Arriva Giugno: cosa si fa quando la scuola sospende la didattica ?

Siamo insegnanti e quindi, se gli alunni non ci sono, non ci può essere richiesto di:

*firmare nei giorni di Giugno, Luglio, etc., per poi tornare a casa (sic);

*sistemare i libri in biblioteca (sic);

*traslocare o svuotare armadi e scaffali (sic);

*aiutare in Segreteria (sic);

*essere presenti tanto per fare presenza (sic).

Il personale docente non è tenuto all'obbligo della firma e alla formale presenza, nei giorni di sospensione della didattica, quando non si svolgano quelle attività programmate e deliberate dal Collegio ai sensi dell'art. 27 del CCNL 2002/05 comma 3.

Perchè divenga obbligatorio, è necessario quindi che il coinvolgimento degli insegnanti in attività collegiali funzionali all'insegnamento, sia pianificato e ratificato dal Collegio dei Docenti.

E' evidente la necessità di quantificare, entro il limite delle 40 ore annuali, l'impegno dovuto per le attività collegiali funzionali all'insegnamento elencate al punto a) del comma 3 succitato: riunioni del Collegio, programmazione e verifica di inizio e fine anno; informazione alle famiglie su scrutini.

Va limitato, sempre entro le 40 ore annuali, l'impegno di cui al punto b): consigli di classe ed interclasse.

Il Collegio dei Docenti deve stabilire quali sono le attività veramente necessarie al buon funzionamento della Scuola.

Ciascuno di noi deve tenere un conto delle ore aggiuntive prestate ed evitare lo sforamento delle 40 + 40, questo dovrebbe farlo soprattutto chi è impegnato in più scuole e in più classi.