INDIRIZZI PER L'ATTUAZIONE DEL CURRICOLO

I. IL SENSO DELLA RIFORMA

1. Scuola secondo Costituzione Per tradurre in realtà questa ispirazione, le leggi di riforma hanno posto in essere un nuovo e integrato sistema sia di istruzione sia di formazione alle professioni e al lavoro. Tale sistema è pubblico, cioè sia statale sia paritario. Attraverso esso si snodano i percorsi di studio e formazione dall'infanzia ai 18 anni. I percorsi si prolungano poi sia nell'università sia nei nuovi corsi di formazione tecnica superiore e nei centri territoriali di educazione degli adulti, dove possano realizzarsi ulteriori apprendimenti durante l'intera vita. Di tale sistema è stata disegnata l'architettura di insieme, a partire dalle tradizioni e strutture già esistenti, opportunamente integrate. A un ciclo di base, che muove dalla scuola dell'infanzia in via di generalizzarsi e che, dopo gli anni della scuola dell'infanzia, dura un settennio fino al relativo esame di Stato, succede un quinquennio secondario con alcune nuove caratteristiche. I primi due anni sono obbligatori e con essi ha termine l'obbligo scolastico. A questo succede l'obbligo formativo: esso si assolve nei tre anni successivi o nel ciclo scolastico secondario fino all'esame di Stato conclusivo o nel sistema della formazione professionale regionale o nell'esercizio dell'apprendistato. I percorsi scolastici quinquennali (i primi due anni obbligatori e i tre seguenti) sono raggruppati in quattro grandi aree: classico-umanistica, scientifica, tecnica e tecnologica, artistica e musicale. Un adeguato sistema di certificazione delle conoscenze e competenze acquisite consente ai giovani passaggi e ritorni da un'area a un'altra o dai percorsi scolastici ai percorsi di formazione professionale e apprendistato. 2. Il curricolo a) Dal programma al curricolo b) Un curricolo articolato per "obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni" c) Un curricolo "essenziale e progressivo" Se tali non fossero, sarebbe necessario un adeguamento continuo e una conseguente dilatazione dei contenuti e degli insegnamenti per tenere il passo con l'evoluzione qualitativa e quantitativa dei saperi e delle tecnologie.

Un curricolo essenziale (ed essenziale non significa certo minimale) si basa sulla convinzione che quell'adeguamento si possa invece perseguire attraverso percorsi scolastici caratterizzati non dallo studio estensivo di molti contenuti, ma da quello intensivo e criticamente approfondito. Un curricolo essenziale deve selezionare i contenuti individuando gli elementa, i nuclei costitutivi delle discipline su cui innestare approfondimenti e sviluppi, tesi a consolidare negli allievi un patrimonio di conoscenze/competenze stabile nel tempo e dunque tale da permettere sempre ulteriori approfondimenti e sviluppi.

d) La costruzione del curricolo i soggetti dell'apprendimento: le loro motivazioni, i loro atteggiamenti, la loro affettività, le fasi del loro sviluppo, le abilità e conoscenze che hanno già acquisito nelle precedenti esperienze scolastiche, nella vita familiare e sociale;

gli obiettivi generali e le indicazioni curricolari nazionali per l'individuazione e la definizione dei traguardi previsti per un certo ciclo o una fase intermedia di un certo ciclo;

la scansione dei percorsi di istruzione tale da permettere, in relazione alla situazione di partenza degli alunni e in un tempo definito, l'acquisizione delle competenze conclusive;

i contenuti relativi alla quota nazionale obbligatoria e i contenuti, da determinare in base alle esigenze degli alunni e dell'ambiente, relativi alla quota riservata alle scuole, parimenti obbligatoria;

le verifiche intermedie e finali in vista della valutazione degli esiti.

Tali operazioni, che richiamano le fasi principali della programmazione già patrimonio professionale acquisito dalla scuola, non esauriscono l'attività progettuale in dimensione curricolare. Occorre altresì definire quali situazioni formative, quali attività, quali approcci metodologici e quali risorse strumentali e professionali possono essere utili tra quelle disponibili nella scuola e nell'extrascuola.

3. La formazione alla cittadinanza

Ispirarsi deliberatamente, consapevolmente, perfino puntigliosamente nel far vivere nelle scuole i "principi fondamentali" della Costituzione repubblicana, significa per le scuole tutte assumere come obiettivo ultimo, come "sovrascopo" di ogni apprendimento e insegnamento, la formazione di personalità mature, responsabili, solidali, informate, critiche. La formazione alla cittadinanza non è un'aggiunta posticcia: è il cuore del sistema educativo.

Non solo in Italia, ma in tutti i Paesi europei e in molti Paesi occidentali assume una crescente rilevanza quella che viene definita "educazione alla cittadinanza", vale a dire una educazione che consenta di acquisire gli strumenti relativi all'assunzione di responsabilità nella vita sociale e civica. Questa attenzione continua e sviluppa le indicazioni didattiche già presenti negli Orientamenti per la scuola dell'infanzia, e in particolare nel campo di esperienza "Il sé e l'altro", nel paragrafo "Educazione alla convivenza democratica" dei Programmi didattici per la scuola primaria del 1985, e nel paragrafo "Scuola della formazione dell'uomo e del cittadino" dei Programmi della scuola media del 1979.

essere sensibili alle esigenze della vita sociale comunitaria, così come sono sancite dalla Costituzione, che potrà utilmente leggersi già entro il termine del ciclo;

acquisire la consapevolezza della pari dignità sociale e della eguaglianza di tutti i cittadini;

iniziarsi a comportamenti mentali e pratici di autonomia di giudizio, di responsabilità e di decisione;

acquisire consapevolezza e competenza pratica nel campo della solidarietà;

affinare la sensibilità alle diversità e alle differenze

acquisire e consolidare atteggiamenti di di confronto costruttivo con persone, popoli e altre culture;

4. La valorizzazione delle differenze 5. La valutazione La valutazione didattica b) La valutazione di sistema 6. Di là di vecchie contrapposizioni

II – LA SCUOLA DELL'INFANZIA

1. I riferimenti normativi e istituzionali 2. Il curricolo della scuola dell'infanzia

a) I caratteri del curricolo della scuola dell'infanzia

b) I campi di esperienza c) Le competenze e i traguardi di sviluppo d) La valutazione del contesto e dell'offerta formativa 3. Il contesto organizzativo

a) Le offerte formative e le competenze

per potenziare l'identità della scuola caratterizzandone l'intervento educativo in relazione a determinate dominanze culturali, rafforzando per esempio il legame con il territorio attraverso specifici progetti educativo-didattici, oppure curando in modo particolare la dimensione dell'accoglienza, o introducendo dominanze di carattere scientifico o espressivo o di altro tipo, facendo ricorso a percorsi laboratoriali di più ampio spessore o ad altre forme di organizzazione didattica;

per introdurre linguaggi non inclusi nella quota nazionale di curricolo.

b) Le condizioni organizzative

Come si è detto, la dimensione organizzativa, assai rilevante anche nei cicli successivi, costituisce un fattore essenziale della qualità educativa e professionale della scuola dell'infanzia. Tale dimensione non si identifica con i soli aspetti funzionali dell'organizzazione, ma mira alla creazione di un ambiente didattico e relazionale di qualità, in grado di rispondere ai bisogni evolutivi di tutti i bambini e le bambine.

III – LA SCUOLA DI BASE

A – I CONNOTATI CULTURALI E ORGANIZZATIVI

1. Le condizioni e i contesti dell'apprendimento

2. L'alfabetizzazione culturale 3. Gli ambiti e le discipline 4. Il quadro orario del curricolo della scuola di base 5. Il quadro orario della quota nazionale del curricolo il monte ore biennale dell'ambito linguistico-espressivo è di 832 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti e le attività relativi alle discipline previste da questo ambito;

il monte ore biennale dell'ambito matematico-scientifico è di 450 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti e le attività relativi alle discipline previste da questo ambito;

Il monte ore biennale dell'ambito antropologico-ambientale è di 192 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti previsti da questo ambito.

Il monte ore triennale dei successivi tre anni, sempre ferme restando tutte le forme di flessibilità già richiamate, si articola nel modo seguente:

il monte ore triennale dell'ambito linguistico-espressivo è di 1056 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti previsti da questo ambito;

Il monte ore triennale dell'ambito matematico è di complessive 483 ore;

il monte ore triennale dell'ambito scientifico-tecnologico è di 384 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti previsti da questo ambito.

Il monte ore triennale dell'ambito geo-storico-sociale è di complessive 288 ore; in tale orario dovranno trovare spazio adeguato tutti gli insegnamenti previsti da questo ambito.

Infine il monte ore biennale degli ultimi due anni, ferme restando tutte le forme di flessibilità già richiamate e ricordando che le ore sottoindicate si riferiscono alla sola quota nazionale, si articola nel modo seguente:

italiano: 260 ore; storia, geografia e scienze sociali: 220 ore; prima lingua europea moderna: 130 ore; seconda lingua europea moderna 80 ore; matematica 240 ore; scienze 180 ore; tecnologia 130 ore; arte e immagine 106 ore, musica 106 ore, scienze motorie 120 ore.

In attesa della necessaria revisione di taluni punti dell'Intesa tra l'autorità scolastica italiana e la Conferenza Episcopale italiana, all'insegnamento della religione cattolica nella scuola di base sono assegnate due ore settimanali per i primi cinque anni e un'ora settimanale per gli ultimi due anni.

6. L'articolazione del processo di insegnamento/apprendimento

L'unitarietà del percorso formativo del settennio del ciclo di base è caratterizzata dal progressivo passaggio dagli ambiti alle discipline. Essa perciò è contraddistinta anche dall'articolazione, altrettanto progressiva, del processo di insegnamento/apprendimento. L'articolazione si sviluppa sia attraverso il progressivo dilatarsi del numero degli insegnanti, sia mediante l'integrazione dei docenti della ex scuola elementare con quelli della ex scuola media. Una tale organizzazione è funzionale tanto ai tempi dello sviluppo cognitivo e affettivo degli allievi, quanto ai diversi modi e ritmi con cui essi imparano.

B – I PRIMI DUE ANNI: DAI CAMPI DI ESPERIENZA AGLI AMBITI AMBITO LINGUISTICO-ESPRESSIVO a) Le finalità dell'ambito linguistico-espressivo

Convivono in questo ambito linguaggi che adoperano canali diversi e si realizzano con la voce articolata, l'immagine visiva, il suono, il corpo. Essi hanno specificità proprie per contenuti e procedure e tuttavia, nei primi due anni della scuola di base, si integrano per assumere globalmente le esperienze e le elaborazioni conoscitive pregresse e per consentire la fruizione e la formazione di nuovi significati espressivi.

Nella scuola dell'infanzia e fuori dalla scuola, in famiglia e nell'extrascuola, bambini e bambine hanno già fatto esperienza di compenetrazione di linguaggi e maturato prime forme interpretative: davanti alla televisione con l'esposizione a messaggi pubblicitari, cartoni animati (anche stranieri), film; attraverso la carta stampata con la scoperta della scrittura e delle immagini in fumetti, riviste, libri; attraverso il corpo con l'assunzione di posture, movimenti ritmici, danze; per mezzo del suono con il controllo del grido, la modulazione della voce, del canto, della parola, il riconoscimento di suoni e intonazioni appartenenti a lingue straniere.

b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito linguistico-espressivo per singole discipline

ITALIANO

PRIMA LINGUA EUROPEA MODERNA unità fonico-acustiche, gruppi ritmici, intonazioni in semplici contesti espressivo-creativi;

semplici istruzioni;

canzoncine:

conte;

filastrocche;

brevi storie reali o immaginarie.

