Straordinario successo dello sciopero di oggi (circa l'80% di adesioni
nelle
principali città), indetto dai Cobas, oltre che da Cgil, Cisl,
Uil e Snals,
che ha bloccato la grande maggioranza delle scuole italiane mentre
molte
decine di migliaia di docenti ed ATA hanno manifestato, insieme a tantissimi
studenti, a Roma, Bologna, Milano, Palermo, Cagliari, Torino e Genova.
I Cobas hanno espresso la totale ostilità della scuola pubblica
nei riguardi
della criminale guerra all'Iraq e, contemporaneamente, il rifiuto della
scuola-azienda e dell'istruzione mercificata e privatizzata, capisaldi
della
controriforma Moratti. I Cobas hanno scioperato e manifestato anche
perché
venga arrestato e invertito il processo di precarizzazione globale
del
lavoro docente ed ATA, perché tutti i precari abbiano un lavoro
stabile e
perché si rinnovi finalmente un contratto scaduto da 15 mesi,
ma che questo
avvenga non con miserabili aumenti che neanche coprono l'inflazione,
ma con
un passo salariale decisivo verso lo stipendio europeo per i
lavoratori/trici della scuola.
Davvero esaltante, in particolare, l'unità che si è realizzata
nel corteo di
Roma (circa 30 mila i partecipanti) tra docenti ed ATA in lotta e migliaia
di studenti che, insieme e nonostante l'opposizione anche violenta
di
polizia e carabinieri, hanno travolto pacificamente ogni ostacolo e
sono
giunti in corteo sotto il Parlamento per denunciarne l'illegale e
anticostituzionale decisione di appoggiare la guerra USA fornendo basi
e
supporto logistico all'alleanza guerrafondaia anglostatunitense.
I Cobas sciopereranno nuovamente contro la guerra il 2 aprile insieme
a
tutto il sindacalismo di base (con manifestazioni regionali e provinciali)
e
il 12 aprile, insieme a tante altre forze della scuola e della
società,daranno vita ad una grande manifestazione nazionale
a Roma in difesa
della scuola pubblica e contro la guerra.
Piero Bernocchi portavoce nazionale Cobas scuola
Roma, 24 marzo 2003