LETTERA APERTA AGLI INCARICATI A TEMPO INDETERMINATO DELLA SCUOLA


L'anno scolastico che sta iniziando sarà fondamentale per i destini della scuola pubblica e di un milione di lavoratori. I presupposti non sono certo dei migliori:

Cosa possono fare insegnanti e ATA di ruolo per resistere e lottare contro questa situazione?

In primo luogo rifiutarsi di farsi complici della macelleria sociale a danno dei precari, non accettando cattedre oltre le 18 h. settimanali (come da contratto vigente). Accettare cattedre oltre le 18 h. significa infatti piegarsi alla logica del cottimo ed aprire le porte a breve ad un aumento dell'orario di lavoro a pari retribuzione. Significa svilire la funzione docente ed avviarsi inconsapevolmente alla trasformazione di questa professione in qualcosa di diverso: essere a servizio e pronti a tutto per qualche spicciolo in più (ripreso con lo scatto dell’aliquota fiscale).

Inoltre possono rifiutare di svolgere ogni genere di attività aggiuntiva e lavoro volontario oltre gli stretti impegni contrattuali;

rifiutare di assumere incarichi di vicario e/o responsabili di plessi o sedi distaccate;

non dare disponibilità a svolgere attività di coordinamento, gite scolastiche e visite d'istruzione;

non accettare in aula alunni di altre classi;

rifiutarsi di adottare nuovi libri fino a quando il vecchio testo viene è disponibile...

...e tante altre possibili forme di lotta contro l’impoverimento della scuola pubblica, i tagli, la riduzione di classi e l'aumento del numero di alunni, la contrazione d'orario, la cura dimagrante imposta ad alcune materie, l’espulsione forzata dei precari.

SU LA TESTA, È ORA DI LOTTARE !!!