PER UNA NUOVA QUALITA' DEI SERVIZI E DELLE FUNZIONI PUBBLICHE

Memorandum d'intesa su lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche - 18 gennaio 2007

Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, il Ministro

dell'Economia e delle Finanze e le Organizzazioni Sindacali concordano quanto segue:

1. Una profonda riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche è un passaggio obbligato

affinché l'economia italiana torni su un sentiero di crescita duratura. Per rendere più attrattiva

la scelta di vivere e di investire in Italia, per dare spazio alla capacità dei cittadini, dei

lavoratori e delle imprese, di innovare, è necessario un deciso miglioramento della qualità dei

servizi pubblici che essi utilizzano. Dalla produzione e dall'accesso a servizi universali e di

qualità, di cui le Pubbliche Amministrazioni rimangono l'asse portante, dipende la stessa

disponibilità dei diritti di cittadinanza previsti dal nostro ordinamento costituzionale. Investire

nella qualità della Pubblica Amministrazione è indispensabile per dare efficacia all'azione

pubblica nel quadro di imparzialità, buon andamento e legalità. Alle risorse necessarie può e

deve concorrere la riduzione degli sprechi e la responsabilizzazione dei centri di spesa.

2. La riorganizzazione della Pubblica Amministrazione e delle funzioni pubbliche, a livello

centrale e locale, deve essere ispirata all'obiettivo di accrescere la produttività del sistema

Paese. Ciò esige che siano create condizioni di misurabilità, verificabilità e incentivazione della

qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche. In questo modo si valorizzano le professionalità

dei lavoratori pubblici; la dirigenza pubblica può trovare la motivazione e l'incentivo per

perseguire in modo trasparente e giudicabile la missione che le è assegnata.

3. Il miglioramento delle funzioni pubbliche richiede un concorso coordinato: I) della

legislazione a sostegno della piena contrattualizzazione del rapporto di lavoro pubblico; II)

delle disposizioni contrattuali del settore pubblico; III) della disciplina delle procedure e del

sistema di contrattazione (nazionale e integrativa); IV) dell'esercizio dei diversi e distinti livelli

di responsabilità; V) del sistema dei controlli e della semplificazione e delle regole contabili e

amministrative; VI) della infrastruttura tecnologica; VII) delle strutture e dei modi di

comunicazione con i destinatari dei servizi; VIII) dei meccanismi di reclutamento e dei sistemi

di formazione del personale; IX) dell'utilizzo delle nuove tecnologie ed in modo particolare del

telelavoro. In questo nuovo impianto gli aumenti di efficacia e di efficienza dovranno essere

perseguiti ricorrendo alle esternalizzazioni solo per le attività no core, limitando il ricorso alle

consulenze nelle pubbliche amministrazioni, e riducendo il numero di incarichi dirigenziali.

Andranno inoltre realizzati risparmi sull'acquisto di beni e servizi e misure che diano piena

garanzia di imparzialità e di trasparenza nel sistema degli appalti pubblici. In tale ultimo senso

è diretta anche l'ottimizzazione dei servizi ispettivi e di vigilanza in materia di lavoro.

4. Per dare finalmente attuazione in modo credibile a questi obiettivi generali si è concordato

che le iniziative di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche vengano attuate attraverso

indirizzi e criteri generali concordati in connessione con il rinnovo dei contratti. Questi indirizzi

dovranno promuovere, attraverso leve contrattuali, amministrative e normative, azioni

profonde di riorganizzazione fra loro omogenee e coerenti. Esse saranno realizzate da ogni

Amministrazione, locale e centrale, in relazione alle specifiche funzioni svolte e alle

competenze legislative e regolamentari: la riorganizzazione richiede infatti una combinazione

di strumenti e orientamenti di carattere generale e di progetti specifici, necessariamente

diversi da Amministrazione a Amministrazione. In attuazione degli indirizzi politici, il

responsabile della gestione predispone apposito piano operativo i cui obiettivi e modalità

attuative sono oggetto di confronto con le parti sociali. In questo ambito, si procederà al

riesame di tutte le forme di esternalizzazioni e di consulenze in atto per prevedere una

progressiva reinternalizzazione di quelle core e valutare per le altre, secondo l'indirizzo

richiamato, l'efficacia e l' efficienza.

5. In questo quadro, e comunque nell'ambito della legislatura, i sistemi di reclutamento

pianificati dovranno portare alla scomparsa del precariato. Il ricorso a lavoro flessibile potrà

avvenire, in base a tipologie e limiti individuati nella contrattazione collettiva. Nel breve

termine, il precariato esistente che si è sedimentato in modo disordinato col passare degli anni

in un contesto di blocco delle assunzioni, sarà assorbito mediante il ricorso a prove per quanti

non siano già stati sottoposti a tali verifiche all'atto del primo ingresso nello svolgimento di

attività nelle P.A. secondo le modalità e le risorse previste dalla Legge Finanziaria 2007.