ARTE E IMMAGINE

MUSICA SCIENZE MOTORIE

ORGANIZZARE IL MOVIMENTO IN MODO COORDINATO IN FUNZIONE DI UNO SCOPO

SVILUPPARE LE CAPACITà PERCETTIVE RELATIVE ALLO SPAZIO, AL TEMPO, AL CORPO ACQUISIRE CAPACITà ESPRESSIVE NEL MOVIMENTO

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Contenuti e/o attività c) Le competenze attese nell'ambito linguistico-espressivo inventare autonomamente e scrivere battute di dialogo e/o le didascalie relative alle varie immagini, da solo o in gruppo;

rappresentare situazioni reali o fantastiche mediante movimenti accompagnati dalla verbalizzazione e/o dal canto;

recitare e drammatizzare;

controllare la strumentalità della scrittura in produzione e in ricezione;

leggere testi noti con pronuncia chiaramente articolata e rispettando ritmi, pause e intonazioni, riprodurre con pronuncia chiara e articolata in lingua straniera brevi canzoni, filastrocche ecc.. rispettare i turni di parola e intervenire in maniera pertinente.

accostarsi all'uso attivo delle tecnologie audiovisive e informatiche

AMBITO MATEMATICO-SCIENTIFICO

L'ambito comprende la matematica, le scienze e le tecnologie. Ne diamo qui di seguito le finalità complessive, gli obiettivi specifici relativi alle discipline che si integrano nell'ambito e le competenze conclusive d'insieme.

a) Le finalità complessive dell'ambito matematico-scientifico

Questo ambito contribuisce alla formazione del pensiero in quanto consente una iniziale elaborazione di concetti, metodi, atteggiamenti necessari per meglio osservare, comprendere, interpretare, imparare a trasformare la realtà.

Le attività di esplorazione e scoperta di fatti e fenomeni del mondo reale, già avviate nella scuola dell'infanzia, proseguono nei primi due anni della scuola di base in modo più sistematico e arricchito dalla disponibilità di un primo significativo repertorio di simboli.

Attraverso il coinvolgimento personale, la partecipazione ad esperienze significative, l'osservazione diretta, l'uso di strumenti, gli alunni sono messi in condizione di "fare": contano oggetti e valutano le quantità sul piano concreto, eseguono semplici operazioni, confrontano, ordinano, classificano, manipolano, esplorano, quantificano, raggruppano. Inoltre pongono e si pongono domande, formulano semplici ipotesi e intuiscono spiegazioni, immaginano, stabiliscono relazioni tra oggetti in rapporto a diverse proprietà , controllano, verificano. Attraverso la mediazione del linguaggio parlato e scritto, le bambine e i bambini si avviano così alla formulazione di ragionamenti e all'uso del linguaggio matematico e scientifico.

b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito matematico-scientifico

MATEMATICA

IL NUMERO

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

contare in senso sia progressivo sia regressivo;

contare oggetti e confrontare raggruppamenti di oggetti;

confrontare e ordinare numeri usando anche la rappresentazione sulla retta;

leggere e scrivere numeri in base dieci;

confrontare e misurare lunghezze, pesi e costi;

esplorare e risolvere situazioni problematiche che richiedono addizioni e sottrazioni, individuando le operazioni adatte a risolvere il problema e usando i simboli aritmetici per rappresentarli;

eseguire semplici calcoli mentali con addizioni e sottrazioni;

eseguire semplici operazioni.

Contenuti essenziali

numeri naturali;

rappresentazione dei numeri naturali in base dieci;

addizione e sottrazione tra numeri naturali.

LO SPAZIO E LE FIGURE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

localizzare oggetti nello spazio, sia rispetto a se stessi, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, dentro/fuori);eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno e viceversa;

riconoscere, nel mondo circostante e nel disegno, alcune semplici figure geometriche del piano e dello spazio.

Contenuti essenziali

collocazione di oggetti in un ambiente;

mappe, piantine e orientamento;

le prime figure del piano e dello spazio.

LE RELAZIONI

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

in situazioni concrete, classificare oggetti, figure, numeri in base a una data proprietà e viceversa;

indicare una proprietà che spieghi una data classificazione;

in situazioni concrete, ordinare elementi in base a una determinata grandezza e riconoscere ordinamenti dati.

Contenuti essenziali

relazioni e prime loro rappresentazioni;

semplici relazioni tra numeri naturali.

I DATI E LE PREVISIONI

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

raccogliere dati su se stessi e sul mondo circostante e organizzarli in base alle loro caratteristiche;

rappresentare i dati raccolti.

Contenuti essenziali

semplici rappresentazioni grafiche.

ARGOMENTARE E CONGETTURARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

individuare e descrivere regolarità in ambiti vari (ad esempio in sequenze numeriche);

produrre semplici ipotesi e verificarle.

MISURARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

osservare oggetti e fenomeni, individuare grandezze misurabili;

compiere confronti diretti e indiretti di grandezze, effettuare misure per conteggio (per esempio di passi, monete, quadretti), e con oggetti e strumenti elementari (ad esempio l'orologio, la bottiglia, la tazza, il termometro ecc.).

RISOLVERE E PORSI PROBLEMI

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

partendo da situazione concrete note dall'allievo o proposte dall'insegnante individuare gli elementi essenziali di un problema;

selezionare le informazioni utili e prospettare una soluzione del problema;

riflettere sul procedimento risolutivo seguito e confrontarli con altre possibili soluzioni.

SCIENZE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

osservare e descrivere, attraverso l'esplorazione dell'ambiente, le diverse caratteristiche fisiche di oggetti, piante, animali; rappresentarle con il disegno;

operare confronti e classificazioni degli elementi della realtà circostante in base a somiglianze, differenze e relazioni;

mettere in ordine e in relazione, formare raggruppamenti sulla base di varie proprietà;

sperimentare e scoprire dimensioni di tipo temporale come la simultaneità, la successione, la durata;

usare misure non convenzionali sui dati dell'esperienza;

individuare le caratteristiche fondamentali che identificano un ambiente di vita (ecosistema) e che ne consentono la conservazione e lo sviluppo;

utilizzare semplici apparecchiature;

attraverso semplici esperienze con piante, animali e trasformazioni di materiali sviluppare sensibilità in relazione al rapporto tra esseri umani e natura e alla difesa dell'ambiente;

acquisire consapevolezza in relazione ai problemi dell'alimentazione e della salute.

Contenuti essenziali

gli esseri viventi;

ambienti naturali;

l'ambiente vicino;

l'alimentazione.

TECNOLOGIA

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

descrivere e rappresentare elementi del mondo artificiale cogliendone le differenze per forma materiali e funzioni;

distinguere gli oggetti naturali da quelli artificiali;

usare oggetti coerentemente con le funzioni e i principi di sicurezza;

manipolare materiali di vario tipo in modo finalizzato;

comporre e scomporre oggetti nei loro elementi;

conoscere storie di oggetti/processi;

cominciare a usare le tecnologie informatiche e multimediali.

c) Le competenze attese nell'ambito matematico-scientifico

comprendere il significato dei numeri naturali e saperli rappresentare in base dieci

eseguire semplici operazioni di addizione, sottrazione, anche per risolvere semplici problemi

usare i numeri in situazioni legate alla esperienza con riferimento, ad esempio, a lunghezze, pesi ecc.;

riconoscere e descrivere le principali relazioni spaziali

riconoscere figure geometriche elementari e rappresentarle col disegno;

individuare relazioni e mettere in relazione oggetti, figure, numeri;

classificare oggetti, figure, numeri in base a una proprietà;

raccogliere e rappresentare dati

individuare e descrivere regolarità; verificare semplici congetture

utilizzare tecniche di indagine e semplici procedure sperimentali;

esplorare, osservare e descrivere le caratteristiche dell'ambiente;

riconoscere le fondamentali caratteristiche di un ambiente di vita;

distinguere gli oggetti naturali da quelli artificiali.

AMBITO ANTROPOLOGICO-AMBIENTALE

L'ambito comprende la storia, la geografia e le scienze sociali. Ne diamo qui di seguito le finalità complessive, le finalità specifiche delle discipline che, integrandosi, costituiscono l'ambito e gli obiettivi complessivi finali.

a) Le finalità complessive dell'ambito antropologico-ambientale

Le conoscenze e le competenze relative a tale ambito si integrano tra loro attraverso modalità che privilegiano il fare e il ricercare.

Le specificità disciplinari si intrecciano con le tematiche relative agli scienze sociali a partire dalla globalità delle esperienze di vita dei bambini e delle bambine e si articolano gradatamente in base alle curiosità, agli interessi, ai bisogni di esplorazione e di comprensione dei singoli alunni e dei gruppi.

La conoscenza di sé e dell'altro, l'esplorazione del passato e dello spazio vissuto, la costruzione di rapporti interpersonali, la scoperta delle norme della vita sociale sono processi già iniziati nella vita familiare e extrafamiliare e negli anni della scuola dell'infanzia. I percorsi formativi dell'ambito antropologico-ambientale nei primi due anni della scuola di base si caratterizzano pertanto come occasioni intenzionali di potenziamento di tali processi in funzione dello sviluppo affettivo ed emotivo, sociale, etico-morale di ogni alunna/o.

Lo scopo principale è quello di condurre gli allievi alla progressiva costruzione del lessico di base specifico delle discipline di quest'ambito e alla rielaborazione di alcuni concetti di uso quotidiano in modo che su queste basi si fondi il successivo processo di formazione delle conoscenze storiche, geografiche e sociali. Gli alunni sono guidati a ricavare dai contesti di relazione in cui sono immersi (io-famiglia, io-gruppo dei pari, io-società, io-ambiente) le parole e i concetti con i quali operare per cominciare ad avere una prima consapevolezza della complessità della realtà.

All'interno dell'ambito i diversi saperi si integrano intorno a nodi problematici che scaturiscono dai contesti di relazione. Si lavora inoltre sulle fondamentali coordinate spaziali e temporali. La costruzione del lessico avviene attraverso attività esplorative, manipolative, di comunicazione linguistica, grafica, motoria.

L'operatività e il ricorso alle tecnologie sono funzionali a una graduale transizione dall'esperienza vissuta all'esperienza mediata e riflessa in vista della costruzione dell'identità personale e sociale, della consapevolezza di diritti e doveri, dello sviluppo del senso di solidarietà e di cooperazione, della responsabilità verso l'ambiente di vita.

b) Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni dell'ambito antropologico-ambientale

orientarsi nel tempo a partire dalla storia e dalla esperienza personale:

orientarsi nello spazio a partire dai luoghi dell'esperienza personale;

collegare e distinguere diverse storie personali nei gruppi di riferimento (famiglia, gruppo dei pari, ambiente sociale), collocandole nelle dimensioni spaziale e temporale;

riconoscere i simboli più comuni per muoversi nello spazio urbano E CIRCOSTANTE:

orientarsi nello spazio secondo punti di riferimento dati

compiere azioni in base a indicazioni di direzione e di distanza:

leggere e costruire semplici rappresentazioni degli spazi;

riconoscere e cominciare a utilizzare il lessico di base dell'ambito;

descrivere verbalmente e rappresentare graficamente oggetti in uno spazio;

raccontare fatti ed esperienze;

condividere compiti e responsabilità con i coetanei;

stabilire rapporti con gli altri basati sull'autonomia personale e sul riconoscimento della diversità;

riconoscere ed accettare le regole delle relazioni sociali.

c) i contenuti essenziali comuni

Vocaboli e concetti relativi alle seguenti dimensioni:

sociale: famiglia, gruppo, ruolo; regola/norma/legge; potere, collaborazione, cooperazione, tradizione, festa;

economica: lavoro, mestiere, denaro, guadagno, commercio;

quotidiana: alimentazione, abbigliamento, abitazione, abitudini e usi sociali;

culturale: comunicazione (oralità e scrittura, musica, immagine, multimedialità); arti figurative (architettura, pittura, scultura); religioni, miti; fonti (documento scritto, fossile, rudere); tecnologia (utensile, macchina);

temporale: durata, anteriorità, posteriorità, contemporaneità, ripetizione, date;

spaziale: luogo (vicino-lontano, sopra-sotto, destra-sinistra), ambiente (fisico,antropico), direzione, mappa.

d) Le competenze attese nell'ambito ambito antropologico-ambientale

ricostruire eventi legati all'esperienza personale;

orientarsi nello spazio secondo punti di riferimento noti;

descrivere verbalmente e rappresentare oggetti nello spazio;

confrontare realtà vicine (la città, il paese, le attività lavorative, gli strumenti d'uso quotidiano e le più diffuse tecnologie ecc.) con realtà anche lontane nel tempo e nello spazio ed evidenziare analogie e differenze.

