Cinque organizzazioni firmatarie della piattaforma Granada 1998 rilanciano il lavoro della Rete Sindacale Europea in merito ai temi della scuola, in vista della quarta edizione delle giornate del sindacalismo alternativo che si svolgeranno a Milano dal 26 al 28 novembre

Grande armonia e grande sintonia tra i cinque soggetti alternativi europei che si sono ritrovati presso la sede della CGT della Catalunya il 17 e 18 settembre '04.

CGT Enseñanza (Spagna), l'AltrascuolA UNICOBAS (Italia) e i francesi di CNT, SUD Education ed Emancipation, tutti sottoscrittori del piattaforma di Granada '98, sono parte della Rete Sindacale Europea.

L'incontro è stato promosso dalla CGT per valutare il panorama europeo e trovare delle forme attive di collaborazione. Per quanto concerne il quadro sindacale europeo si è evidenziato che esiste uno stretto accordo tra politiche della commissione e dei governi europei e Confederazione Europea dei Sindacati (CES), sindacato unico (anomalia degna di una dittatura) che raccoglie tutte le forze concertative e di accompagnamento. Al di fuori di questo gruppo è evidente, in tutta Europa, il velleitarismo delle forze sindacali che si richiamano a modelli corporativi, ideologici, pseudoalternativi, questi ultimi praticati da sedicenti sindacati di base, in realtà interessati ad occupare semplicemente un pezzo dello scenario politico – mediatico nazionale. L'AltrascuolA Unicobas si richiama ad un quinto tipo di sindacalismo, più concreto e più efficace, quello alternativo e di base, che si fonda sull'autorganizzazione ed è contrario alle logiche burocratiche e alle dipendenze politiche. I sindacati presenti a Barcellona sono accomunati da questo approccio realmente alternativo e rappresentano un'importante parte dei lavoratori della scuola del continente.

L'AltrascuolA Unicobas saluta positivamente che si sia riusciti a dare vita ad una maggiore collaborazione tra i presenti.

La Rete Sindacale Europea e in particolare il gruppo scuola (coordinato da l'AltrascuolA Unicobas), nel corso del quarto incontro del sindacalismo alternativo che avrà luogo a Milano il prossimo 26 – 28 novembre, si gioveranno del lavoro condotto da alcune delle forze che lo compongono.

  1. Si è deciso infatti di procedere alla realizzazione di un "volantone A3" di quattro pagine sul tema del precariato (una pagina per nazione e una sintesi della battaglia europea per i diritti dei precari a cura delle realtà francesi).
  2. Sul tema della Costituzione Europea si produrrà un testo fronte retro, a cura della CGT la parte relativa all'attacco al diritto all'istruzione del testo costituzionale, a cura di l'AltrascuolA Unicobas la parte relativa ai diritti sindacali in Europa (sciopero, assemblea, rappresentatività).
  3. Infine sul tema della difesa della scuola pubblica si è deciso di approntare per ciascuna nazione una pagina relativa alla situazione interna, senza sintesi conclusive, ma offrendo le analisi nazionali, come documento di informazione per le altre realtà.