6. Per quanto specificamente riguarda il sistema delle Regioni, ivi compresa la Sanità, e delle

Autonomie locali, in ragione della autonomia costituzionalmente riconosciuta, gli interventi

attuativi dei principi contenuti nel presente memorandum saranno oggetto di un ulteriore

specifico accordo con le Organizzazioni Sindacali. In questo ambito, passi importanti verso la

responsabilizzazione effettiva degli Enti, sia relativamente al rapporto tra gli stessi e le

comunità amministrate, sia rispetto agli obiettivi di contenimento della spesa, sono contenuti

nella stessa Legge Finanziaria 2007. Il riordino terrà conto della ridefinizione delle competenze

dello Stato e del sistema Regioni - Autonomie locali, unitamente all'individuazione dei livelli più

appropriati di governo dei processi di innovazione e di coordinamento e controllo dei risultati.

Per quanto riguarda gli Enti Pubblici non economici il Governo realizzerà un apposito tavolo di

confronto con le Organizzazioni Sindacali applicativo del presente accordo.

7. Deve essere garantito che le fonti legislative e contrattuali rispettino gli ambiti di

competenza quali definiti dalle norme generali sul lavoro pubblico. Le azioni normative,

amministrative e contrattuali si ispireranno agli indirizzi e criteri generali di seguito indicati:

- Misurazione della qualità e quantità dei servizi.

L'adozione e la diffusione di un metodo

fondato sulla fissazione di obiettivi e sulla misurazione dei risultati dell'azione amministrativa

possono e devono costituire la base dell'intero impianto di riorganizzazione della PA. La

misurazione dei servizi in tutte le amministrazioni, deve divenire lo strumento con cui valutare

il conseguimento degli obiettivi delle azioni amministrative, fissati in termini sia di

realizzazioni, sia di effetti sul benessere dei cittadini. Deve essere la base e il riferimento

oggettivo per la valutazione della dirigenza. Si tratta di produrre e pubblicizzare informazione

di qualità, in via continuativa, sui risultati effettivamente conseguiti, anche sulla base di

indagini sulla percezione degli utenti. Il Governo assumerà con tempestività le misure

necessarie per conseguire le finalità qui indicate, anche estendendo il ricorso agli indicatori

provenienti dalla contabilità· economica e usando come benchmark esperienze in corso di

avvio. Vanno anche previsti sedi e momenti di misurazione, anche sperimentali, che vedano la

partecipazione delle Amministrazioni, delle Organizzazioni Sindacali e degli utenti.

- Accesso ai pubblici impieghi e pianificazione del turn-over.

L'accesso per concorso

resta la modalità ordinaria per tutti i livelli della PA. La scelta dei settori prioritari di

destinazione e la programmazione e attuazione del reclutamento e delle assunzioni devono

svolgersi in modo periodico e continuo, in un orizzonte di medio periodo e in coerenza con i

vincoli finanziari, in modo da soddisfare un fabbisogno di personale che emerga da un'analisi

comparata delle esigenze tra le diverse unità dell'Amministrazione rispetto agli obiettivi di

Governo. Verranno introdotti sistemi utili a decongestionare i concorsi, definendo in modo

rigoroso e puntuale i requisiti di partecipazione e razionalizzando le procedure selettive e

valutative, e sperimentando concorsi comuni alle diverse Amministrazioni.

- Accesso alla dirigenza pubblica.

Per la dirigenza si ricorrerà ordinariamente a concorsi

pubblici, integrati da appropriate attività formative, come strumento di selezione. Nell'ambito

dei concorsi riservati al personale interno, verranno individuati metodi appropriati e trasparenti

per dare rilievo alle attività e ai risultati conseguiti dai candidati all'interno

dell'Amministrazione.

- Dirigenza: riassetto normativo e contrattuale e autonomia di bilancio.

Il numero

complessivo dei dirigenti pubblici deve essere ridotto, abbassando il rapporto medio

dirigente/personale con vantaggi di efficienza, razionalità organizzativa e di spesa: una quota

delle economie deve essere destinata alla valorizzazione delle posizioni organizzative del

personale non dirigente. La dirigenza va articolata, eliminando ogni progressione automatica e

collegando, con modalità da definire nei CCNL, gli incarichi e le loro retribuzioni ai risultati

della valutazione nell'ambito di un processo selettivo documentato e verificabile, e togliendo

alla attuale graduazione degli uffici la funzione esclusiva di meccanismo automatico di

differenziazione retributiva. Il riassetto deve prevedere autonomia del dirigente

nell'individuare la migliore organizzazione della propria struttura nell'ambito del sistema delle

relazioni sindacali previsto dai CCNL, nonché autonomia di utilizzazione del proprio budget al

fine di conseguire gli obiettivi di gestione, con l'opportunità di reinvestire nella propria stessa

struttura parte dei risparmi conseguiti. Questa autonomia deve essere esercitata nell'ambito

del sistema di relazioni sindacali prevista dalle disposizioni legislative e contrattuali vigenti.

