TUTTO BENE PROF?

 Il 15 settembre inizia l’anno scolastico in un clima di grande incertezza. Nonostante ministro, dirigenti regionali e provinciali dicano che tutto va a gonfie vele, abbiamo la netta sensazione che la scuola sia un vascello ormai scassato, alla mercè delle piraterie ministeriali e dei sabotaggi normativi. Affonderemo?

Una prima grande bordata è stata l’approvazione in marzo della Legge 53 sulla riforma della scuola. Uno dei primi effetti è la sperimentazione dell’alternanza scuola/lavoro nelle scuole professionali e negli Istituti Tecnici in quelle regioni che hanno stipulato convenzioni col ministero e la Confindustria: se il processo di formazione si sposta nel luogo di lavoro ed è finalizzato alla produzione, per la scuola si tratta di un colpo mortale!

Nella scuola primaria fin dall’estate, baraonda di circolari che si mangiano pezzi una con l’altra generando confusione, arbitri, interpretazioni furbette. Il DM 61 invita le scuole a sperimentare pezzi delle Indicazioni Nazionali e ad introdurre lingua straniera ed informatica nelle prime classi. Va da sé che le scuole che aderiscono alla proposta inseguendo l’odore (pecunia non olet!) di finanziamenti extra promessi con la CM 66, si ritroveranno ad applicare la riforma Moratti nei suoi contenuti e da lì al maestro unico ed al resto il passo è breve! Cgil-Cisl-Uil-Snals o sono conniventi o sono caduti in trappola, avendo dato l’ok al DM 61 in sede di Consiglio Nazionale Pubblica Istruzione!!

Attenti collegi dei docenti!!! La riforma non è operativa e non vi è obbligo alcuno!

Una seconda bordata è il provvedimento con cui il governo regala un bonus alle famiglie che mandano i figli alle scuole private. Così mentre la scure dei tagli agli organici, ai finanziamenti, alle immissioni in ruolo dei precari si abbatte senza pietà per MANCANZA DI SOLDI, si trovano ben 90 milioni di euro in 3 anni da dare alle famiglie, a conferma della concezione familistica morattiana  nel processo educativo. Questo provvedimento segue quelli maggio e di luglio con cui lo Stato passava oltre 300 milioni di euro alle Direzioni regionali scolastiche ed altrettanti alle amministrazioni regionali per finanziare le scuole paritarie (ex-private).

Ma se poi entriamo nelle nostre scuole possiamo toccare con mano le falle e l’acqua che sale già alle ginocchia:

-         classi numerose, anche con alunni disabili, senza possibilità di sdoppiamento;

-         riduzione dei posti del personale ATA, con conseguenze sugli uffici come sui servizi ausiliari;

-         erosione continua dei fondi destinati alle scuole, sia per la didattica che per il funzionamento;

-         mancata copertura di posti di sostegno a fronte di un aumento del  numero degli alunni disabili;

-         mancanza assoluta di interventi di integrazione a favore di alunni migranti man mano che si avanza negli ordini di scuola;

-         aumento dei costi dei servizi offerti dagli enti locali già impoveriti dall’ultima Finanziaria e mancanza di un piano di coordinamento tra questi ed il ministero per gestire le iscrizioni anticipate nella scuola primaria.

 

SALVIAMO DAL NAUFRAGIO LA SCUOLA PUBBLICA!!

 

C.I.B. UNICOBAS Pesaro Urbino
Via Scialoia 66 Pesaro

0721-411282

347.4839114