C – DAL TERZO AL SETTIMO ANNO: DAGLI AMBITI ALLE DISCIPLINE

La consapevolezza che i linguaggi delle discipline danno significato alle esperienze si sviluppa e si consolida nella fase che va dal terzo al settimo anno. Questa fase è caratterizzata da una ulteriore articolazione degli ambiti: dai tre dei primi due anni si passa ai seguenti quattro ambiti: il linguistico-espressivo (che comprende ancora l'arte, la musica e le scienze motorie), il matematico, lo scientifico-tecnologico e il geo-storico-sociale. In questo quinquennio il riferimento alle discipline si fa più esplicito, non solo perché alcuni ambiti assumono denominazioni più specifiche, ma soprattutto perché l'allievo si avvia a conoscere alcuni fondamenti delle discipline (quali, per esempio, i generi testuali nell'ambito linguistico-espressivo, le varie forme di rappresentazione e di misura in quello matematico, i momenti dell'indagine e della ricerca in quelli scientifico-tecnologico e geo-storico-sociale) e, in generale, l'uso più sistematico dei linguaggi disciplinari. Il riferimento all'esperienza degli allievi, all'unità e identità della persona che apprende è e resta sempre fondamentale, ma via via si mettono in evidenza e si fanno acquisire le caratteristiche intrinseche dei vari approcci disciplinari. Se inizialmente l'allievo scopre che le esperienze possono essere inquadrate e ordinate in ambiti diversi, a poco a poco egli comincia a usare i linguaggi disciplinari per comprendere i vari aspetti della realtà che lo circonda e comunicare le proprie esperienze in maniera sempre più appropriata. Nel corso di questi cinque anni dagli ambiti cominciano a emergere, con modalità e tempi diversificati, le discipline: ad esempio la storia, la matematica o le scienze. Negli ultimi due anni tutte le discipline previste dal nuovo ordinamento della scuola di base trovano, senza perdere con ciò la ricchezza delle loro connessioni sperimentate negli anni precedenti, la loro compiuta esplicitazione e vengono così a costituire il naturale raccordo con i percorsi di studio della scuola secondaria.

Si avverta che gli obiettivi specifici relativi alle competenze, elencati di seguito, sono da considerarsi disposti in un ordine progressivo, sono cioè di impegno crescente in rapporto all'età, ai tempi e ai ritmi di apprendimento di allieve e allievi.

GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO RELATIVI ALLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI

AMBITO LINGUISTICO-ESPRESSIVO

ITALIANO

ASCOLTO E PARLATO

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

raccontare proprie esperienze o esperienze vissute da altri, rispettando l'ordine temporale e causale e inserendo alcuni elementi descrittivi;

dare e ricevere oralmente semplici istruzioni per l'esecuzione di compiti, la progettazione e l'esecuzione di attività di gioco, la pianificazione di azioni;

esprimere in modo chiaro e comprensibile idee, opinioni, stati d'animo;

ascoltare e produrre testi di vario tipo (narrativi, descrizioni, testi poetici, informativi, ecc.) in circostanze e per scopi diversi;

realizzare brevi esposizioni adatte a situazioni e circostanze diverse per dare informazioni o per esporre conoscenze, esperienze o opinioni;

riconoscere e utilizzare differenti funzioni dei discorsi orali (ad esempio: esortativo, regolativo, informativo, creativo);

porre domande in modo adeguato per chiarire concetti, sviluppare idee e acquisire informazioni;

partecipare a scambi comunicativi di gruppo, seguendo lo sviluppo degli argomenti, rendendosi conto dei diversi punti di vista e intervenendo in modo coerente;

comprendere testi informativi, sia d'ambito scolastico sia derivanti dai principali media, cogliendone l'argomento e le principali informazioni e sapendo riconoscere le intenzioni comunicative dell'emittente;

ascoltare e confrontare opinioni su testi letti, spettacoli visti, esperienze culturali.

Contenuti: tipi e generi testuali

testi di vario tipo adeguati a contesti scolastici o a situazioni di comunicazione interpersonale simulata;

confronto di opinioni, discussione organizzata e strutturata;

vari tipi di testi informativi radiofonici e televisivi;

testi descrittivi e narrativi letti o prodotti da insegnanti e compagni;

racconto di esperienze;

dialoghi in situazioni scolastiche o di rapporti interpersonali in contesti abituali;

scambi comunicativi tra pari per condividere istruzioni e definire comportamenti;

confronto di opinioni;

vari tipi di testi informativi in contesto scolastico;

testi narrativi (fiabe, favole, racconti);

Ascolto e parlato per comunicare. Comprende e produce testi orali di varia natura e provenienza, in situazioni e per diversi scopi legati all'esperienza personale e ai rapporti interpersonali.

Interazione in situazioni di dialogo. In situazioni note è in grado di interagire in modo efficace con persone conosciute, per scopi diversi: chiedere e dare informazioni, collaborare allo svolgimento di attività, confrontare opinioni; è consapevole della necessità di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai destinatari cui si rivolge.

Ascoltare per arricchire il bagaglio di conoscenze e di esperienze. Seleziona, fra i messaggi che riceve, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e culturale e ascolta adottando opportune strategie di attenzione e comprensione.

comprendere e utilizzare le sequenze informative di testi regolativi (ad esempio fogli di istruzioni per l'uso, regole di giochi, ricette);

ricavare informazioni da semplici grafici, schemi, tavole e tabelle e utilizzare in modo opportuno immagini e apparati iconografici;

comprendere e confrontare: testi narrativi, di cronaca, biografie, diari, individuando le caratteristiche essenziali relative a personaggi, sequenze temporali, ambienti e relazioni;

comprendere e confrontare descrizioni, individuando le caratteristiche essenziali, la collocazione nello spazio e il punto di vista dell'osservatore;

individuare l'argomento centrale e le informazioni essenziali e l'intenzione comunicativa in testi di vario tipo;

leggere ad alta voce con pronunzia orientata allo standard nazionale e in modo espressivo testi noti o sconosciuti di vario tipo, usando in modo adeguato pause e intonazioni e dimostrando di capire il contenuto;

eseguire la lettura silenziosa di vari tipi di testo, dimostrando di cogliere l'argomento, le informazioni essenziali, le intenzioni comunicative del testo e

applicare in modo semplice tecniche di supporto alla comprensione: sottolineare, evidenziare, annotare a margine, prendere appunti;

sapersi muovere all'interno di un testo utilizzando indice, capitoli, titoli, sommari, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici;

leggere e confrontare su uno stesso argomento informazioni provenienti da testi diversi;

leggere testi poetici, individuandone alcuni aspetti formali (versi, strofe, rime, effetti sonori complessivi, procedimenti metaforici ecc.);

riconoscere i principali generi della narrativa letteraria;

scegliere liberamente testi di lettura, anche sulla base di precedenti esperienze.

Contenuti: tipi e generi testuali

testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, comprese cronache, diari, lettere, biografie;

testi espositivi di carattere disciplinare;

testi di canzoni, poesia epica o lirica;

racconti, diari, testi autobiografici;

narrativa per l'infanzia e l'adolescenza, romanzi;

Livello ottimale di prestazione

fluenza ed espressività nella lettura ad alta voce (pause e intonazioni adeguate);

buona esecuzione di vari tipi di lettura silenziosa (esplorativa, analitica, letture successive con obiettivi diversi);

parziale autonomia nel controllo delle diverse tecniche di supporto alla lettura silenziosa;

controllo e uso di soluzioni adeguate al livello di consapevolezza delle difficoltà incontrate nella lettura e nella comprensione (in rapporto alla lunghezza del testo, al lessico usato, alle caratteristiche sintattiche del testo).

Leggere per capire. L'allievo legge e comprende vari tipi di testo, anche multimediali, caratterizzati da una pluralità di scopi comunicativi e di usi funzionali.

Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di lettura: leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze e studiare, per orientare attività pratiche, per affrontare problematiche di suo interesse, per il piacere di leggere. Utilizza ed elabora le principali tecniche di supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe).

Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della lingua, sia in prosa sia in versi. Riconosce i principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, romanzi ecc.). Ha acquisito autonomia nella scelta dei testi, per seguire liberamente interessi personali, culturali e di ricerca.

inventare e realizzare storie, racconti, componimenti in versi, poesie, giornalini scolastici;

realizzare giochi linguistici manipolando i significati e i suoni delle parole;

saper produrre schematizzazioni e riassunti, anche parziali, di testi narrativi, con capacità di distinguere le diverse finalità per cui un riassunto viene prodotto;

saper titolare i propri testi;

scrivere cronache di fatti, resoconti o racconti di esperienze, anche in forma di lettera, di pagina autobiografica;

scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l'esecuzione di attività (ad esempio regole di gioco, ricette, istruzioni per l'uso);

scrivere proprie impressioni e opinioni su fatti, esperienze personali, testi, film, ecc.

realizzare testi che comportano particolari soluzioni grafiche (ad esempio avvisi, locandine, depliant, giornali);

rielaborare testi in funzione di diversi scopi e dello spazio disponibile;

saper sintetizzare le informazioni di un testo, eventualmente anche con l'impiego di mappe e schede;

approntare scalette per punti per pianificare la propria produzione orale e scritta;

saper utilizzare programmi informatici per la produzione di testi;

realizzare prodotti individuali e di gruppo di uso sociale, destinati sia alla comunità scolastica sia al territorio (corrispondenze, libri, guide, monografie, giornali, fascicoli, cartelloni, mostre, sceneggiature, copioni).

Contenuti: tipi e generi testuali

testi narrativi e descrittivi sia realistici sia fantastici; cronache, resoconti di esperienze;

testi regolativi per la progettazione e realizzazione di attività legate ad esperienze note individuali e di gruppo;

testi creativi in prosa o in versi;

varie modalità di sintesi: discorsive o per punti, sotto forma di schemi, tabelle, mappe.

Livello di prestazione

- efficace realizzazione linguistica e testuale (coerenza e adeguatezza alla consegna); proprietà del lessico di base e dei primi nuclei essenziali del lessico specialistico e letterario; rispetto delle convenzioni d'uso della correttezza ortografica, della punteggiatura, del taglio in capoversi, della morfosintassi;

gestione efficace delle variabili grafiche relative ad alcune attività di scrittura (lunghezza, uso dello spazio, corpi e caratteri, impaginazione);

parziale autonomia nella gestione del processo di scrittura, dalla progettazione alla revisione;

controllo e uso di soluzioni adeguate a livello di consapevolezza delle difficoltà incontrate nella scrittura (in rapporto alla messa a fuoco dell'argomento, alla raccolta e sistemazione delle idee, alla stesura del testo, ai tipi di errori commessi, alle fasi di rilettura e correzione).

Scrivere per comunicare. Scrive, sulla base di modelli sperimentati, una varietà di forme testuali riconducibili a vari tipi di testo, per scopi diversi. Applica strategie di scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla ideazione alla revisione.

Scrittura creativa. Esplora la funzione espressiva della lingua per elaborare in modo creativo testi di vario tipo, anche mediante l'integrazione di linguaggi multimediali.

Scrivere per pensare e per rielaborare conoscenze. Sa ricercare, raccogliere e rielaborare in forma scritta informazioni, dati, concetti, ed esperienze per utilizzarli nelle proprie attività di studio e per organizzare e sistematizzare le proprie conoscenze. Sa produrre forme diverse di sintesi sulla base di precise indicazioni sulle procedure da seguire.

conoscere e valutare gli elementi fondamentali della comunicazione;

riconoscere la funzione e gli scopi di un testo;

saper individuare nei testi parlati gli elementi che rinviano al contesto situazionale;

avere percezione delle differenze fra usi formali e informali;

riflettere sul lessico, sui significati, sulle principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) e conoscere i principali meccanismi di formazione e alterazione delle parole;

ragionando sui testi, essere in grado di individuare le diverse parole (sinonimi, pronomi, ripetizioni, parole dal significato più generale) che si riferiscono allo stesso elemento (persona, luogo, cosa, concetto ecc.);

riconoscere le principali relazioni tra i significati (sinonimia, contrarietà, polisemia, accezioni, inclusione);

saper utilizzare il dizionario come ampia fonte di informazioni, anche grammaticali;

diventare consapevoli dell'importanza delle relazioni delle parole nella frase;

a partire dall'osservazione di testi scritti, essere in grado di riconoscere la funzione dei principali segni di punteggiatura;

conoscere le parti del discorso, i modi e tempi verbali;

riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione;

riconoscere gli elementi fondamentali della struttura del periodo (distinguere la principale dalle subordinate) e riconoscere i principali tipi di subordinate;

essere consapevoli delle principali peculiarità (fonetiche, lessicali, sintattiche) dell'italiano parlato nella regione d'appartenenza;

avere conoscenze semplici ma non casuali sull'evoluzione della lingua italiana con particolare riferimento all'origine dal latino e alla continua influenza che il latino ha avuto nel formarsi dell'italiano e dei dialetti;

fare confronti tra la lingua italiana, i dialetti e il latino e tra le diverse lingue studiate (parole, ordine delle parole nelle frasi, ecc.);

riflettere sui diversi sistemi di scrittura.