L'affidamento degli incarichi di funzione dirigenziale avverrà attraverso procedure negoziali

improntate a principi di trasparenza e pubblicità. Infine, l'uscita deve costituire l'esito estremo

di risultati negativi, mentre deve essere rigorosamente limitato lo spoils system alle figure

apicali e a quegli incarichi dichiarati aventi natura fiduciaria dagli organi di governo in cui

possono essere chiamati anche esterni all'Amministrazione. Deve essere introdotto per le

funzioni dirigenziali di I fascia e di livello superiore, il principio generale della rotazione di ogni

incarico, dirigenziale in tempi di durata massima fissati con chiarezza. Nel caso in cui tale

rotazione comporti mobilità fuori dalla sede di residenza verranno individuati meccanismi

contrattuali di sostegno e incentivazione, mediante agevolazioni economiche sia dirette sia

indirette, conseguibili attraverso il ricorso all'autonomia di bilancio delle singole

Amministrazioni.

- Valutazione.

La dirigenza deve essere valutata coniugando le disposizioni normative e

contrattuali vigenti, prendendo a riferimento la misurazione dei servizi, i parametri di capacità

manageriale, nonché i risultati conseguiti valutati, con l'ausilio di appositi nuclei, secondo

modalità previste dal CCNL, dai livelli funzionali dirigenziali superiori. Il sistema di

incentivazione della dirigenza sarà legato alla verifica della relazione fra le risorse disponibili

utilizzate (strumentali e umane) e realizzazioni ed effetti in termini di servizi, rispetto a

obiettivi prefissati. La valutazione del personale con posizione organizzativa seguirà simili

criteri, in analogia a quanto previsto in alcuni comparti di contrattazione, superando rigide

definizioni legislative. Nel quadro dei contratti collettivi, all'introduzione di questi criteri

saranno affiancate l'attribuzione alla dirigenza di effettivi poteri di gestione del personale e la

previsione di adeguati sistemi di garanzia, nell'ambito del sistema di relazioni sindacali.

- Percorsi professionali.

Il percorso professionale dovrà dipendere in modo più significativo

dai risultati conseguiti, opportunamente valutati. Oltre che ai criteri indicati per l'accesso alla

dirigenza degli interni dell'Amministrazione, per le posizioni organizzative e per il restante

personale, andranno realizzate sperimentazioni mirate sui percorsi centrate su meccanismi

dedicati e trasparenti di selezione basati anche sulla valutazione.

- Formazione e aggiornamento.

Una volta svincolata da meccanismi di progressione

interna, la formazione può riacquistare una natura effettivamente funzionale a incrementare la

qualità e offrire al personale l'opportunità di aggiornarsi e di corrispondere all'evoluzione del

fabbisogno di capacità. Affinché ciò avvenga, andrà decisamente migliorata la qualità

dell'offerta formativa, promosso e monitorato il peso che alla formazione del personale viene

dato da ogni singolo dirigente, valutati in modo continuativo gli esiti formativi. Verranno anche

individuati enti bilaterali di formazione come nel settore privato.

- Mobilità territoriale e funzionale.

Per agevolare la mobilità territoriale del personale

pubblico, statale, regionale e locale, a seguito di riorganizzazioni derivanti dagli indirizzi

programmatici stabiliti e in attuazione del trasferimento di funzioni fra livelli istituzionali,

verranno individuati meccanismi contrattuali di sostegno e incentivazione, mediante

agevolazioni economiche sia dirette sia indirette, conseguibili anche attraverso il ricorso

all'autonomia di bilancio. Sarà strutturato un sistema che favorisca l'incontro fra la "domanda"

di Amministrazioni con carenze di personale e l' ''offerta'' di dipendenti che intendono

cambiare collocazione, anche al fine di contribuire all'effettiva attuazione del decentramento

delle funzioni amministrative. Verranno realizzate le semplificazioni e adottate le misure atte a

rendere effettiva e fluida la mobilita' fra Amministrazioni di uno stesso livello di governo.

- Esodi.

Per il personale, in caso di accertato esubero di personale non ricollocabile con

processi di mobilità, si devono prevedere forme incentivate di uscita o attuare norme già

previste nei contratti collettivi. Forme volontarie incentivate di uscita andranno inoltre

previste, con modalità da definire, anche tenendo conto di esperienze di altri paesi europei.

