Siamo un gruppo di insegnanti precari di Parma letteralmente indignati
dall'atteggiamento prevaricatore dell'On. Valentina Aprea che, ignorando il parere contrario del CNPI, ha sancito attraverso il DM 11/2002 l'attribuzione di 30 punti aggiuntivi ai docenti abilitati presso le SSIS nonche' la cumulabilita' del servizio prestato durante i due anni di frequenza delle stesse scuole. E' inutile che stiamo qui ad elencare i motivi per cui quanto sta accadendo e' profondamente ingiusto, forse addirittura pieno di vizi di legittimita', perche' tutti coloro che lavorano all'interno della scuola ne sono gia', volenti o nolenti, a conoscenza. Abbiamo scritto perche' a questa piu' che legittima rabbia si aggiunge l'amarezza nel constatare che oltre le proteste a livello di voci singole e sporadiche non si e' andati. A livello locale si fanno assemblee, a livello nazionale forse incontri al vertice, ma noi siamo dell'avviso che il tutto stia passando sotto silenzio. E, si sa, il silenzio e la disinformazione sono i migliori alleati di chi vuole far passare ingiusti provvedimenti senza incontrare intoppi di sorta. Si da' tanto clamore alla contestazione sulla modifica dell'articolo 18, ma i precari, che da anni e al prezzo di enormi sacrifici contribuiscono a spingere questo enorme carrozzone che sta diventando la scuola non vengono mai menzionati in nessun telegiornale ne' appaiono in alcun articolo di rilievo. Per questo, dobbiamo contare solo sulle nostre forze, e per un'azione legale nvolgerci ad un avvocato in forma privata pagandolo con i nostri gia' magri, e dall'anno prossimo inesistenti proventi. Crediamo che un po' tutti i sindacati, nella loro divisione, siano responsabili di questa nostra situazione. La categoria dei docenti, lo ricordiamo, non e'costituita solo da insegnanti di ruolo per i quali scioperare ogni tanto in modo da far ottenere qualche biglietto da 10 Euro in piu' in busta paga... qui ne va di posti di lavoro, che anche grazie al provvedimento dell'eliminazione delle ore a disposizione, verranno tagliati.

E' vero che come categoria siamo senz'altro piu' disuniti dei metalmeccanici, ma crediamo che uno dei primi compiti dei sindacati della scuola sia quello di andare avanti compatti, di coinvolgere tutti (non solo quelli direttamente interessati dai provvedimenti ingiusti), e di far si' che anche alle problematiche di noi precari venga dato il giusto peso da parte dei media. Solo se concentreremo l'attenzione su di noi forse qualcosa potra' cambiare. Non e' certo una singola lettera che potra' volgere la situazione a nostro favore, ma speriamo che come questa ve ne siano arrivate molte, moltissime altre.

A nome di un cospicuo gruppo di precari ex terza fascia

Vanessa Pesce