Profilo d'uscita

La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e migliorare le prestazioni

L'allievo/a è in grado di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri comunicativi e linguistici di un testo usando una terminologia appropriata. Applica conoscenze metalinguistiche (conoscenze sulla lingua) e sa servirsi di strumenti di consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere problemi di comprensione e produzione di testi.

La riflessione sulla lingua e sui testi come strumento di crescita culturale e interculturale.

L'allievo/a è consapevole della variabilità della lingua e delle forme della comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Usa le conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per fare confronti fra le lingue e fra italiano e dialetti

PRIMA LINGUA EUROPEA MODERNA

ASCOLTARE E COMPRENDERE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

identificare in base a variabili come ritmi, accenti e semplici curve prosodiche la principale funzione comunicativa ed espressiva di un enunciato;

comprendere messaggi orali brevi, articolati in modo chiaro

comprendere semplici istruzioni per collaborare con i compagni e con l'insegnante, per utilizzare i sussidi didattici, per seguire un percorso di autoapprendimento;

comprendere messaggi orali brevi attinenti a bisogni di tipo concreto della vita quotidiana;

- comprendere semplici differenze di registro (colloquiale vs. formale) nelle relazioni familiari e sociali;

-comprendere ed estrarre le informazioni essenziali da un breve testo registrato;

-individuare il punto principale in una sequenza audio-visiva.

Contenuti e/o attività

- messaggi orali brevi, come appello, asserzione, domanda, risposta, ordine, richiesta ecc., propri di contesti comunicativi quali l'identità propria e altrui, la famiglia, la casa, la scuola, gli eventi quotidiani;

- messaggi orali brevi, propri di contesti comunicativi inerenti a vita sociale, tempo libero, servizi, mezzi di comunicazione (radio, televisione, messaggi in rete), eventi quotidiani.

PARLARE E INTERAGIRE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

- intervenire nel corso delle attività con i compagni e con l'insegnante per segnalare che non si è capito, per chiedere di ripetere, chiedere come si dice una cosa, chiedere e dare qualcosa, eseguire indicazioni o dare indicazioni semplici, confermare, parafrasare ecc;

- rispondere a domande semplici e dirette su aspetti personali, espresse lentamente e chiaramente (semplice intervista);

- porre domande semplici e rispondere a domande riguardanti bisogni immediati o argomenti molto familiari;

mettere in atto semplici strategie quali, ad esempio, attirare l'attenzione, iniziare/terminare una breve conversazione, chiedere di ripetere, ecc.;

partecipare ad una semplice conversazione e gestire brevi dialoghi di tipo sociale;

rispondere a domande e fare domande sul tempo libero, su abitudini, attività giornaliere e attività didattiche;

descrivere se stesso o un compagno di scuola o il proprio corrispondente/ospite straniero unendo le parole o le espressioni con connettivi semplici;

raccontare, anche con frasi isolate, un evento reale o immaginario, situando persone e fatti nel tempo e nello spazio in maniera essenziale;

fare domande su quanto ascoltato, su un testo da leggere o durante la lettura, su elementi relativi alle norme di comportamento dell'altra società e cultura ecc.;

usare fattori paralinguistici (accento, ritmo, intonazione) ed extralinguistici (linguaggi non verbali: gesti, espressioni del viso, disegni) per esprimere sentimenti, indicare oggetti non noti e chiedere chiarimenti in situazioni di interazione.

Contenuti e/o attività

-interazione tra pari e con l'insegnante; semplici interviste, brevi conversazioni (con l'insegnante e con persone di madrelingua) su argomenti familiari e in situazioni di comunicazione strutturate

-salutare;

-presentarsi/presentare

-chiedere alle persone come stanno e reagire appropriatamente alle informazioni che vengono date;

-ringraziare;

-accettare/rifiutare qualcosa

-esprimere gusti e preferenze;

-invitare qualcuno

-fare proposte

-esprimere un'opinione, l'accordo e il disaccordo;

-chiedere e dare informazioni su percorsi, su persone, su eventi familiari;

-descrivere e raccontare.

LEGGERE E COMPRENDERE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-mettere in relazione il sistema grafematico della lingua straniera con i relativi fonemi tramite l'esempio di parole e frasi semplici;

-riconoscere nomi, parole e frasi familiari su cartelli nelle più comuni situazioni quotidiane;

-comprendere testi iconico-grafici, brevi messaggi personali, descrizioni e indicazioni per andare da un posto all'altro (itinerari);

-identificare informazioni specifiche in semplici testi scritti;

-ricavare il significato di parole sconosciute ragionando sul contesto;

-prevedere l'inizio, la continuazione, la fine di un testo a partire da indizi extralinguistici, da elementi paratestuali, dal titolo, da parole-chiave;

-saper ritrovare in un semplice testo scritto le informazioni pertinenti rispetto ad uno scopo di azione o a un interesse personale (es. istruzioni per montare un modellino, pubblicità per la ricerca di corrispondenti);

-saper usare il dizionario per controllare i significati, la grafia delle parole ecc.

Contenuti e/o attività

-parole-testo, cartelli, etichette, didascalie, cartoline, descrizioni essenziali (persone, luoghi, oggetti reali e immaginari);

-brevi lettere personali, e-mail;

-brevi articoli di giornale;

-brevi descrizioni di persone, luoghi, oggetti reali e immaginari;

-brevi racconti di esperienze personali;

-istruzioni e semplici regolamenti (es. per usare un telefono pubblico, per la sicurezza, ecc.);

-annunci, messaggi pubblicitari, brevi sequenze audio-visive, messaggi in rete, lemmi del dizionario (bilingue e monolingue).

SCRIVERE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-copiare parole familiari e brevi frasi

-produrre un breve testo scritto costituito da parole che già fanno parte del proprio repertorio orale;

-scrivere cifre e date, nomi di persone, di località, didascalie, elenchi, ecc.;

-produrre brevi testi a partire da supporti iconico-grafici;

-prendere nota di una informazione;

-redigere un biglietto di auguri, una cartolina, una e-mail, una breve lettera personale.

Contenuti e/o attività

-istruzioni, indicazioni, brevi appunti, numeri e date, didascalie, elenchi;

appunti relativi a bisogni immediati;

messaggi brevi e semplici ad amici, insegnanti o persone note (es. cartolina);

brevi lettere personali (per informare/chiedere un'informazione, ringraziare, accettare/rifiutare un invito);

brevi descrizioni-narrazioni di eventi, di esperienze personali, di attività svolte, di ambienti familiari;

semplici biografie (reali e immaginarie) e semplici poesie.

RIFLETTERE SULLA LINGUA

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-confrontare parole o brevi frasi per coglierne elementi di somiglianza/differenza sia sul piano formale, sia a livello di significati;

-applicare consapevolmente regole esplicite;

- riconoscere i propri errori e correggerli in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative interiorizzate;

-analizzare esempi, fatti, situazioni specifiche per ipotizzare e verificare regole linguistiche;

-confrontare aspetti propri della lingua e cultura straniera, con aspetti della lingua e cultura materna.

Contenuti e/o attività

-forma delle parole

-funzioni e intenzioni comunicative

-strutture grammaticali elementari

-abitudini e comportamenti propri e altrui

-regole e modelli (a livello linguistico e culturale)

-fenomeni ricorrenti e comportamenti socio-culturali

SECONDA LINGUA EUROPEA MODERNA (6° e 7° anno)

ASCOLTARE E COMPRENDERE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-identificare in base a variabili come ritmi, accenti e semplici curve prosodiche la principale funzione comunicativa ed espressiva di un enunciato:

-comprendere messaggi orali brevi, semplici, articolati in modo chiaro.

Contenuti e/o attività

-messaggi orali brevi (appello, asserzione, domanda, risposta, ordine, richiesta ecc.) propri di contesti comunicativi familiari e quotidiani relativi a identità propria e altrui, famiglia, casa, scuola, eventi quotidiani.

PARLARE E INTERAGIRE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-intervenire nel corso delle attività con i compagni e con l'insegnante per segnalare che non si è capito, per chiedere di ripetere, chiedere come si dice una cosa, chiedere e dare qualcosa, eseguire indicazioni o dare indicazioni semplici, confermare, parafrasare ecc.;

-porre domande semplici e rispondere a domande riguardanti bisogni immediati o argomenti molto familiari;

-rispondere a domande semplici e dirette su aspetti personali, espresse lentamente e chiaramente (semplice intervista).

Contenuti e/o attività

-interazione tra pari e con l'insegnante;

-salutare, presentarsi/presentare, chiedere alle persone come stanno e reagire appropriatamente alle informazioni che vengono date, ringraziare, accettare/rifiutare qualcosa, esprimere gusti e preferenze.

LEGGERE E COMPRENDERE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-mettere in relazione il sistema grafematico della lingua straniera con i relativi fonemi tramite l'esempio di parole e frasi semplici;

-riconoscere nomi, parole e frasi familiari su cartelli nelle più comuni situazioni quotidiane;

-comprendere testi iconico-grafici, brevi messaggi personali, descrizioni e indicazioni per andare da un posto all'altro (itinerari).

Contenuti e/o attività

parole-testo, cartelli, etichette, didascalie, cartoline, descrizioni essenziali (persone, luoghi, oggetti reali e immaginari).

SCRIVERE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-copiare parole familiari e brevi frasi.

-produrre un breve testo scritto costituito da parole che già fanno parte del proprio repertorio orale;

-scrivere cifre e date, nomi di persone, di località, didascalie, elenchi ecc.

Contenuti e/o attività

-istruzioni, indicazioni, brevi appunti

-numeri e date

-didascalie

-elenchi

RIFLETTERE SULLA LINGUA

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-confrontare parole o brevi frasi per coglierne elementi di somiglianza/differenza sia sul piano formale, sia a livello di significati;

-applicare consapevolmente regole esplicite;

-riconoscere i propri errori e correggerli in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative interiorizzate.

Contenuti e/o attività

-forma delle parole;

-funzioni e intenzioni comunicative;

-strutture grammaticali elementari;

-abitudini e comportamenti propri e altrui.

ARTE E IMMAGINE

VEDERE E OSSERVARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-osservare e descrivere i segni, le linee, colori, le forme, luci e ombre, gli elementi compositivi presenti nelle immagini, nell'ambiente e nelle opere d'arte, cominciando a coglierne la storicità;

-individuare nelle immagini elementi che coinvolgono emotivamente e che attirano l'attenzione e la curiosità;

-conoscere e osservare forme e caratteristiche figurative in prodotti artigianali, della tradizione popolare e di altre etnie.

Contenuti e/o attività

-osservare: immagini fotografiche, poster, manifesti, riproduzione di opere d'arte, audiovisivi, cd-rom, segni e forme presenti nell'ambiente

COMPRENDERE E INTERPRETARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle immagini e nelle opere d'arte;

-individuare in un audiovisivo la struttura narrativa, le inquadrature, le sequenze;

-individuare i significati espressivi prodotti dai codici presenti nelle immagini e nelle opere d'arte;

-descrivere e dare una propria interpretazione di immagine, fissa e in movimento, di testi audiovisivi e di opere d'arte;

-riconoscere nelle immagini e nelle opere d'arte le principali funzioni comunicative;

-mettere in relazione l'immagine e l'opera d'arte con alcuni elementi del contesto culturale e storico.

Contenuti e/o attività

-regole del linguaggio figurativo: punto, linea, colore, luci-ombre, peso equilibrio, spazio, simmetria e ritmo, prospettiva ecc.;

-i linguaggi: fotografia, pubblicità, cinema; programmi televisivi, spot, cartoni, notiziari, documentari ecc.;

-opere d'arte di diversi periodi storici: pittura, scultura, architettura, beni culturali e ambientali.

PRODURRE E RIELABORARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-comunicare e sapersi esprimere usando materiali, tecniche e strumenti vari, anche con soluzioni personali;

-produrre e rielaborare immagini, materiali d'uso comune, elementi iconici e visivi;

-produrre messaggi visuali scegliendo il medium, indicando lo scopo, il contesto e i destinatari;

-realizzare ipertesti e semplici prodotti multimediali e audiovisivi.

Contenuti e/o attività

-conoscenza e uso di materiali di vario tipo;

-conoscenza e uso di tecniche grafiche, artistiche e plastiche;

-conoscenza e uso di tecnologie multimediali e informatiche (ad esempio, cd rom, ipertesti ecc.).

