Chiediamo a tutte le organizzazioni sindacali di adoperarsi per la realizzazione di una forte azione comune.
In questa prospettiva, superando le divisioni che penalizzano la categoria, aderiamo compatti alle manifestazioni già indette, trasformandole in momenti di mobilitazione unitaria:
partecipiamo in massa alle manifestazioni del 31 Ottobre e del 12 Novembre.
Ogni scuola s'impegni a inviare per posta elettronica o fax il seguente documento, firmato, alle organizzazioni sindacali e a farlo pervenire ad altre scuole.
Adesioni alla nostra proposta di mobilitazione unitaria possono pervenire al seguente indirizzo di posta elettronica liceo.croce@tiscalinet.it o al fax 06/40501003
La legge finanziaria in discussione in Parlamento contiene, nella sua prima formulazione, una serie di norme che, nel loro complesso, costituiscono un attacco senza precedenti alle condizioni di studio e di lavoro nella scuola pubblica.
L'articolo 13 della Finanziaria 2002 stabilisce, infatti, che:
E' una Finanziaria che considera la scuola pubblica solo un problema di spesa, mirando a realizzare entro il 2005 risparmi di circa 1800 miliardi, attraverso tagli di almeno 34000 cattedre e ulteriori risparmi attraverso l'eliminazione di 10000 posti a incarico annuale e l'espulsione di migliaia di insegnanti precari che svolgevano le supplenze temporanee.
Dopo una prima mobilitazione degli insegnanti, nell'incontro che si è tenuto il 19 Ottobre a viale Trastevere con i sindacati, il ministro Moratti ha annunciato alcune modifiche dell'articolo13, impegni che non solo andranno attentamente verificati nella loro attuazione, ma che costituiscono un progresso soltanto se si accetta di giocare sulla difensiva rispetto all'attacco del Governo.
Ma, dopo aver ribadito che le "concessioni" del Ministro devono essere verificate, resta il fatto che le modifiche apportate, se rendono "meno drastica nel suo impatto applicativo" la Finanziaria (come ha dichiarato il ministro Moratti l'11 Ottobre al Senato), non cambiano la sostanza: questa legge finanziaria non investe sull'istruzione, non riconosce la centralità della scuola pubblica, contribuisce ad aggravare le condizioni di lavoro del personale della scuola, allontanando ulteriormente le prospettiva del contratto europeo.
Col pretesto di una Finanziaria "di guerra" è, infatti, tutta improntata a risparmio la manovra del Governo nei confronti della scuola pubblica. E, mentre non sono ancora assicurate alle scuole le risorse spettanti per il 2001 per il pagamento delle attività già svolte e di quelle programmate sulla base dei POF, si continua a favorire la scuola privata: in sede di assestamento del bilancio dell' Istruzione per il 2001, sono stati in questi ultimi giorni reintrodotti 100 miliardi per la scuola privata, ma è stato confermato il taglio di 123 miliardi per la scuola pubblica!
Richiediamo:
I sindacati della scuola si presentano al confronto col Governo ancora una volta divisi: l'Unicobas ha indetto uno sciopero il 19 ottobre, i Cobas il 31 Ottobre. Dopo l'incontro al Ministero dell'Istruzione del 25 ottobre, Cgil e Gilda, contestando l'impianto della Finanziaria, hanno proclamato uno sciopero per il 9 novembre insieme al Pubblico Impiego (a questo sciopero parteciperà anche la Cub Scuola) . Cisl , Uil e Snals considerano invece soddisfacenti le modifiche all'art.13: la Cisl e la Uil sciopereranno per 1 ora il 12 nov. solo contro il mancato recupero dell'inflazione. Nessuna iniziativa di protesta è stata decisa dallo Snals.
P.S. CGIL e Gilda, nel rispetto della norma che prevede un intervallo di 10 giorni tra uno sciopero e l'altro, hanno spostato lo sciopero (per l'intera giornata) al 12 NOVEMBRE. E' uno sciopero della scuola, non più confuso con quello del Pubblico Impiego. In una prospettiva unitaria, anche l'Unicobas proclama lo sciopero per il 12 Novembre.
Consapevoli che soltanto una forte mobilitazione unitaria della categoria può modificare il sostanziale misconoscimento che il Governo ha fino a questo momento manifestato nei confronti della centralità della scuola pubblica e del suo ruolo strategico per lo sviluppo del Paese
lanciamo un appello perché si realizzi UNA GRANDE MANIFESTAZIONE UNITARIA di tutto il personale della scuola, aperta alla partecipazione degli studenti, dei genitori e di tutte le componenti della società A SOSTEGNO DELLA SCUOLA PUBBLICA, che deve essere valorizzata a garanzia della qualità dell' istruzione e della formazione di cittadini educati ai valori del pluralismo e della democrazia. In questa prospettiva, superando le divisioni che penalizzano la categoria, aderiamo compatti alle manifestazioni già indette , trasformandole in momenti di mobilitazione unitaria: partecipiamo in massa allE manifestazionI del 31 ottobre e DEL 12 novembre.