La Gazzetta del Sud - Attualità pag. 4 - 8.8.2008

Manifestazione il 3 ottobre dell'Unicobas

Sciopero nella scuola contro la Gelmini

Roma Venerdì 3 ottobre sciopero e manifestazione nazionale a Roma contro la manovra sulla scuola. Lo annuncia l'Unicobas che accusa «la ministra Gelmini» di aver atteso «la fine delle lezioni per uscire allo scoperto con un grande programma di tagli».

«A decorrere dall'anno scolastico 2009/2010, ed entro tre anni – spiega il sindacato – saranno cancellati 70 mila cattedre e 40 mila ruoli Ata. Un taglio che va ad aggiungersi a quello realizzato dal governo Prodi nelle finanziarie precedenti (47 mila posti in meno, comprese le riduzioni già attuate per il prossimo anno scolastico)».

Secondo l'Unicobas «con queste misure si produrranno risparmi di spesa per 7.832 miliardi di euro. Solo il 30% di questi risparmi sarà utilizzato a fini contrattuali per presunte «iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola».

La riduzione sarà del 10% per i docenti e del 18% per il personale Ata. Una media del 12%. Il sindacato accusa la Gelmini di attuare «una vera controriforma della scuola in linea con la legge Moratti. Per fare il tutto – aggiunge la nota – la Gelmini avrà 12 mesi di tempo. Non male per un Paese che in Europa è agli ultimi posti: 69% di diplomati tra i giovani contro il 73% della Germania, il 77% della Gran Bretagna, l'80% della Francia, l'81% del Belgio e della Grecia, l'84% dell'Irlanda e la metà dei laureati della media Ue. Ovviamente questi tagli penalizzano le nuove assunzioni».

Al tutto, scrive ancora l'Unicobas, «si aggiunge il ddl presentato alla Camera da Valentina Aprea, il cui obbiettivo principale è rendere il funzionamento della scuola pubblica del tutto simile a quello della scuola privata».

Infine, un attacco ai sindacati confederali: «Cgil, Cisl, Uil – scrive Unicobas – si stanno accodando alle iniziative governative».