PROGETTARE E APPLICARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-utilizzare diversi metodi per produrre, analizzare e leggere testi artistici, immagini statiche e cinetiche;

-riflettere sul lavoro, esprimendo il proprio punto di vista;

-analizzare il contesto operativo, indicare gli strumenti adottati e valutare i risultati;

-riflettere sulle proprie conoscenze, esperienze, capacità espressive e creative.

Contenuti e/o attività

lavorare su e con immagini

fotografiche, poster, manifesti, riproduzioni di opere d'arte, audiovisivi, cd rom; segni e forme presenti nell'ambiente.

Competenze conclusive

esplorare ed osservare un testo visivo, individuando e descrivendo gli elementi formali che lo caratterizzano;

riconoscere e attribuire un significato agli elementi compositivi di immagini statiche e in movimento, di filmati, audiovisi, prodotti multimediali;

interpretare criticamente un'opera d'arte collocandola nei rispettivi contesti storici sociali e culturali e riflettendo sul suo valore estetico;

usare strumenti e metodi per comprendere le immagini, le opere d'arte, l'ambiente urbano e naturale;

realizzare un elaborato personale e creativo utilizzando materiali, tecniche e regole del linguaggio visivo e della figurazione;

descrivere e commentare immagini, opere d'arte con il linguaggio verbale specifico.

MUSICA

ASCOLTARE GLI EVENTI SONORI E MUSICALI

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Distinguere, individuare, ordinare, memorizzare:

varie combinazioni di intensità e velocità

cellule ritmiche e loro scrittura

i basilari impianti metrici

alcuni intervalli

i modi, maggiore e minore

il timbro dei diversi strumenti dell'orchestra

tratti prosodici (intensità, durata, intonazione, timbro).

Contenuti e/o attività

Suoni, canti e musiche appartenenti al vissuto musicale degli allievi, con attenzione anche ai suoni e alle musiche dei contesti multimediali.

RIPRODURRE CON LA VOCE E CON STRUMENTI

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Intonare, ritmare, coordinare, memorizzare, per imitazione o per lettura (partiture informali o formali).

Contenuti e/o attività

canti e brani strumentali di stili, epoche, generi e culture diverse, anche a più voci;

musiche con testi in lingua straniera;

composizioni vocali e cori parlati di vario genere e organico vocale:

musiche legate a giochi, danze, attività teatrali, lavori multimediali.

INVENTARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Improvvisare, ideare:

brevi composizioni, con fonti sonore di vario genere (strumenti tradizionali, canto, oralismi ecc.);

commenti musicali a testi verbali, figurativi, ad azioni sceniche.

Contenuti e/o attività

Invenzioni musicali su consegna data, anche come svolgimento coerente di semplici materiali musicali assegnati (per esempio un dato giro armonico), anche con l'ausilio di strumenti elettronici, multimediali, audiovisivi.

INTERPRETARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Individuare e verbalizzare con linguaggio appropriato:

funzioni individuali, pertinenti ai contesti d'uso

funzioni semantiche;

attribuire e verbalizzare con linguaggio appropriato: significati, partendo dai vissuti personali, immagini, gesti, emozioni ecc.;

contestualizzare e verbalizzare con linguaggio appropriato opere, autori,ecc.

Contenuti e/o attività

Musiche di civiltà, epoche, generi, stili diversi, con particolare riferimento alle manifestazioni musicali del nostro tempo (concerto, opera, cinema, teatro, multimedia ecc.).

ANALIZZARE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Riconoscere, indicare, collegare con linguaggio appropriato:

fondamentali strutture del linguaggio musicale e loro valenza espressiva;

strutture del linguaggio musicale in relazione alle strutture di altri linguaggi;

caratteri salienti delle diverse manifestazioni musicali del nostro tempo.

Contenuti e/o attività

Musiche già scelte per altre attività.

SCIENZE MOTORIE

PADRONANZA DEL MOVIMENTO

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Muoversi in giochi di regole e in attività presportive;

compiere movimenti complessi e combinati;

praticare con efficacia di azione almeno due giochi di squadra, utilizzandone gli schemi;

praticare alcune discipline, sportive e non (atletica, danza, orienteering ecc.), padroneggiandone gli elementi base.

Contenuti e/o attività

Giochi sportivi e non, della tradizione propria e altrui;

percorsi, circuiti (con varianti);

discipline (sportive e non), praticabili a scuola e/o in ambiente naturale.

Verso la conclusione del ciclo possono essere introdotte attività finalizzate al miglioramento della conoscenza delle proprie qualità fisiche in relazione a eventuali pratiche agonistiche.

PERCEZIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL MOVIMENTO

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Valutare elementi dello spazio;

discriminare elementi del tempo;

focalizzare l'attenzione percettiva sul corpo (respiro, posizioni, segmenti, tensione-rilassamento muscolari ecc.);

rappresentare - verbalmente, graficamente e mentalmente - elementi dello spazio, del tempo, del corpo.

Contenuti e/o attività

A partire dai giochi proposti, focalizzare l'attenzione percettiva su:

spazio e tempo (spazio d'azione, primi schemi di gioco ecc.)

corpo ( controllo posturale e segmentario)

Esprimersi con il corpo:

esprimere con i gesti emozioni e sensazioni;

inviare chiari messaggi in forma gestuale:

interpretare messaggi gestuali degli altri;

riconoscere la gestualità codificata;

giochi espressivi su stimoli diversi;

giochi di comunicazione in funzione del messaggio e del contesto;

Finalità e caratteristiche delle discipline motorie praticate: sportive (individuali e di squadra) e artistico-espressive: attività sportive, artistiche, espressive. AMBITO MATEMATICO

MATEMATICA

IL NUMERO

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

-esplorare situazioni problematiche che richiedono moltiplicazioni e divisioni tra numeri naturali; verbalizzare le strategie risolutive scelte e usare i simboli dell'aritmetica per rappresentarle;

-eseguire moltiplicazioni e divisioni tra naturali con metodi e strumenti diversi (calcolo mentale, carta e penna, calcolatrici) utilizzando le tabelline e le proprietà delle operazioni;

-stimare l'ordine di grandezza del risultato di un calcolo per verificare la sua attendibilità;

-comprendere i significati delle frazioni per esprimere parti di un tutto unità, parti di una collezione, ecc.;

-comprendere il significato e l'uso dello zero, della virgola e del valore posizionale delle cifre;

-rappresentare numeri naturali, decimali e relativi sulla retta; Contenuti e/o attività Insieme dei numeri razionali. Costruire e disegnare con strumenti vari le principali figure geometriche. Contenuti e/o attività Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni Contenuti e/o attività Grandezze direttamente e inversamente proporzionali. Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni Contenuti e/o attività Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Effettuare misure dirette e indirette di grandezze (ad esempio, lunghezze, tempi, masse..) ed esprimerle secondo unità di misure convenzionali.

Esprimere misure utilizzando multipli e sottomultipli delle unità di misura.

Risolvere problemi di calcolo con le misure (scelta delle grandezze da misurare, unità di misura, strategie operative).

Mettere un relazione misure di due grandezze (ad esempio, statura e lunghezza dei piedi).

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Individuare le informazioni necessarie per raggiungere un obiettivo in una situazione problematica (selezionando i dati forniti dal testo e quelli ricavabili dal contesto).

Individuare in un problema eventuali dati mancanti o sovrabbondanti o contraddittori.

AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

SCIENZE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi: disegno, descrizione orale e scritta, simboli, tabelle, diagrammi, grafici, semplici simulazioni; elementari formalizzazioni dei dati raccolti;

CORRELAZIONE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni COMUNICAZIONE E DOCUMENTAZIONE

Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni

ATTIVITA'

Curare la coltivazione di piante, semina e germinazione. L'orto. Gli animali in fattoria.

I movimenti e lo spazio occupato dal corpo. Modelli bidimensionali del corpo (tipo "sagoma da riempire"), modelli tridimensionali.

Correlare le funzioni principali del vivente (alimentazione, respirazione, trasporto, percezione…).

Costruire modelli sistemici della relazione tra organismo e ambiente.

Individuare le qualità di oggetti e materiali trovando modi per misurarle.

Provocare trasformazioni e costruire modelli per darsene conto: cosa succede se… cosa succede quando…

Fare miscugli e soluzioni, studiare i comportamenti delle sostanze in acqua. Le proprietà dell'acqua: bagnare, sciogliere, legarsi con altro, scorrere… Riscaldare l'acqua: passaggi di stato.

Calore e temperatura: le trasformazioni provocate dal calore. Scaldare, cuocere e bruciare: primi modelli di trasformazioni chimiche.

Fare forza e deformare. Osservare gli effetti del peso (e della gravità). Trovare situazioni di equilibrio. Usare e costruire semplici bilance.

Produrre e disegnare ombre con diverse sorgenti di luce. Attività con lenti e specchi. Modelli di trasmissione e assorbimento della luce. Modelli di visione.

Descrivere il paesaggio da una foto o direttamente sul campo, con uscita sul territorio.

Ricercare e collezionare sassi , rocce, minerali e fossili; osservare e descrivere campioni di rocce e trovare indizi per ricostruirne la storia;

Riconoscere differenze nelle caratteristiche dei suoli. Far crescere la stessa piantina in suoli diversi.

Raccolta di dati sul tempo meteorologico della propria regione e relativa elaborazione grafica.

Costruzione di semplici strumenti di misura ( barometro, igrometro ); costruzione di una meridiana.

Raccogliere dati sul rischio idrogeologico, vulcanico e sismico della propria regione.

Costruzione di semplici modelli relativi ai movimenti della Terra e alla durata del dì e della notte nel corso dell'anno.

Indizi e osservazioni sulla Terra come pianeta. Osservazione del cielo di giorno, esperienze con le ombre prodotte dalla luce del sole, percorso del sole nel cielo.Osservazione del cielo notturno: pianeti e costellazioni.

Costruire un terrario, cambiare le condizioni fisiche (controllando costanti e variabili) e scoprire le trasformazioni individuando risorse e fattori limitanti.

Analisi della scuola come eco- socio-sistema.

Individuare un problema ambientale adeguato all'età dei bambini e dei ragazzi, acquisire le conoscenze necessarie per descriverlo e analizzarlo, individuare diverse ipotesi di soluzione, progettare secondo criteri di fattibilità e realizzare l'intervento, cercando le collaborazioni opportune.

Individuazione degli elementi tipici di un ambiente urbano inteso come sistema ecologico.

La storia di un prodotto, le sue trasformazioni, l'uso, il recupero. Il recupero differenziato ed il riciclaggio.

TECNOLOGIA

Descrivere le operazioni compiute nel rappresentare artefatti; utilizzare procedure e strumenti informatici nell'organizzare, elaborare, rappresentare e memorizzare informazioni. Valutare il tipo di materiali in funzione dell'impiego; Esaminare le trasformazioni di utensili o semplici dispositivi e inquadrarle nelle tappe evolutive della storia dell'umanità; AMBITO GEO-STORICO-SOCIALE

STORIA-GEOGRAFIA-SCIENZE SOCIALI

Riconoscere e descrivere quadri di società sulla base di indicatori: rapporto uomo-ambiente, rapporti sociali, rapporti economici, cultura materiale, potere e istituzioni, espressioni culturali, arti figurative, religioni: Società industriali: STORIA (5°, 6° e 7° anno) GEOGRAFIA (5°, 6° e 7° anno) Trasformazioni del paesaggio conseguenti alla rivoluzione industriale, su scala nazionale, europea, mondiale; SCIENZE SOCIALI (5°, 6° e 7° anno) D – LE FINALITÀ DELLE DISCIPLINE ITALIANO E LINGUE EUROPEE MODERNE Italiano, anche come lingua di contatto per gli allievi di origine straniera;

Prima lingua europea moderna;

Seconda lingua europea moderna.

Nei primi cinque anni della scuola di base le discipline dell'area linguistica concorrono a definire la programmazione e le attività dell'"ambito dei linguaggi", che comprende anche immagine e arte, musica e scienze motorie, nonché a definire finalità, raccordi e attività con gli altri ambiti e discipline sulla base della definizione di obiettivi trasversali e per costruire e rinforzare l'unitarietà dei processi di apprendimento.

Allo stesso fine, negli ultimi due anni della scuola di base le singole discipline dell'area linguistica curano e realizzano attività anche interdisciplinari sulla base di diverse aggregazioni finalizzate a progetti e obiettivi condivisi.

