ALLE SEGRETERIE NAZIONALI:

 -    CGIL SCUOLA
      Via Leopoldo Serra, 31
       00153 ROMA
-   CISL SCUOLA
    Via Bargani , 8
    00153 ROMA
-   UIL SCUOLA
    Via Marino Laziale,44
    00179 ROMA
-  GILDA INSEGNANTI
    Corso Trieste,62
    00198 ROMA
-  UNICOBAS SCUOLA
   Via Tuscolana, 9
    00182 ROMA
-   SNALS SCUOLA
     Via Leopoldo Serra, 5
     00153 ROMA
-    CUBSCUOLA
     Corso Marconi,34
     10125 TORINO
e.p.c. -      TECNICA DELLA SCUOLA
                 Via Tripolitana, 12
                 95127 CATANIA

     Egregie  segreterie nazionali, con la presente, ho il dovere  e la necessità di scrivervi non so   se per chiedervi conforto o giustizia ma anche perché mi sento defraudata e depressa per una norma che a mio avviso,  ritengo penalizzante nei miei confronti e per tutti coloro che si sono trovati nelle mie stesse condizioni.

 Ho quarantacinque anni di cui venti spesi, come precaria, nella pubblica istruzione in qualità di docente e di educatrice.

Ho studiato e, con sacrifici,  sono abilitata  in ben sette diverse classi di concorso tutti ordinari. La mia vita è stata  un correre da un  incarico ad un altro  affinché potessi trasmettere agli alunni le mie umili conoscenze e  guadagnarmi quel sospirato incarico a tempo indeterminato.

Pensavo che quest’anno fosse stato quello buono. Invece no, ho ricevuto l’ultima ed ennesima beffa.

Vengo ai  fatti. Sono inserita nella graduatoria permanente del Personale Educativo  di  terza fascia del C.S.A. de l’Aquila  dove occupo  la terza posizione.

I posti resisi disponibili nell’organico di diritto del Personale Educativo nel C.S.A. de L’Aquila per l’anno scolastico 2005/2006, sono stati i seguenti:

posti N.12  personale maschile I.P.S.S.A.R. Roccaraso;

posti N. 1 personale femminile I.P.S.S.A.R. Roccaraso;

posti N. 3 personale semiconvitto I.P.S.S.A.R. Roccaraso.

La legge n333/2001  recita che “ I posti da immettere in ruolo devono essere ripartiti al 50%  tra la graduatoria   dei vincitori di concorso e la graduatoria permanente”.

Quelli assegnati, nel c.a., al C.S.A. de L’Aquila  dal  M.P.I.   per il personale educativo sono di N. 7 unità  che, a loro volta, sono stati ripartiti  dallo  stesso C.S.A.  nel seguente modo: N. 4 alla graduatoria del concorso e N. 3 alla graduatoria permanente dando la precedenza della scelta del posto alla graduatoria del concorso.

Quindi i  primi quattro posti  sono stati  ricoperti  da  vincitrici di concorso,( sfortuna ha voluto che i primi  quattro candidati ed oltre sono tutti di sesso femminile).   L’individuazione   è poi passata  alla  permanente per il residuo del 50%.

A questo punto ,  pur occupando la  terza posizione in graduatoria, non ero  in diritto di nomina per mancanza di posti femminili e addirittura scavalcata per  l’ulteriore assegnazione dei posti residui da candidati che  precedevo  .

Le domande che pongo sono le seguenti:

- E’ giusto che la priorità della scelta del ( posto/sede) sia sempre a favore del concorso?

-Perché non è stato rispettato  il principio dell’alternanza  e pari opportunità nella scelta del posto  tra le due graduatorie ?

- E’ giusto che dopo sette anni di contratti a tempo determinato per il personale educativo mi ritrovo disoccupata con la prospettiva di rimanerci per tutta la vita?

- Non è il caso di correggere  il D.M. 30 agosto 1999  n.207 art. 2  tuttora vigente? Quest’ultimo  da’ l’ opportunità  di un contratto a tempo indeterminato a  tutte le classi di concorso  nella misura del 50% tra le due graduatorie ed inoltre  specifica  che la priorità della scelta del posto è a favore dei docenti vincitori di concorsi per esami e titoli. La linea normativa rimane   valida, anzi validissima, per tutte le altre classi di concorso ma non per il personale educativo che, per la sua peculiarità, distingue  nei convitti posti di educatori maschili e femminili. Quindi, sarebbe più opportuno per il personale educativo  che la priorità della scelta del posto dei docenti vincitori di concorsi  venisse meno e si adottasse il principio dell’alternanza.

Consentitemi  una riflessione : qualsiasi altro docente, alle mie stesse condizioni per altre classi di concorso, sarebbe stato immesso in ruolo. Forse sarebbe il caso  dire che il meccanismo non ha funzionato e  che dovrebbe essere riveduto e corretto.

 Pratola Peligna  27/10 2005                                                      Con  osservanza

                                                                                                Anna Maria Gualtieri