NO ALLA RIFORMA DELLA SCUOLA

Al corteo del 28 febbraio aderisce pure l'Unicobas

ROMA – L'Unicobas aderisce alla manifestazione nazionale del 28 febbraio contro la riforma Moratti «nonostante Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda (che l'hanno proclamata) stiano cedendo a contentini vergognosi e nonostante la Cgil rimanga in stato di immobilità». L'Unicobas conferma comunque l'astensione dal lavoro e la manifestazione proclamati per il primo marzo e si dice pronto anche a forme di «sciopero selvaggio». Intanto, nuovo round giovedì prossimo tra il ministro Moratti e i sindacati della scuola per proseguire il confronto sui decreti attuativi della legge di riforma. Disco verde, anche, dal Ministero dell'Istruzione per la presentazione dei Prin (progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale) per il 2004. «D'Amato vattene. Via i padroni dall'Università». E perfino, scavato dalle macerie degli anni di piombo, lo slogan più slogan di tutti: «Pagherete caro, pagherete tutto». Per due ore ieri l'Università è rimasta in balia di una pattuglia di contestatori no-global che nessuno ha fermato. Si è anche temuto il peggio allorquando il preside della facoltà di Architettura Benedetto Gravagnuolo ha abbandonato lo scanno alle spalle del palco e ha affrontato a muso duro i contestatori. Nell'aula magna si doveva tenere l'inaugurazione dell'anno accademico ma la cerimonia è saltata. Il leader degli industriali D'Amato ha potuto parlare solo dopo una lunga interruzione e tante polemiche. (n.f.)
(sabato 14 febbraio 2004)