ITALIANO

Per l'area linguistica, nel corso della scuola di base, il progressivo passaggio degli apprendimenti dai campi di esperienza, alla dimensione di "ambito" e da questa a quella "disciplinare" avviene gradualmente e si completa negli ultimi due anni. L'insegnamento e l'apprendimento di italiano, nel corso della scuola di base, si caratterizzano per un graduale e progressivo emergere degli aspetti che definiscono la specificità della disciplina e che si consolideranno nel passaggio fra gli ultimi due anni della scuola di base e i primi due anni della scuola secondaria: l'educazione agli usi della lingua, l'educazione letteraria e la riflessione sulla lingua, che nella scuola di base restano sempre fortemente integrati.

Nella scuola di base l'educazione agli usi della lingua ha la preminenza ed è tesa a rinforzare la padronanza orale e scritta dell'italiano, finalizzata allo sviluppo consapevole di abilità linguistiche e cognitive e quindi della capacità di capire e produrre testi orali e scritti via via più articolati e complessi; alla progressiva capacità di verbalizzare le proprie esperienze; al progressivo dominio di un vocabolario sempre più ricco, a partire da quello fondamentale e, poi, di base; al graduale e consapevole inserimento in relazioni interpersonali e sociali; all'incremento della capacità di apprendere e alla progressiva crescita culturale; alla scoperta della ricchezza, flessibilità e creatività della lingua e dei suoi usi.

L'educazione agli usi creativi e letterari della lingua costituisce un primo avvio all'educazione letteraria, che si fonda sulla capacità di leggere e capire testi letterari in prosa e in versi adeguati all'età, ai gusti, agli interessi e ai bisogni di conoscenza degli allievi. Nella scuola di base, è finalizzata a sviluppare la creatività e rafforzare la consapevolezza sulla flessibilità della lingua; a rinforzare la progressiva costruzione di identità, attraverso la conoscenza di sé e dell'altro; a promuovere il piacere della lettura disinteressata e le capacità di scelta e di valutazione personale; a incrementare l'educazione all'immaginario e a potenziare lo sviluppo cognitivo tramite l'accostamento a più mondi 'possibili' al cui interno fare esperienza di innumerevoli situazioni (ambientali, situazionali, psicologiche), comprese quelle più fantastiche o distanti culturalmente, nello spazio e nel tempo; a fornire una prima consapevolezza della permanenza e del mutamento nel tempo e nello spazio di temi, figure, problemi; a porre le basi per la successiva comprensione del valore estetico di alcune forme di comunicazione.

L'educazione ai vari usi della lingua e la stessa educazione letteraria risultano potenziate da una riflessione sulla lingua da farsi il più possibile a partire da enunciati o da testi, orali e scritti, compresi quelli prodotti dagli stessi alunni. La riflessione sulla lingua, che diviene progressivamente più esplicita e sistematica nel corso della scuola di base, è tesa principalmente a costruire la capacità di guardare alla lingua come a un oggetto degno di attenzione e analisi; a costruire una mentalità problematica e un atteggiamento scientifico nell'analisi di fenomeni linguistici e testuali; a dare consapevolezza delle principali funzioni e strutture della lingua; a contribuire allo sviluppo delle abilità linguistiche nei loro aspetti più complessi e consapevoli; a offrire una strumentazione concettuale utile al confronto tra lingue diverse e alla consapevolezza del mutare delle lingue nello spazio e nel tempo; ad accrescere la capacità di giudizio e selezione delle forme di comunicazione più adeguate rispetto ai diversi contesti e destinatari; a dare consapevolezza dei profondi legami fra lingua, storia e cultura, anche in dimensione interculturale.

Gli obiettivi di apprendimento relativi alle competenze degli allievi e alle scansioni interne al ciclo vanno ricondotti ai nuclei operativi degli apprendimenti linguistici nella scuola di base:

ascolto e parlato

lettura

scrittura e riscritture

riflessione sulla lingua.

Più obiettivi e soprattutto più attività diverse possono concorrere a costruire una medesima competenza linguistica e comunicativa; né le ripartizioni degli obiettivi relativi alle singole abilità corrispondono a filoni didattici da seguire in modi rigidamente separati.

Tocca infatti alla programmazione didattica definire percorsi e occasioni di apprendimento che, in rapporto agli allievi reali, perseguano il raggiungimento di questi obiettivi, ovviamente anche integrandoli fra loro in attività didattiche che spesso coinvolgono più abilità linguistiche (di ascolto e parlato, di lettura e scrittura, di lettura e parlato, di ascolto e scrittura, ecc.) e che quindi favoriscono l'esercizio e l'incremento di quelle abilità in modo integrato.

A fondamento degli usi e quindi della progettazione degli apprendimenti linguistici va collocata la nozione di testo, poiché le attività linguistiche hanno per oggetto testi, unità comunicative dotate di organicità e di riconoscibilità.

Per testo si possono intendere unità linguistiche di estensione diversa, sia orali che scritte, e anche parti di testi più ampi, qualora dotate di unitarietà, ad esempio le voci di una enciclopedia, i capitoli di un romanzo, i paragrafi di un manuale, i singoli articoli o gli inserti pubblicitari di un giornale, le singole didascalie di un testo con immagini e così via.

L'insieme degli obiettivi di apprendimento della disciplina nella scuola di base deve garantire un buon livello di alfabetizzazione, di controllo della pronunzia e dell'ortografia corrente e porre solide basi per un iter formativo che si completa solo nei primi due anni della scuola secondaria, quando un ulteriore scarto delle potenzialità cognitive e conoscitive consentirà di garantire a tutti gli allievi e le allieve in uscita dall'obbligo scolastico più alti e adeguati livelli di cittadinanza linguistica, comunicativa e culturale.

Per l'intero percorso formativo della scuola di base sarà particolarmente curata la dimensione formativa e orientativa degli apprendimenti linguistici che, progressivamente e poi in particolare negli ultimi due anni, deve accompagnare gli allievi alla scoperta di sé, alla valorizzazione delle potenzialità individuali, concorrendo alla scelta della scuola secondaria e del relativo indirizzo.

LINGUE EUROPEE MODERNE

L'insegnamento delle lingue mira a fornire a tutti gli alunni gli strumenti essenziali per comunicare in ambito europeo e per porre le basi del dialogo interculturale. Comunicazione ed educazione interculturale sono quindi i fondamenti del curricolo plurilingue.

Le finalità dell'educazione plurilingue nella scuola di base sono in particolare le seguenti:

a) promuovere la consapevolezza della comune cittadinanza europea attraverso il contatto precoce con due lingue europee moderne;

b) sviluppare la competenza comunicativa in un rapporto di complementarità e di reciproco rinforzo tra le due lingue e tra queste e la lingua italiana;

c) potenziare la flessibilità cognitiva e la capacità di continuare a imparare le lingue in funzione dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita.

L'apprendimento linguistico implica rapporto, intreccio stretto fra lingua e cultura e contribuisce, in questa dimensione, ad ampliare ed arricchire gli orizzonti mentali e culturali degli alunni.

L'interagire con lingue e culture altre per tutto il ciclo di base rende gli alunni consapevoli dell'esistenza di modi diversi di esprimersi e comunicare; li sollecita a riconoscere la propria identità culturale attraverso un'esperienza multipla dell'alterità; arricchisce lo sviluppo cognitivo individuale potenziando la capacità di decentrarsi e di assumere punti di vista diversi.

L'introduzione di due lingue comunitarie facilita lo sviluppo di una competenza di ordine relazionale intesa sia come capacità di interpretare in maniera corretta e razionale altre realtà, sia come capacità di acquisire una condotta di vita responsabile e partecipativa. L'apprendimento di due lingue comunitarie riveste, quindi, un ruolo essenziale e strategico nella realtà della scuola italiana ormai connotata dalla presenza di culture che si basano su regole, modelli, comportamenti differenti.

Il curricolo plurilingue privilegia, in ciascuna delle due lingue, lo sviluppo delle competenze di comunicazione orale, in quanto l'oralità è la forma primaria della vitalità e dell'uso sociale delle lingue.

La prima lingua viene introdotta già nei primi due anni nell'ambito linguistico-espressivo e si sviluppa successivamente come disciplina autonoma.

La seconda lingua viene introdotta negli ultimi due anni della scuola di base e si coordina con le attività previste per l'italiano, recuperando altresì apporti di quanto appreso nella prima lingua in un rapporto di mutuo rinforzo e arricchimento.

Gli obiettivi di apprendimento sono prevalentemente caratterizzati da scelte di tipo pragmatico-comunicativo e tendono a favorire lo sviluppo di competenze trasversali sia sul versante delle abilità di studio, sia sul versante della comunicazione interculturale. Alcuni obiettivi, più in particolare, possono essere perseguiti attraverso attività laboratoriale di interazione tra lingue e forme espressive non verbali, in modo da avviare gradatamente gli allievi ad un uso veicolare delle lingue stesse.

Le singole scuole, nella loro autonoma attività di progettazione, potranno modulare i percorsi in tappe intermedie, tenendo presente l'esigenza di garantire uno sviluppo integrato, continuo e progressivo delle competenze parziali e conclusive.

La quota obbligatoria riservata alle scuole può utilizzarsi anche per il rafforzamento di una o entrambe le lingue. In ogni caso, una delle due lingue deve essere l'inglese.

SCIENZE MOTORIE

Vivere il proprio corpo in modo consapevole, personale, critico, soddisfacente e creativo, conoscere e controllare la propria emotività e motricità, mettersi in relazione con le persone e l'ambiente, trasferire abilità e aprirsi a nuovi e altri saperi sono componenti fondamentali nell'equilibrio della persona nella sua dimensione cognitiva, relazionale, comunicativa, espressiva, operativa. Tali componenti devono essere tradotte in obiettivi formativi dell'intero percorso dai tre ai diciotto anni e possono essere delineate solo da una cultura del movimento e della corporeità rispettosa della persona e dell'ambiente.

L'importanza che assume il campo della corporeità e della motricità, sin dalla scuola dell'infanzia, deriva dal presupposto che proprio la concretezza e la fisicità sono i primi oggetti di scoperta, conoscenza e consapevolezza per il bambino.

Conoscere, per mezzo dei sensi e del movimento, le cose e gli altri nello spazio è uno dei punti di partenza verso l'elaborazione delle informazioni in capacità di pensiero. Il bambino gioca, esplora, percepisce, comunica agli altri e sente gli altri. L'esperienza del corpo è, perciò, anche esperienza affettiva, di "fiducia" in sé, nelle proprie capacità di relazione col mondo e con l'altro.

Proprio per il fatto che il corpo ed il movimento rappresentano uno degli elementi portanti della dimensione individuale e sociale nello sviluppo della persona, la disciplina dà un particolare contributo alla creazione e al potenziamento delle competenze nei diversi ambiti del sapere. L'educazione alla corporeità si traduce in concrete competenze operative che vanno da quelle motorie a quelle espressive, a quelle comunicative, a quelle sportive.

L'esperienza nell'area percettivo-motoria consente la maturazione psicomotoria della persona in fase evolutiva e permette l'autogestione del proprio benessere psicofisico nelle varie fasi della vita.

L'arricchimento della pratica nell'area espressiva affina le capacità espressive del corpo in modo creativo e sensibilizza ai generi artistici del teatro e della danza. In tali contesti il corpo riveste significati simbolico-rappresentativi, evocativi, artistici.

Nell'area comunicativa, il perseguire la capacità di riconoscere tutti gli elementi della comunicazione analogica affina la capacità di decodificare messaggi sia provenienti dall'esterno sia dal proprio mondo emotivo e di sviluppare la consapevolezza delle proprie e delle altrui modalità comunicative.

La conoscenza e la pratica di qualsiasi disciplina sportiva contribuiscono alla formazione dei giovani, sollecitando la valutazione delle proprie capacità, il rispetto delle diversità e la condivisione delle regole. Il gioco di regole, infatti, si connota come un vero e proprio esercizio di formazione alla cittadinanza e alla democrazia. Il rapporto organizzato con gli altri, in vista di obiettivi comuni, consente ai giovani di rispondere ai propri bisogni di appartenenza e di aggregazione. Le esperienze in ambiente naturale ed urbano favoriscono lo sviluppo di una cultura ambientale basata sulla percezione e sui vissuti individuali e di gruppo.

