Al Presidente della Commissione Cultura del Senato
Al Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati
Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari del Senato
Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati
Alle Organizzazioni Sindacali: CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA, UNICOBAS, COBAS
Al Coordinamento Genitori Democratici
I docenti dell'Istituto Comprensivo "Via di Dragone", Acilia Roma, riuniti in assemblea il 14 febbraio 2001, presa
visione delle misure contenute nell'articolo 22 della Legge Finanziaria 2002 (Disposizioni in materia di
organizzazione scolastica), nella Legge di riforma dei cicli scolastici approvata il 2 febbraio scorso e nella proposta di
Legge AC n. 2010 relativa alla riforma delle istituzioni scolastiche
STIGMATIZZANO il metodo utilizzato dal governo
che, attraverso una Legge finanziaria, modifica le norme della valutazione scolastica, intervenendo in un campo specificatamente didattico e pedagogico;
che, trincerandosi dietro l'adozione della legge delega, non permette il coinvolgimento dei veri interessati alla riforma, sottraendo competenze su un tema così importante, come quello dell'istruzione, allo stesso Parlamento.
DENUNCIANO
la chiara volontà di penalizzare la scuola pubblica, a vantaggio di una progressiva privatizzazione dell'intera istituzione scolastica .
il ritorno alla logica del vecchio avviamento professionale attraverso il doppio percorso formativo.
la volontà di abbassare l'istituzione scuola al livello di qualsiasi altra agenzia formativa, fornitrice di un prodotto culturale esclusivamente funzionale all'immediato consumo del mercato.
l'obiettivo di dequalificare la scuola pubblica con l'adozione della nuova normativa degli esami di stato, l'accorpamento selvaggio delle classi sotto i 25 alunni, la riduzione del tempo scuola a 25 h. settimanali con 300 h. "aggiuntive" per insegnamenti opzionali e la conseguente eliminazione del tempo pieno alle elementari e del prolungato alle medie.
il tentativo di destrutturare gli Organi Collegiali modificando i rapporti nella scuola da collaborativi e paritari in gerarchici e verticistici.
CHIEDONO ai destinatari della Presente
di bloccare ed invertire tale tendenza
di promuovere un piano pluriennale d'investimenti per l'adeguata riqualificazione economica del personale, per la ristrutturazione degli edifici scolastici, per l'adeguamento degli strumenti didattici alle nuove realtà educative.
INVITANO tutti i lavoratori, gli studenti ed il paese civile
a mobilitarsi affinché si affermi un'idea di scuola di tutti e per tutti, ispirata ai principi laici, pubblica, nazionale ed omogenea in tutto il paese, democratica e garante del pluralismo culturale.