Nel numero di oggi 11 novembre il quotidiano "Liberazione" sfoggia
il solito boicottaggio nei confronti dell'Unicobas scuola: in una intera
pagina, a caratteri cubitali, esordisce con
"dopo quello dei Cobas, domani lo sciopero indetto da CGIL, GILDA
e CUB",
omettendo,guarda caso (un caso che ormai perdura da qualche anno),
di inserire l'UNICOBAS nella lista delle organizzazioni che hanno indetto
sciopero.
La ragione risulta poi evidente, infatti l'articolo consiste in una
intervista al segretario della CGIL-Scuola Panini, dove l'intervistatore,
attraverso domande tendenziose,
cerca la "riappacificazione" ed il ricompattamento tra Cobas e CGIL:
secondo la logica stalinista che caratterizza il quotidiano di Rifondazione
Comunista l'Unicobas non deve esistere, è peccato mortale pronunciarne
il nome, potrebbe far concorrenza ai Cobas, notoriamente legati a Rifondazione.
Peccato (per loro) che sia lo stesso Paninii, a fine intervista, a mandare all'aria il ridicolo "piano" quando afferma:"osservo con dispiacere che i Cobas, pur condividendo i nostri contenuti, non hanno proclamato uno sciopero in coincidenza con il nostro, come ha fatto invece l'Unicobas."
Invitiamo Liberazione, dopo questo ennesimo esempio di malainformazione, a farla finita: vi state coprendo di ridicolo, anche i bambini piccoli sanno che l'Unicobas sciopererà il 12 novembre perchè glielo ha detto la maestra, dicendogli anche che probabilmente la scuola chiuderà.
Claudio Galatolo, segretario regionale toscano dell'Unicobas