali diverse dalla nostra, ma parallelamente riteniamo che tale ricerca debba fondarsi sul rispetto reciproco, scevro da qualsiasi tentativo egemonico e di (ridicola) ghettizzazione dell’altro. Al tempo stesso dobbiamo rilevare quanto non sia più accettabile quell’usuale “gioco delle parti” al quale ci hanno abituati alcune OOSS: in particolare siano disposti a realizzare un programma comune di lotta con chiunque, purché sia chiaro che, da parte delle OOSS presenti a Palazzo Chigi al momento dell’accordo di cui al verbale dell’11.12.09, occorre una formale denuncia dell’accordo stesso con nota ufficiale rivolta agli organi di Governo. Viceversa, inutili contumelie dichiarate nelle assemblee o la pretesa di non esser coinvolti nella vergogna dell’iniquo (e meramente nominalistico) scambio fra maestro “unico” e “prevalente” (con annesso taglio di contemporaneità, programmazioni e cattedre), unitamente al nulla di fatto anche rispetto a classi ghetto, scuole medie e scuole superiori, lascia naturalmente il tempo che trova e non può assolutamente venire accettato.

Riteniamo infine che sia comunque stata persa l’occasione per chiamare “da un campo neutro” tutte le OOSS a pronunciarsi sulla necessità di una forte azione comune concordata in tempo utile per evitare che la “controriforma” si consolidi con il taglio degli organici e della qualità di elementari e medie già dal prossimo anno (quindi necessariamente entro il mese di febbraio, scadenza ultima per le iscrizioni). Ma abbiamo inutilmente atteso invano sino ad oggi. A fronte di un dichiarato interesse da parte di altre OOSS, avremmo molto volentieri messo a disposizione lo sciopero che abbiamo proclamato per venerdì 13 e saremmo stati più che disposti a rivedere insieme data e modalità. Abbiamo invece avuto notizia (e solo da parte della CGIL, che del resto ha inspiegabilmente “spezzato” a metà il proprio sciopero generale che per buona parte del privato avverrà proprio il 13 febbraio) di un altro sciopero tardivo “vaticinato” per marzo, “surrogato” nel frattempo solo da qualche iniziativa locale.
 
Cordiali saluti
Stefano d’Errico
(Segretario nazionale dell’Unicobas Scuola)