ARTE E IMMAGINE

L'approccio conoscitivo al mondo delle immagini nelle sue dimensioni comunicative ed artistiche arricchisce il patrimonio culturale relativo ai linguaggi ed al loro uso sociale, e sollecita la comprensione delle diverse forme della comunicazione: quella scritta, quella orale, quella gestuale, quella musicale e quella iconica. Bambine e bambini quando entrano nella scuola hanno già un bagaglio di conoscenze e di esperienze in questo campo; possiedono competenze che la scuola deve riconoscere, valorizzare e ordinare. Una scuola che si apra al mondo deve riuscire a confrontarsi criticamente con la molteplice ricchezza dei linguaggi audiovisivi e multimediali: con i suoni, i colori, le immagini che rappresentano lo sfondo costante della vita di tutti gli allievi.

Le pratiche di insegnamento più avanzate nella scuola dimostrano come sia necessario assicurare ad alunne e alunni esperienze di apprendimento di tipo interdisciplinare, attraverso la proposta di laboratori nei quali la produzione e la fruizione delle immagini sia collocata in precisi contesti ambientali, storici e artistici. L'immagine, come la lingua verbale, il suono, la musica, i gesti, appartengono all'universo dei linguaggi e concorrono a stimolare l'immaginazione e la creatività, a potenziare le capacità espressive e comunicative, a sviluppare sia un pensiero visivo e cognitivo di tipo simultaneo sia specifici processi di simbolizzazione.

Il curricolo di immagine e arte ha anche l' obiettivo di alfabetizzare le alunne e gli alunni alla lettura dell'opera d'arte, di avvicinarli ai beni culturali, di potenziare le loro capacità estetiche ed espressive, di rafforzare la loro preparazione culturale e civica, di educarli alla salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale.

"Immagine e arte" è, dunque, una disciplina che concorre a:

fornire al cittadino, che vive in una realtà dominata dalla comunicazione mass-mediologica, competenze per leggere, interpretare e padroneggiare in modo critico e attivo i linguaggi multimediali;

sviluppare in alunne e alunni la sensibilità artistica avviandoli, sin dai primi anni di scuola, alla lettura di opere d'arte antiche e moderne;

sviluppare le capacità di esprimersi e comunicare sperimentando attivamente i codici e le tecniche proprie del linguaggio visuale;

valorizzare l'esperienza emozionale acquisita dalle bambine e dai bambini nella fruizione sempre più avvertita del linguaggio multimediale;

potenziare l'immaginazione e la creatività attraverso i processi di rielaborazione e di reinterpretazione di elementi visivi, di codici e di linguaggi;

educare al vedere, abituando l'alunno a fruire di testi diversi (immagini, immagini televisive, testi web, testi a stampa) applicando consapevolmente differenti strategie e modalità di lettura;

favorire processi di integrazione multiculturale utilizzando le immagini e le opere d'arte come strumento per sviluppare l'educazione interculturale, basata sulla conoscenza e la condivisione di diverse culture.

MUSICA

La musica si propone di sviluppare la capacità di bambini e ragazzi di partecipare all'esperienza musicale, sia nella dimensione del fare musica, sia in quella dell'ascoltare e del capire. Bambine e bambini sono sensibili al mondo di suoni e voci sin dalla primissima infanzia: essi ascoltano, si muovono, sentono il ritmo, cantano, esplorano l'universo musicale. Il far musica con la voce, con gli strumenti, con i mezzi a disposizione permette loro di ritrovare nella musica le proprie emozioni e di avviarsi a conoscere il grande patrimonio e melico della tradizione europea e italiana.

Bambine e bambini sviluppano capacità di attenzione agli eventi sonori del proprio ambiente, a partire dal riconoscimento della funzione dei suoni e delle musiche nella vita quotidiana: per esempio esplorano le possibilità sonore della voce, del corpo e degli oggetti che usano; imparano ad associare il ritmo al movimento; traducono in suono e ritmi i vissuti personali, le fiabe, i racconti; cantano filastrocche, conte e rime; realizzano ritmi e melodie mediante la percussione di oggetti e strumenti anche costruiti con materiali di recupero.

A partire da questo " fare e sentire", che si costruisce e si consolida nel percorso della scuola di base, bambine e bambini sviluppano la capacità di esplorare e riconoscere i suoni e quella di imparare a notarli e produrli, fino ad arrivare alla creazione, alla esecuzione e alla interpretazione di testi musicali, attraverso l'uso della voce, di uno strumento o delle tecnologie multimediali e audiovisuali.

Gli allievi nell'incontro con il mondo dei suoni maturano progressivamente abilità e conoscenze, che, così come avviene per gli altri linguaggi espressivi, possono essere raggruppate in due grandi ambiti: le competenze relative alla fruizione e quelle relative alla produzione di musica. Le competenze relative alla fruizione rappresentano l'insieme delle conoscenze e delle abilità necessarie per ascoltare e comprendere il linguaggio musicale e per interpretare e analizzare gli eventi musicali. L'interpretazione è l'insieme delle operazioni che permettono di collegare un evento sonoro a un contesto extra musicale: il collegamento fra musica e significati, vissuti personali, immagini, gesti, situazioni emotive e, progressivamente, la collocazione del brano all'interno di un contesto storico, sociale e culturale. L'analisi è la ricognizione degli aspetti morfologici del linguaggio musicale - ritmici, melodici, timbrico-dinamici, armonici, formali-architettonici- funzionali alle attività di interpretazione.

Le competenze relative alla produzione possono essere definite come l'insieme delle conoscenze e delle abilità necessarie a produrre eventi musicali, ovvero a eseguire musiche composte da altri o a inventarne di proprie. Con il termine "inventare" si indicano tutte le attività creative possibili in musica, come improvvisare, comporre, arrangiare, trascrivere, compiere scelte personali nell'esecuzione dei repertori. Esse rappresentano modi diversi di intervenire creativamente sul materiale sonoro.

Una articolata abilità di percepire, discriminare, individuare, ordinare e memorizzare il fatto sonoro in sé, nelle sue caratteristiche di durata, altezza, intensità, timbro è il fondamento sia della produzione sia della fruizione.

Vivere, capire, amare la musica è condizione fondamentale per accedere a una grande eredità culturale. Le generazioni che ci hanno preceduto hanno creato un immenso repertorio di testi musicali, ci hanno trasmesso un patrimonio di idee e di emozioni. Un compito irrinunciabile della scuola è favorire la conoscenza e la fruizione consapevole di questa straordinaria ricchezza umana e culturale, anche sviluppando rapporti con esperti, ove siano carenti competenze già consolidate.

La musica, infine, è terreno privilegiato per vivere la dimensione della multiculturalità. Il bambino che, anche in carenza di interazione verbale, dialoga a scuola con bambine e bambini di altri paesi attraverso le diverse espressioni musicali, diventerà più facilmente un adulto capace di comprendere altre culture e confrontarsi costruttivamente con esse.

MATEMATICA

L'educazione matematica contribuisce alla formazione culturale del cittadino, in modo da consentirgli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità critica. Le competenze del cittadino, al cui raggiungimento concorre l'educazione matematica, sono, per esempio: esprimere adeguatamente informazioni, intuire e immaginare, risolvere e porsi problemi, progettare e costruire modelli di situazioni reali, operare scelte in condizioni di incertezza. La conoscenza dei linguaggi scientifici, e in particolare di quello matematico, si rivela sempre più essenziale per l'acquisizione di una corretta capacità di giudizio. Per questo la matematica concorre, insieme con le scienze sperimentali, alla formazione di una dimensione culturale scientifica.

Il linguaggio e il ragionamento matematico devono essere considerati strumenti per l'interpretazione del reale e per la costruzione di concetti, di modelli, di proprie modalità di pensiero, e non un puro esercizio logico o un astratto bagaglio di nozioni. Nella scuola di base la costruzione di competenze matematiche va perseguita in opportuni campi di esperienza, ricchi e motivanti, che permettano agli studenti esperienze cognitive significative, consonanti con quelle esperite in contesti linguistici, storici, sperimentali, motori, figurativi e ludici. A partire da esperienze vissute nella scuola dell'infanzia, nei contesti di gioco della vita familiare e sociale, bambine e bambini maturano consuetudine con il calcolo, con il gioco dei se e dei ma, imparano a intuire, immaginare, porsi dei problemi, incontrano nei fatti il ragionamento matematico. Tali consuetudini matureranno soprattutto se gli insegnanti utilizzeranno più di una modalità di lavoro, ad integrazione della lezione tradizionale. In particolare, sarà fondamentale il laboratorio di matematica, che permetterà agli allievi non solo di eseguire ma anche di progettare, discutere, fare ipotesi, costruire e manipolare con materiali diversi, sperimentare e controllare la validità delle ipotesi fatte. Grande importanza come mediatori nei processi di acquisizione di conoscenza e nel supporto alla comprensione del nesso tra idee matematiche e cultura assumono gli strumenti, dai più semplici, come i materiali manipolabili, ai più complessi quali, tipicamente, il computer o le calcolatrici numeriche e simboliche).

È comunque essenziale nel processo di insegnamento-apprendimento di questa disciplina collegare strettamente esperienze di vita e riflessione su di esse con un progressivo processo di astrazione tipico delle procedure matematiche. Calibrando adeguatamente i ritmi dell'azione di insegnamento alle reali esigenze degli studenti, in una didattica che, per la matematica deve essere lunga e di graduale assimilazione, l'insegnante, avvalendosi di contesto e strumenti opportuni, utilizzerà problemi e situazioni al fine di mobilitare le risorse intellettuali degli studenti per contribuire alla loro formazione generale.

In tutte le attività sarà essenziale la mediazione del linguaggio naturale, sia parlato sia scritto: l'esperienza e la verbalizzazione col linguaggio naturale dovranno precedere la formalizzazione e la riflessione sui sistemi di notazione simbolica propri della matematica. Per esempio prima di imparare a formalizzare una strategia risolutiva per mezzo dei segni dell'aritmetica i bambini dovranno esplorare e operare in campi di esperienza in cui attuare attività di quantificazione utilizzando strumenti e sistemi di rappresentazione che sono caratteristici del campo stesso (il calendario lineare per il tempo; monete per risolvere problemi di compravendita di beni….). Analogamente per le conoscenze legate allo spazio e alle figure sarà essenziale l'esplorazione dinamica in contesti vari.

L'acquisizione del linguaggio rigoroso della matematica deve essere quindi un obiettivo da raggiungere nel lungo periodo e una conquista cui gli allievi giungono, col supporto dell'insegnante, a partire dalle loro concrete produzione verbali, quasi sempre imprecise ma ricche di significato per l'allievo: queste vanno messe a confronto e opportunamente discusse nella classe per giungere così a riconoscere, nell'uso di simboli e scritture formali, forme sintetiche di espressione del linguaggio naturale, con il loro alfabeto, regole di costruzione di scritture corrette e sintassi.

La formazione del curricolo scolastico non può prescindere dal considerare sia la funzione strumentale, sia quella culturale della matematica: strumento essenziale per una comprensione quantitativa della realtà da un lato, sapere logicamente coerente e sistematico, caratterizzato da una forte unità culturale, dall'altro. Entrambe queste funzioni sono determinanti per la formazione matematica degli studenti: priva del suo carattere strumentale, questa disciplina risulterebbe un puro gioco di segni senza significato; senza una visione globale, diventerebbe una serie di ricette prive di metodo e di giustificazione.

All'interno di competenze strumentali quali contare, eseguire semplici operazioni aritmetiche sia mentalmente sia per iscritto sia con strumenti di calcolo, saper leggere dati rappresentati in vario modo, misurare una grandezza, calcolare una probabilità, è sempre presente un aspetto culturale che collega tali competenze alla storia della nostra civiltà e alla complessa realtà in cui viviamo. D'altra parte l'aspetto culturale che fa riferimento a una serie di conoscenze teoriche, storiche ed epistemologiche, quali la padronanza dei concetti fondamentali, la capacità di situarli in un processo evolutivo, la capacità di riflettere sui principi e sui metodi impiegati, non ha senso senza i riferimenti ai calcoli, al gioco delle ipotesi, ai tentativi per validarle. È questo un terreno concreto e vivo da cui le conoscenze teoriche della matematica traggono alimento.

Entrambi i tipi di competenze costituiscono obiettivi di lungo termine, alcuni dei quali potranno essere conseguiti compiutamente nel successivo ciclo della scuola secondaria. La loro costruzione si deve però iniziare già nella scuola di base, realizzando una didattica che ritorni più volte sugli argomenti, via via approfondendoli: il nesso tra aspetti strumentali e culturali potrà in particolare essere colto dagli studenti proponendo loro opportune riflessioni storiche, introdotte gradualmente, senza forzature e anticipazioni.

