Bye bye 626!

  Il d. lgsl. 19.9.1994 n° 626, noto ai più come "la seiduesei" e relativo alla sicurezza sul lavoro, non c'è più, insieme a tutta una serie di norme nel merito. Infatti gran parte dell’apparato legislativo già esistente è stato abrogato:
DPR 27 aprile 1955, n. 547;
DPR 7 gennaio 1956 n. 164;
DPR 19 marzo 1956, n. 303, fatta eccezione per l'articolo 64;
D. Lgs. 15 agosto 1991, n. 277;
D. Lgs. 19 settembre 1994, n. 626;
D. Lgs. 14 agosto 1996, n. 493;
D. Lgs. 14 agosto 1996, n. 494;
D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 187;
art. 36 bis, commi 1 e 2 del D. L. 4 luglio 2006 n. 223
art.2, 3, 5, 6 e 7 della L. 3 agosto 2007, n. 123
e sostituito da un nuovo codice sulla sicurezza, rappresentato dal d. lgsl. 81 del 9 aprile 2008 in vigore dal 15 maggio 2008.

 Il nuovo testo legislativo raccoglie e sistematizza gran parte della normativa sulla sicurezza vigente, venendo a formare un vero e proprio "testo unico" anche se, dal punto di vista giuridico non può essere definito in questo modo in quanto ha percorso un iter diverso da quello necessario, appunto, per i “testi unici”.

Il codice è corposo: 306 articoli, 13 Titoli e 51 Allegati, e si caratterizza nell’ ampliare campo di applicazione (oggettivo e soggettivo), nel rafforzare le prerogative di RLS, RLST e RLS di "sito" (es. cantieri), nel coordinare le attività di vigilanza, nel finanziare azioni promozionali private e pubbliche, nel definire ruoli e compiti degli Istituti o Enti (INAIL, ISPESL, ecc.)
 
Il nuovo testo identifica la scuola non solo come luogo di lavoro ma le assegna un importante compito, quello di promuovere la cultura ella sicurezza e della prevenzione, uscendo dal condizionamento (riconducibile ad una non corretta interpretazione della seiduesei) dei meri e noiosi adempimenti formali. La scuola deve finalmente assumere quindi un importante ruolo formativo in termini di sicurezza, come il nostro sindacato va affermando da anni.

Queste le principali novità:

PER I DATORI DI LAVORO:

La valutazione dei rischi allarga il campo: il datore di lavoro, per metterla a punto, dovrà considerare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. In particolare, dovrà tener conto dello stress da lavoro e dei rischi legati alle differenze di genere, all’età e alla provenienza da altri Paesi (articolo 28)

Il Testo introduce nuove modalità per svolgere la valutazione dei rischi, che variano in base al numero dei lavoratori. Le aziende che occupano fino a 50 dipendenti e che non presentano particolari profili di rischio potranno seguire una procedura standardizzata, che deve essere stabilita da un decreto interministeriale. Nell’attesa:
per le aziende fino a 10 dipendenti, è sufficiente l’autocertificazione
le aziende fino a 50 dipendenti si applicano le regole ordinarie (articolo 29)

Tutte le sanzioni sono inasprite. Rischiano la sospensione dell’attività le imprese che commettono gravi e reiterate violazioni delle norme sulla sicurezza (articoli 14 e 55)

Sono nulli i contratti di appalto, subappalto e somministrazione che non indichino espressamente i costi relativi alla sicurezza (articolo 26)
 
PER I LAVORATORI:

Le norme sulla sicurezza si applicano a tutti i lavoratori, anche autonomi e parasubordinati che, a prescindere dal tipo di contratto e dalla retribuzione, svolgono la propria prestazione all’interno dell’impresa. Sono esclusi i lavoratori domestici e familiari ( articoli 2 e 3)
Devono esporre la tessera di riconoscimento solo i lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto e i lavoratori autonomi che prestano la propria attività in azienda. Se viola questo obbligo, il lavoratore è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro (articolo 20)

Il lavoratore deve partecipare ai programmi di formazione organizzati dal datore di lavoro, altrimenti rischia la sanzione penale dell’arresto fino a un mese dell’ammenda da 200 a 600 euro (articolo 20)
Viene introdotta la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza anche a livello territoriale e di sito produttivo (articolo 47).
 
Nei prossimi numeri del giornale esamineremo da vicino gli articoli riferiti al comparto scuola