- Relazioni sindacali nei processi di riorganizzazione.

La riorganizzazione degli uffici

pubblici che comporti nuovi riparti delle funzioni fra Amministrazioni o all'interno delle

Amministrazioni stesse avverrà con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali e con

esplicitazione dei costi e degli impatti sull'organizzazione del lavoro e con successivo, aperto

confronto valutativo pubblico. Per quanto riguarda le riorganizzazioni interne ai Dipartimenti,

esse saranno oggetto di preventiva informazione e concertazione con le Organizzazioni

Sindacali, secondo le previsioni contrattuali vigenti.

- Contrattazione integrativa.

La contrattazione integrativa si deve svolgere sulle materie e

nelle modalità definite dai contratti nazionali. Le parti concordano nei prossimi rinnovi

contrattuali di finalizzare l'utilizzo dei fondi anche per conseguire nella contrattazione

integrativa risultati mirati alla qualità e la quantità dei servizi; ad esempio, l'ampliamento degli

orari di apertura dei servizi, riduzione dei tempi di attesa, misure integrative di stabilizzazione

del precariato, innovazioni di processo. Le risorse finanziarie destinate alla contrattazione

integrativa sono individuate dai contratti collettivi evitando ricorsi a interventi legislativi e

normativi per integrare le risorse non conseguenti ad accordi tra le parti finalizzati a specifici

obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi o a seguito di eventi straordinari o per

l'implementazione di riforme amministrative. La contrattazione integrativa deve rispondere a

criteri omogenei e cogenti dettati dai contratti collettivi nazionali in cui siano riflessi a fini

premiali i risultati positivi della gestione. Saranno introdotti nei CCNL sistemi di valutazione e

misurazione e criteri di accertamento dell'apporto individuale alla produttività. Il

raggiungimento dei risultati costituisce uno strumento di differenziazione del trattamento

economico. Sui risultati vanno altresì introdotti controlli concertati tra le Amministrazioni, le

confederazioni sindacali e i cittadini utenti, predisponendo appositi strumenti di rilevazione del

loro grado di soddisfazione dei servizi erogati, al fine di verificare l'effettiva efficacia delle

politiche di gestione dell'incentivazione. Al tempo stesso, verrà assicurato che, come nella

contrattazione nazionale, l'Amministrazione sia reale controparte del sindacato. Va, inoltre,

affidata alla contrattazione nazionale la definizione di regole e criteri che contrastino la

dispersione e la frantumazione degli ambiti e delle sedi di contrattazione integrativa. Va data

attuazione all'Osservatorio per la contrattazione integrativa prevista dal decreto legislativo

165/2001.

8. Ai fine di attuare gli indirizzi esposti al punto 7, verranno individuate le misure e le norme

conseguenti. Le disposizioni dei contratti daranno pieno seguito alle finalità sopra prefigurate.

Il lavoro sui profili normativi individuerà anche gli impedimenti che derivano da norma di

legge: verranno suggerite le modifiche legislative eventualmente necessarie, che il Governo

poi promuoverà con provvedimenti separati. Gli indirizzi costituiranno anche la base di

sperimentazioni decise e valutate congiuntamente. I provvedimenti che interessino anche il

personale del Servizio Sanitario Nazionale, di Regioni e Enti Locali, saranno concordati con

Regioni, Province e Comuni.

9. In attuazione degli indirizzi richiamati, verranno anche individuati i criteri generali (metodi

per l'identificazione degli indicatori, obblighi informativi sui servizi, operatività, efficacia e

trasparenza dell'azione dei nuclei di valutazione, obblighi e modalità di informazione in via

continuativa, etc.) utili alla misurazione dell'efficacia e della qualità della Pubblica

Amministrazione e alla piena accessibilità e verificabilità di tali informazioni.

10. In coerenza con gli obiettivi di una nuova qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche,

come delineati nel punto 1 del presente documento, si attiverà un apposito confronto sui temi

della Scuola, della Ricerca, dell'Università e dell'Alta Formazione Artistica e Musicale.

11. Viene costituito un Gruppo di lavoro ristretto incaricato di dare agli indirizzi e criteri

generali qui indicati, traduzione tecnica e operativa, anche ai fini della predisposizione da parte

del Governo e dei Comitati di Settore, degli atti di indirizzo per il rinnovo di tutti i contratti di

lavoro e dell'attuazione di norme. Contestualmente si definiranno gli incrementi contrattuali, in

analogia con il metodo adottato con i protocolli degli anni 2002 e 2005.

Roma, 18 gennaio 2007

Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni                                                             CGIL
nella Pubblica Amministrazione
Il Ministro dell'Economia e delle Finanze                                                                CISL

                                                                                                                                    UIL


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