Occorre inoltre tenere presente che il percorso per l'acquisizione di concetti matematici non è lineare, ma passa necessariamente per momenti cruciali che costituiscono salti cognitivi, in quanto affrontano aspetti che possono costituire ostacoli per l'apprendimento o essere fonte di fraintendimenti. Un tipico esempio è l'introduzione dei decimali o delle frazioni. Nell'introdurre le moltiplicazioni con i numeri decimali gli allievi si scontrano con l'ostacolo, indotto dal modello dei naturali, che non sempre il prodotto fra due numeri decimali è maggiore dei due fattori; analogamente, nel confronto fra numeri decimali, è bene evidenziare, per esempio, che 0,45 è minore di 0,6 (e non viceversa come alcuni allievi credono sulla base che 6 è minore di 45).

Con riferimento alle molteplici funzioni della matematica, culturale, cognitiva e strumentale, si individuano alcuni nuclei essenziali su cui costruire le competenze matematiche dell'allievo. Quattro sono nuclei tematici e caratterizzano i contenuti dell'educazione matematica nella intera scuola di base: il numero, lo spazio e le figure, le relazioni, i dati e le previsioni. L'insegnante dovrà cercare di svilupparli in modo coordinato, cogliendo ogni occasione di collegamenti interni e con altre discipline. Vi sono poi tre nuclei trasversali, centrati sui processi degli studenti: misurare, argomentare e congetturare, risolvere e porsi problemi. Il primo consente un approccio corporeo ed esperienziale ai concetti di numero e spazio, in collegamento con le scienze e con le tecnologie con le quali la matematica costituisce inizialmente un ambito. Il secondo caratterizza le attività che preparano alla dimostrazione, ossia a una delle attività che contraddistinguono il pensiero matematico maturo, quale sarà acquisito negli anni successivi della scuola secondaria. Il terzo costituisce l'ambiente privilegiato per l'attività da condurre, non solo attraverso la risoluzione di problemi già formulati, ma anche attraverso la proposta di situazioni da indagare, da modellizzare, da matematizzare, abituando a scegliere proprie strategie risolutive, con un pizzico di fantasia e di inventiva. Esplorare e risolvere problemi costituisce per gli studenti un'attività fondamentale per costruire nuovi concetti e abilità, per arricchire di significati concetti già appresi e per verificare l'operatività degli apprendimenti realizzati in precedenza; è comunque cruciale che l'insegnante utilizzi problemi e situazioni da modellizzare al fine di mobilitare le risorse intellettuali degli allievi anche al di fuori delle competenze strettamente matematiche, contribuendo in tal modo alla loro formazione generale.

SCIENZE

La formazione scientifica assume oggi un valore sociale ben più significativo che nel passato anche recente in virtù sia degli scenari di sviluppo della scienza sia del sempre più considerevole peso pervasivo che le conquiste scientifiche e tecnologiche hanno nella vita quotidiana. Ogni cittadino si trova, infatti, ad affrontare fenomeni e problemi la cui comprensione richiede l'analisi del complicato intreccio tra ricerca scientifica, processi economici, innovazione tecnologica, etica ed atteggiamenti sociali; complessità e intrecci che richiedono scelte personali attente e motivate, pur nella consapevolezza che la scienza non dà soluzioni certe e definitive.

Cultura scientifica, oggi, significa essenzialmente capacità di orientamento e di interpretazione in un ambito del sapere in sempre più rapida e continua evoluzione.

Per partecipare perciò con consapevolezza ai processi sociali e culturali del nostro tempo, per contrastare la diffusione di atteggiamenti superficiali ed ingenui occorre che i bambini ed i ragazzi imparino a comprendere la complessità dei fenomeni e che sappiano utilizzare in modo consapevole le informazioni per orientarsi nel mondo e per continuare a farlo per tutto l'arco della vita. Sapersi orientare nella dimensione sociale delle scienze rappresenta oggi un fondamentale diritto di cittadinanza.

La costruzione di tali competenze, a partire da contesti semplici ma significativi, e la capacità di trasferirle e utilizzarle in situazioni via via più complesse rappresentano l'obiettivo formativo della scuola di base.

Il contributo, che l'insegnamento scientifico può e deve dare al perseguimento di questo obiettivo, consiste nella costruzione di percorsi didattici la cui efficacia dipende in modo decisivo dalle modalità di lavoro a scuola. Si tratta cioè di passare dalla dimensione informativa e di semplice trasmissione di argomenti a quella formativa e costruttiva.

Il presupposto di un efficace insegnamento delle scienze è allora il contatto diretto delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi con gli oggetti di osservazione e di studio. Il coinvolgimento diretto costruisce la motivazione, attiva il lavoro mentale, prospetta soluzioni ai problemi, sollecita il desiderio di continuare ad apprendere.

In questo percorso occorre integrare le informazioni in ingresso con conoscenze già strutturate, rendere consapevoli gli allievi della dimensione sia concettuale sia sperimentale delle scienze. Occorre, inoltre, dedicare attenzione alla riflessione metacognitiva: i bambini ed i ragazzi debbono dedicare tempo a riflettere sul percorso compiuto, sulle competenze acquisite, sulle strategie poste in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Particolare cura dovrà essere dedicata all'acquisizione di un linguaggio appropriato, funzionale a dare adeguata forma al pensiero scientifico e necessario per descrivere, argomentare e convincere.

Il processo di apprendimento procede quindi attraverso un lento e ricorrente percorso fatto di esperienze, riflessioni e formalizzazioni, a partire da quelle linguistiche e rappresentative, che portano a strutturare il pensiero spontaneo verso forme sempre più coerenti ed organizzate. Le osservazioni concrete devono perciò stimolare e sostenere le interpretazioni che divengono via via più articolate e formalizzate, seguendo la strategia di ogni corretto procedimento scientifico.

In questa prospettiva trovano spazio percorsi didattici, adeguati all'età degli alunni, finalizzati ad affrontare problemi complessi e controversi, che presentano cioè molteplici soluzioni possibili. Dalla scienza, quindi, i bambini ed i ragazzi dovranno attingere la fiducia che i fatti del mondo, per quanto complessi, possono essere interpretati con metodi attendibili; al tempo stesso gli allievi, nella consapevolezza dei limiti della loro esperienza, potranno imparare a prospettare e realizzare soluzioni.

La progressività consiste essenzialmente nella capacità dei bambini e dei ragazzi di utilizzare schemi di spiegazione e interpretazione e modelli via via più generali e potenti, riuscendo a collegare tra loro informazioni ricavate da contesti diversi di esperienza, da libri o da altre fonti, sviluppando così sia il sapere individuale sia quello socialmente condiviso nella classe o in altri contesti. I bambini ed i ragazzi, lentamente, si appropriano così delle basi dei saperi disciplinari, fino ad arrivare alla padronanza delle diverse discipline scientifiche quali si presenteranno nella scuola secondaria.

L'apprendimento nell'area scientifica, infine, ha bisogno di coltivare la dimensione pluridisciplinare, per spiegare un fatto o un fenomeno attraverso punti di vista e schemi disciplinari diversi. Così risultano fondamentali le correlazioni trasversali tra l'area scientifica e altre discipline, in particolare con la lingua italiana, la matematica, la tecnologia, per quanto riguarda i processi di formalizzazione e attualizzazione delle conoscenze, e con le altre aree (geo-storico-sociale, artistica, motoria, musicale) per mettere in rilievo le differenze e le analogie nelle strategie di conoscenza e negli approcci alla complessità del mondo reale.

Per questo il possesso di una cultura scientifica contribuisce a formare i ragazzi come cittadini:

vigili nei confronti di qualsiasi forma di affermazione aprioristica e non documentata;

curiosi ed aperti verso il mondo nella sua molteplicità;

disposti ad assumersi responsabilità interpretative ed operative, individuali e socializzate;

disposti a lavorare e collaborare con gli altri, capaci di esprimere le proprie opinioni, di ascoltare e di confrontarsi con quelle degli altri.

Sul piano più specifico della formazione scientifica i bambini e i ragazzi dovranno imparare a:

·ragionare collegando in modo significativo quanto hanno imparato con gli indizi raccolti dall'esperienza;

·interpretare e progettare lo svolgersi di fenomeni più o meno semplici fondando argomentazioni e azioni su ampi repertori di dati di fatto e di spiegazioni convincenti;

·sviluppare schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni di fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della realtà quotidiana;

·"pensare per relazioni", individuando i modi, le strategie ed i comportamenti più adatti a padroneggiare la complessità dei sistemi e delle loro interazioni;

·sviluppare un atteggiamento esplorativo a partire dalle proprie conoscenze per affrontare e risolvere problemi di ambito anche non scolastico;

·avviare riflessioni sulle relazioni tra comprensione dei fenomeni, valori e scelte personali.

TECNOLOGIA

I sostanziali cambiamenti che connotano la società contemporanea dimostrano quanto la tecnica sia in grado di cambiare le forme e i ritmi della vita quotidiana e come stiano cambiando gli stessi modi del conoscere. La tecnica, da quando ha fatto la sua comparsa nella vita dell'uomo, ha condizionato non solo il suo sviluppo cognitivo e culturale, ma anche quello biologico.

La tecnica ha prodotto e produce mutamenti profondi in moltissimi campi dall'arte, alla scienza, all'economia, allo sport in un intreccio strettissimo tra conoscenze e azioni: non può allora essere relegata sul piano della semplice operatività.

L'attività formativa e didattica dovrà valorizzare le naturali curiosità possedute da bambine e bambini e la loro naturalezza nel vivere in un ambiente contrassegnato da forti componenti tecnologiche. E' un percorso formativo che occorre costruire, tenendo conto dell'età degli allievi, in un costante, dinamico equilibrio tra fare, capire , concettualizzare.

La cultura della tecnica propone di far acquisire alle ragazze e ai ragazzi strumenti operativi e concettuali che permettano loro di interagire con il mondo, materiale e virtuale, costruito dall'uomo. Operare con gli artefatti significa sviluppare competenze reticolari, riferite a diversi tipi di conoscenza, e imparare a utilizzare le strutture, le procedure e i linguaggi tipici di tali saperi.

Inoltre proiettare l'azione formativa verso la dimensione del fare e del progettare significa utilizzare forme e metodologie dell'apprendere prevalentemente proprie di contesti esterni alla scuola con ricadute positive sull'orientamento.

Bambine e bambini, infine, devono essere aiutati a capire come le tecnologie costituiscano potenti strumenti di estensione delle prestazioni umane, ma che sono i valori di una società a determinare ogni scelta di utilizzo e di sviluppo delle tecnologie stesse.

Nel definire come il mondo della tecnica e i saperi che l'accompagnano devono essere presenti nel percorso scolastico, si può affermare che il loro studio richiede sia momenti di insegnamento specifico sia momenti di attività trasversale, strettamente correlati con altre discipline e da svolgere in compresenza con altri insegnanti. Un aspetto a cui dedicare particolare attenzione riguarda la ricerca di un adeguato spazio per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione in modo da assicurare agli allievi il raggiungimento di quelle competenze che la società contemporanea considera indispensabili.

Lo sviluppo del pensiero tecnologico deve prendere l'avvio fin dai primi anni della scuola di base e proseguire secondo una progressione che potrebbe così articolarsi:

partire da semplici attività (quali lo smontaggio e il rimontaggio di oggetti di uso comune a scopo interrogativo e conoscitivo) per cominciare a cogliere il legame funzione-struttura,

sviluppare l'osservazione, l'analisi e la rappresentazione di processi artificiali per imparare a riorganizzare il sapere con il ricorso a strumenti (grafi, tabelle, mappe ecc.) e modelli logici (formule, regole, algoritmi, strutture di dati ecc.),

utilizzare l'analisi tecnica che, attraverso le azioni di ricerca sulla natura delle componenti di un oggetto/processo (strutturale, comportamentale, funzionale, teleologica), sulle procedure e sul controllo, permette all'alunno di selezionare le conoscenze secondo ottiche differenti,

promuovere la progettualità che, passando da una situazione problematica alla ricerca di soluzioni e alla loro realizzazione (fisica, grafica, virtuale), consente di potenziare il pensiero divergente, le capacità operative e di verifica/revisione,

realizzare attività di simulazione reale o virtuale che, attraverso l'analisi degli effetti prodotti da interventi su variabili in contesti non direttamente controllabili, educa a cogliere le relazioni, a cercare regole di comportamento, a leggere le situazioni in termini sistemici, a confrontare esiti.

STORIA, GEOGRAFIA E SCIENZE SOCIALI

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