    Utile in ogni caso confrontarsi sul tema della difesa della scuola pubblica. Sono emerse le differenti interpretazioni, in particolare tra noi italiani (la scuola non è un servizio, ma un'istituzione) e i francesi (la scuola come servizio pubblico). Al riguardo davvero puntuale l'intervento di Stefano d'Errico, segretario nazionale l'AltrascuolA Unicobas, che ha sottolineato con forza quanto sia da considerarsi erronea l'idea di una scuola come servizio. Primo: perché dopo l'Accordo Generale sul Commercio dei Servizi (AGCS - GATS) è del tutto fuori luogo utilizzare un termine che è stato assunto dalla controparte padronale e governativa come strumento per raggiungere l'obiettivo di una privatizzazione della scuola attraverso la sua mercificazione. In secondo luogo perché il sindacalismo alternativo è chiamato ad emanciparsi da un concetto socialdemocratico o cattolico-integralista di servizio, che è il riflesso di una logica statalista decisamente logora e superata. La scuola - secondo la delegazione italiana - non è un servizio, ma un'istituzione chiamata a promuovere cultura e in quanto tale a risponde ad un bisogno della comunità umana che si trasforma in diritto da garantire. Le logiche del servizio, del mettersi a servizio, del servizio "statale – paternalista" non hanno futuro – sempre secondo d'Errico - e sminuiscono inoltre la scuola nel suo specifico. Tutti coloro che vi lavorano, assolvono ad un compito che non è riducibile a regole di produzione o a compiti da servizio erogato, ma fondano la loro pratica quotidiana sulla libertà d'insegnamento dei docenti e sulla libertà d'apprendimento degli studenti. Scuola quindi come istituzione, come sfera pubblica libera dalla ragion di stato.

    Oltre al lavoro in merito ai tre documenti ci siamo assunti l'impegno, sempre per novembre, di rispondere a due questionari.

  1. Il primo da lungo tempo elaborato dal gruppo scuola della Rete Sindacale Europea sopra la situazione della scuola in ciascun paese.
  2. Il secondo sul tema della precarietà ed elaborato dagli amici francesi.

    Due mozioni di solidarietà sono state sottoscritte, a favore degli insegnanti e degli studenti portoghesi che hanno dato vita il 16 settembre ad una straordinaria manifestazione contro le politiche liberiste del governo lusitano e a favore del collega francese Roland Veuillet, ingiustamente perseguito per aver scioperato nel maggio – giugno 2003.

    Come l'AltrascuolA Unicobas abbiamo ricordato che nel primo incontro avuto presso il parlamento europeo il 4 maggio scorso - come FESAL – E - siamo stati ben lieti che facesse parte della delegazione e potesse esporre il problema in quella sede.

    Positivo quindi il bilancio della due giorni. Si è compreso che esistono diversi livelli di impegno comune ed è importante rispettare sempre le altre organizzazioni. Se infatti alcuni non intendono andare oltre "una rete informale" altri come CGT e l'AltrascuolA Unicobas hanno promosso la nascita della FESAL – E, sempre aperta a chi voglia parteciparvi.

    Come l'AltrascuolA Unicobas abbiamo poi calorosamente invitato tutti i presenti a partecipare a due grandi avvenimenti del 2005:

  1. il 2° Forum Europeo dell'Educazione che si terrà a Bergen in Norvegia dal 20 al 22 maggio
  2. l'Accademia Estiva di Analisi Culturali (CASA) di Amsterdam ai primi di luglio.

    Ben venga quindi il rinnovato impegno della Rete Sindacale Europea e tutti quei momenti di convergenza tra i presenti, come l'ipotesi di un momento unitario in occasione dell'incontro che in una giornata dei prossimi mesi la FESAL – E avrà presso la commissione giustizia del parlamento europeo, per discutere il fondamentale tema dei diritti sindacali, da quello d'assemblea a quello di sciopero, al diritto di rappresentanza per i lavoratori autorganizzati. In tale occasione le organizzazioni che lo desiderano potranno certamente integrare la delegazione FESAL – E.

    Riparte quindi con nuovo slancio il lavoro della Rete Sindacale Europea, a ciascuna organizzazione il compito di costruire azioni in ciascun paese. Noi de l'AltrascuolA Unicobas abbiamo indetto lo sciopero generale della scuola per il primo ottobre, decisi a contrastare con forza la controriforma del governo Berlusconi che intende regalare la formazione professionale alle imprese, ridurre il tempo scuola, introdurre la chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico.

    Insieme quindi e al lavoro.

    Milano, 26 settembre '04

    Davide Rossi

    Responsabile relazioni internazionali l'AltrascuolA Unicobas

    e

    Coordinatore del gruppo scuola, università e ricerca della Rete Sindacale Europea