L'Unicobas Scuola si sente direttamente colpito dalle provocazioni squadriste subite in questi giorni a Brescia ed a Roma dalla FLC-CGIL. Tali atti – che per sincronismo e "tempestività" paiono frutto di una vergognosa quanto preoccupante strategia nazionale maturata in ambienti vicini o collaterali alla destra di governo – non devono e non possono passare nel disinteresse delle istituzioni preposte a garanzia dell'ordine democratico (Ministero dell'Interno e forze di pubblica sicurezza), delle quali denunciamo l'atteggiamento assolutamente incongruo e intempestivo.

Mandanti e responsabili devono venire perseguiti e pagare un prezzo, non solo politico, per tali azioni vergognose, azioni che richiamano periodi bui della storia del nostro Paese. Sembra peraltro molto evidente il legame strategico fra fatti del genere ed il tentativo di parte governativa volto ad isolare ed emarginare l'intera Confederazione Generale Italiana del Lavoro.

Detto ciò, l'Unicobas denuncia come assai pericoloso ogni atteggiamento che possa rappresentare diretta o oggettiva connivenza da parte del mondo sindacale, con incontri separati sul tipo di quelli venuti alla luce recentemente (anche se negati), nonché con quegli accordi "autistici" siglati separatamente per il pubblico impiego da CISL, UIL e dal "paradosso" UGL (sigla peraltro "rappresentativa" solo sul piano politico ma non su quello associativo, anche se assurdamente preferita dal "salotto buono" del sindacalismo tradizionale rispetto al sindacalismo di base). Accordi che vanno di fatto nella direzione contraria rispetto alla necessità di una lotta il più unitaria possibile a fronte dell'attacco, sferrato dall'Esecutivo, contro Scuola ed Università in particolare ed il mondo del lavoro in senso lato.

Per parte nostra – pur nelle profonde differenze che per alcuni aspetti ci separano – esprimiamo il massimo della solidarietà alla CGIL tutta, riconoscendo nell'offensiva (anche mediatica) contro la stessa, "prove di regime" volte a demolire le garanzie costituzionali della Repubblica nata dalla Resistenza (oggi sotto attacco anche da parte dai fautori di un revisionismo storico a senso unico), nonché la volontà di colpire la tradizione ed il significato profondo che l'intera vita della Confederazione ricorda e rappresenta.