Nell'anno europeo dedicato alla disabilità, ancora una volta,
migliaia di docenti di sostegno, nonostante siano stati i primi specialisti della scuola ad essere stati formati dalle Università Italiane, restando fuori dalle graduatorie permanenti, perdono la possibilità di insegnare, dopo aver prestato servizio sui posti di sostegno per almeno tre anni consecutivi.
La professionalità dei docenti specializzati nei corsi biennali e abilitati all'attività di didattica di sostegno, ai sensi delle normative vigenti, viene annullata anche a causa della mancanza di una specifica classe di concorso, a cui poter accedere in base ai titoli e al servizio prestato sui posti di sostegno, e che avrebbe garantito le parti oggi lese (alunni e docenti, genitori e istituzioni).
Le barriere strutturali/amministrative, ben più solide di quelle architettoniche, dove si scontrano regolamenti applicati rigidamente in materia di incarichi, trasferimenti, assegnazioni, vanificano ogni principio pedagogico.
L'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, di fatto, si configura come soluzione affrettata e di ripiego per migliaia di docenti soprannumerari o precari, a cui è affidato momentaneamente l'alunno, nell'attesa di ottenere o di ritornare all'insegnamento sul posto comune della propria materia curriculare.
I docenti specializzati nei corsi biennali auspicano che, al di là di tanta demagogia, gli alunni in situazione di handicap possano trovare nella scuola una risposta costruttiva e di reale integrazione.
Nel passaggio dal vecchio al nuovo sistema di reclutamento, la mancanza di norme transitorie toglie oggi, a questi alunni, il diritto alla continuità didattico-educativa, compromettendo la qualità dell'integrazione, stravolgendo la ratio di tutta la normativa sull'handicap. Infatti, con il nuovo anno scolastico questi alunni dovranno accettare un nuovo progetto educativo didattico ed un altro docente che dovrà imparare a conoscerli, a comprenderli, a capirli . per poi "abbandonarli" l'anno seguente!
Una relazione educativa, così delicata, rimbalza tra ruoli e competenze che non tengono in giusta considerazione le opinioni di chi vive la situazione di handicap direttamente, sulla propria pelle.
In tal modo, si sottrae tempo prezioso ad una relazione formativa maturata e consolidata in più anni scolastici, trasformando di fatto la scuola in una azienda a carattere esclusivamente commerciale in cui le "merci" sono le persone in situazione di handicap.
Oggi l'Europa guarda il percorso dell'integrazione scolastica attuato in Italia, merito delle migliaia di docenti specializzati con i corsi biennali, che, fino ad oggi, con la loro professionalità hanno tutelato, salvaguardato e garantito la piena integrazione scolastica.
Il processo di integrazione passa attraverso la sinergia tra scuola, enti locali ed associazioni; è un progetto complesso che si costruisce col tempo e nel tempo e ha bisogno di operatori stabili e motivati.
Ai docenti, pertanto, viene affidato un compito educativo assai delicato, che richiede una competenza relazionale, disciplinare e soprattutto metodologica, tale da garantire una professionalità attenta, aperta e flessibile, come riconosciuto e sostenuto più volte, anche pubblicamente, tra gli altri, dal Dott. Luigi De Marchi, psicologo delle politiche sociali e componente del gruppo di lavoro per la riforma della Scuola Secondaria Superiore.
Nell'attesa di nuove regole, anche in attuazione della nuova riforma della scuola, affinché si concretizzi l'indispensabile salvaguardia della continuità didattico-educativa e si garantisca la qualità dell'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap
i docenti specializzati nei corsi biennali polivalenti,
ai sensi del D.M. 460/98 e D.P.R. 970/75
C H I E D O N O
al mondo politico, istituzionale, sociale, associazionale ed alle famiglie:
di essere sensibili alle problematiche esposte;
al governo:
in considerazione degli impegni formali assunti, anche con gli ordini del giorno allegati alla legge delega sulla riforma della scuola (progetto di legge 3387)
Solo in questo modo, si arginerebbe lo svilimento che si sta operando con l'applicazione rigida di norme che stanno, di fatto, relegando nobili fini e principi costituzionali e legislativi a sterile demagogia.
Maggio 2003
Il Comitato Nazionale
dei Docenti di Sostegno
Specializzati nei Corsi Biennali
R e f e r e n t i :
Prof.ssa Rosanna Valerio
Tel. 0883/628376 Cell. 349/7650388
Prof.ssa Antonella Bortoli
Tel. 051/700240 Cell. 338/8323512
Fax 051/700735 E-mail: antonellabortoli@tin.it
Prof.ssa Claudia Mossa
Tel./Fax 080/8915600 Cell. 338/3538636 - 3476906402
E-mail: claudia.mossa@libero.it
Prof.ssa Chiara De Palmis
Tel. 099/7797006 Cell. 335/6449724
Docenti di Sostegno Specializzati nei Corsi Biennali Polivalenti
in attuazione del D.I. n. 460/98 con 1200 ore in due anni
Premessa la Necessità di un Provvedimento diretto a Salvaguardare tutti i Docenti Specializzati, Diplomati e Laureati, di ogni Ordine e Grado di Scuola,
si fa presente che:
L'accesso al Corso Biennale per l'attività di sostegno è avvenuto in seguito al superamento di una selezione, "finalizzata all'accertamento delle capacità attitudinali ed alle competenze didattico-psicologiche dei partecipanti, perchè obiettivo principale è la formazione di docenti motivati e interessati ad un compito educativo assai delicato, che richiede una competenza relazionale, disciplinare e soprattutto metodologica, tale da garantire una professionalità attenta, aperta e flessibile".
La "qualità" dei corsi, verificata dal MIUR e dalle Università, per la professionalità avanzata che hanno realmente garantito, ha anche giustificato gli elevati costi (£.10.000.000# circa delle vecchie lire!) versate alle Università dai docenti in oggetto, ben lungi dal poter essere equiparati, nell'immediato futuro, a frequentanti di un semplice corso universitario.
La professionalità acquisita, durante la frequenza obbligatoria del biennio di specializzazione, si è perfezionata e si è ulteriormente arricchita sul campo ... infatti, tutti i docenti specializzati sono stati nominati subito sui posti di sostegno (con precedenza nella nomina su tali posti anche con la frequenza del 1° anno di corso data la necessità), e costituiscono ormai da anni una vera e propria risorsa del territorio, delle scuole in cui operano, per i ragazzi in situazione di handicap e per l'intera classe su cui lavorano, per garantire e l'integrazione e il pieno diritto allo studio di tutti gli allievi.
Per questi motivi, pur permanendo la necessità di un provvedimento che consenta a tutti i docenti in possesso della specializzazione biennale per l'attività di sostegno, diplomati e laureati, di ogni ordine e grado di scuola,
SI CHIEDE
un nuovo Decreto che con carattere di estrema urgenza
consenta di
Maggio 2003 Il Comitato Nazionale
dei Docenti di Sostegno
Specializzati nei Corsi Biennali
R e f e r e n t i :
Prof.ssa Rosanna Valerio
Tel. 0883/628376 Cell. 349/7650388
Prof.ssa Antonella Bortoli
Tel. 051/700240 Cell. 338/8323512
Fax 051/700735 E-mail: antonellabortoli@tin.it
Prof.ssa Claudia Mossa
Tel./Fax 080/8915600 Cell. 338/3538636 - 3476906402
E-mail: claudia.mossa@libero.it
Prof.ssa Chiara De Palmis
Tel. 099/7797006 Cell. 335/6449724